Bilancio di 3 anni duemila miliardi
Bilancio di 3 anni duemila miliardi Il Piemonte 1978-1980 Bilancio di 3 anni duemila miliardi La giunta regionale sta per varare il documento alla base del piano di sviluppo Duemila miliardi è la somma che il Piemonte ritiene di spendere, tra quest'anno e 11 1980, per dare l'avvio alle cinque « aree di intervento » previste dal piano regionale di sviluppo. Ad esse si aggiunge un'« area di attività » che è messa al primo posto perché essenziale: organizzazione istituzionale e decentramento, alla quale è destinata la somma di 129 miliardi. Bisogna dire subito che queste cifre non sono ancora definitive: la giunta ha continuato anche Ieri sera l'esame del bilancio pluriennale, ma non ha ancora concluso. Si tratta tuttavia di dettagli, l'Impostazione generale non è messa in discussione. I 129 miliardi per l'organizzazione Istituzionale e decentramento sono fondamentali perché riguardano la riorganizzazione degli uffici, l'avvio degli strumenti e delle procedure di programmazione, lo sviluppo dell'attività comprensorlale; riguardano cioè la possibilità di dare 11 via ai cinque programmi obiettivo che vanno sotto il nome di aree di intervento. In questi le differenze di stanziamento sono notevoli. La parte maggiore, 990 miliardi, va all'area 4 che riguarda la riorganizzazione dei servizi sanitari e sociali. Come è noto, 11 territorio è diviso in 76 unità locali dei servizi che sono alla base della riorganizzazione. La quale non riguarda solo l'assistenza ospedaliera con tutto quel che ne deriva, compreso 11 punto qualificante della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dell'uremia cronica, ma anche 11 progetto «prevenzione dei danni ambientali derivanti dalla noclvilà delle lavorazioni», 11 «progetto per la tutela maternoinfantile», quello per il passaggio delle Ipab alla gestione comunale. Subito dopo come quantità di stanziamenti, 240 miliardi secondo la suddivisione non ancora definitiva, viene l'area numero 3, gestione ed assetto del territorio per un suo uso sociale. Qui. oltre al momento urbanistico dell- nito dalla legge regionale specifica, ci sono alcuni punti di rilevante interesse, In particolare la sistemazione idrogeologlca e forestale, la protezione e il risanamento delle acque, programma per lo smaltimento dei rifiuti solidi, progetto per la prevenzione e 13 controllo .'teli'inquinamento atmosferico. Il problema acque si incontra anche nell'area di intervento numero 1, che riguarda l'agricoltura va, con l'area 2 (attività secondarie e terziarie) sotto 11 titolo « Obiettivo diffusione dello sviluppo ». 231 miliardi per gli interventi della prima area che riguarda l'ammodernamento delle aziende agricole, potenziamento delle colture pregiate, forestazione, programmi per la zootecnia e per l'Irrigazione. Ma per quanto riguarda l'acqua, l'obiettivo è di giungere, come precisa il presidente della giunta, Vigllone, a « catturarla, dominarla e gestirla per un uso plurimo: potabile, irriguo, industriale, energetico ». In questo quadro rientra 11 « Progetto Moiola » cioè la costruzione di un grande Invaso sulla Stura di Demonte ir ai fini di sviluppare l'Irrigazione nella parte meridionale del Piemonte, in particolare nelle province di Cuneo e di Asti per altri fini, quali una maggiore regolarizzazione della portata del Po ed un aumento della produzione di energia elettrica ». All'area numero 2 (che va dallo sviluppo Industriale al trasporti, al progetto Valle di Susa e a quello per 11 lago Maggiore e gli altri laghi) sono destinati 164 miliardi; alla numero 5, attività di formazione e cultura (comprende il Centro di formazione professionale di Orbassano, il progetto per la formazione, sperimentazione, ricerca per il settore tessile e meccanotesslle nell'area biellese, il progetto per 11 censimento del beni culturali), 118 miliardi. La somma complessiva, con altre spese che non sono elencate in questi sei punti, ma che fanno parte del bilancio, supera di un centinaio di miliardi le entrate previste. « Ma abbiamo fonti non ancora considerate — dice Vigllone — per esemplo le risorse rese disponibili dalla legge del quadrifoglio per il settore agricolo alimentare. Sono 6 mikt miliardi suddivisi in cinque o dieci anni, mettiamo che il Piemonte riceva il 6Vt, sono 360 miliardi. Ci sono I 1300 miliardi del fondo trasporti annunciato dall'on. Libertini; ma soprattutto bisognerà arrivare ad investimenti nostri mediante le banche, la Finpiemonte, per dare al nostro piano la maggior quantità di mezzi possibili ». Tra una settimana, forse meno, II bilancio pluriennale sarà pronto e passera alla I Commissione per le consultazioni. Il 3 marzo saranno sentiti 1 comprensori che sono lo strumento fondamentale della programmazione generale: 11 20 dovrebbe cominciare la discussione In aula. d. garb.
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