Via da Montmartre cavalletti e pittori

Via da Montmartre cavalletti e pittori Via da Montmartre cavalletti e pittori Parigi, 1 febbraio. I turisti che da primavera ricominceranno a sciamare verso Montmartre rischiano di perdere una delle attrattive principali della loro visita: i pittori stanno per essere « sfrattati » dalla Place du Téàtre, divenuta da decenni il punto d'incontro fra artisti pseudo-bohémienne e visitatori disposti a portarsi a casa una « crosta » o un ritrattino schizzato in pochi minuti, come ricordo di Parigi, da mettere accanto alla riproduzione della Tour Eiffel o al monumento di Notre Dame. La prefettura di polizia ha deciso in questi giorni di regolamentare con maggiore severità la permanenza dei pittori nella piazzetta di Montmartre, che si trasforma in certe giornate d'estate in una sorta di « studio » collettivo, dove s'accalcano fino a trecento artisti con 1 loro cavalietti e migliaia di turisti. Con il risultato finale che non si riesce a muovere più un passo. Secondo il decreto prefettizio, d'ora in avanti potrà rizzare il cavalletto in piazza soltanto chi avrà ottenuto un permesso speciale, valevole per un anno. In base a quali criteri verrà concesso questo permesso? Anzitutto il pittore dovrà dimostrare di non aver avuto noie di alcun tipo con la Giustizia, dovrà poi esibire, se straniero, un permesso di soggiorno, e infine dovrà provare la propria « professionalità artistica » in base a una vetuI sta regolamentazione previ1 denziale caduta in disuso da anni. Si prepara dunque una «rivoluzione» per la piazzetta di Montmartre, nella quale si calcola che ogni anno salgono due milioni di turisti, che lasciano volentieri parecchi franchi sia agli artisti che li prodigano di attenzioni, sia ai proprietari dei ristoranti che sono sorti come una fungaia occupando i lati della piazza e le viuzze circostanti. Naturalmente non mancano le reazioni, di fronte all'iniziativa. Quelli che rischiano di essere esclusi dal fiorente « mercato » accusano gli abitanti di Montmartre di non comprendere i diritti dell'arte, ma soprattutto attaccano i galleristi del quartiere, che avrebbero brigato per farli cacciare. «Afe patirà forse l'atmosfera di Montmartre, riconoscono i galleristi e gli abitanti della Butte, ma questo non è più un mercato dell'arte». Di certo, interessi particolari a parte, Braque, Picasso e Modigliani non abitano più a Montmartre. p. pat.

Persone citate: Braque, Eiffel, Modigliani, Picasso

Luoghi citati: Parigi