Sarà l'anno del pianeta Venere

Sarà l'anno del pianeta Venere Sarà l'anno del pianeta Venere Per sollevare un po' il morale dalle drammatiche vicende del Cosmos 954 può confortare uno sguardo al programma occidentale di pace che verrà attuato nell'anno in corso in materia spaziale. Gli obiettivi della Nasa per il 1978 sono essenzialmente: il pianeta Venere, le distese oceaniche, la superficie dei continenti e le stelle « calde ». Due astronavi non abitate, una da lanciarsi in maggio e una seconda in agosto, saranno dirette a Venere, il pianeta più vicino alla Terra. Per ambedue l'arrivo è previste- per il dicembre 1978. Già tre sonde automatiche americane sono state spedite su Venere, ma la prossima missione, designata PioneerVenus, sarà la prima investigazione Usa del pianeta veramente di grande portata. Una delle astronavi porterà un sub-satellite destinato a ruotare attorno a Venere al di so pra delle nuvole: mediante sensori capaci di reagire a distanza esplorerà l'atmosfera e la superficie del pianeta. Siccome Venere è perennemente avvolta da profondi, densi strati di nuvole, verrà fatto uso del radar, i cui raggi attraversano le nubi e la nebbia, per cartografare i crateri e le montagne della superficie. 11 secondo vascello porterà con sé un modulo di servizio (bus, lo chiamano gli americani) contenente a sua volta tre sonde minori e una più grossa. Dopo avere staccato queste sonde in diversi punti dell'atmosfera, lo stesso bus scenderà e compirà misurazioni della composizione, struttura, densità e temperature dell'atmosfera. Nessuna sonda è previsto debba « resistere » fino ad arrivare alla superficie solida, dove le temperature si aggirano sui 475 gradi e la pressione è di 90 volte superiore a quella che si ha sulla Terra. Molto utili alla meteorologia saranno i dati raccolti da un nuovo satellite, Seasat, che verrà lanciato in maggio. Mentre i satelliti soliti osservano le precipitazioni e le tempeste che avvengono sugli oceani, Seasat esaminerà i fattori dinamici: le mutazioni delle superfici oceaniche, l'altezza delle onde e il movimento delle correnti, le alte e basse maree. Le temperature al suolo, sui continenti, saranno indagate dalla missione HCMM (Heat Capacity Mapping Mission). 1 sensori del satellite misureranno le temperature al massimo diurno e al minimo notturno. Da come le rocce superficiali, gli alberi, la terra smossa assorbiranno o perderanno il calore solare, gli scienziati sperano di distinguere i vari tipi di roccia e chiarire quali temperature delle piante indichino sofferenza o malattia, conoscere meglio i cicli dell'acqua e l'umidità del suolo, e anche localizzare risorse minerarie. L'ultimo dei nuovi programmi sarà un osservatorio astronomico, l'esploratore internazionale ultravioletto (IUE). Il vascello, un'impresa comune tra la Nasa, l'ente spaziale europeo (Esa) e l'Inghilterra indagherà gli oggetti celesti che generano, riflettono e riemettono energia in luce ultravioletta, subito al di là della luce visibile. Stelle come il Sole generalmente irradiano energia in tutto lo spet¬ tro, dalle radioonde ai raggi gamma e x, ma alcune stelle molto giovani e calde emettono energia soprattutto nell'ultravioletto e sono quasi invisibili alle altre lunghezze d'onda. Di carattere internazionale sarà anche il terzo satellite Isee (International Sun-Explorer) che verrà lanciato in luglio, dopo i due già lanciati nel 1977. Ogni satellite è collocato in un punto diverso tra la Terra e il Sole per chiarire le relazioni di causa ed effetto tra i fenomeni solari e le caratteristiche fisiche dello spazio circumterrestre. Nel corso del 1978. mentre f Pioneer-Venus raggiungeranno a metà dicembre il pianeta, l'astronave Voyager I, lanciata nel 1977, comincerà a fotografare Giove: l'avvicinamento massimo al pianeta si avrà nel marzo 1979. Su Marte i due Viking scesi sul pianeta e i due « orbiters » che ruotano in alto continuano a mandare a terra dati di estremo interesse sul tempo e i venti del « pianeta rosso » Umberto Oddone

Persone citate: Umberto Oddone

Luoghi citati: Inghilterra, Usa