De Vlaeminck alla Sanson con Moser aiuterà Francesco a vincere il Giro di Maurizio Caravella

De Vlaeminck alla Sanson con Moser aiuterà Francesco a vincere il Giro De Vlaeminck alla Sanson con Moser aiuterà Francesco a vincere il Giro (Dal nostro Invialo speciale) Mlnerbio, 31 gennaio. Si sono appena messi insieme, c'è già chi vorrebbe dividerli. Moser e De Vlaeminck, ex rivali, decidono di fare causa comune e subito De Bruyne, ohe ha sostituito Drissens alla guida della Flandria, commenta: 'Tra Maertens e Poilentler noti c'erano problemi e non ci saranno neppure in futuro. Ma scommetto che Moser e De Vlaeminck cominceranno presto a litigare'. Se questo è II suo modo di fare gli auguri, dicono alla Sanson. ne faccia pure a meno, noi resistiamo anche senza. Sarà davvero un •matrimonio» felice? Moser, chs dice sempre ciò che pensa senza misurare le parole col bilancino del farmacista, replica subito a De Bruyne: •lo sostengo che proprio tra Maertens e Pollentièr, quest'anno, sarà difficile trovare l'Intesa. Se qualcuno litigherà, Insomma, sarà qualcuno della Flandria e non certo della Sanson. Il motivo è ovvio: Maertens e Pollentler sono entrambi belgi, se andranno torte I tifosi Inevitabilmente finiranno con lo spingerli uno contro l'altro: Non io dice, ma forse pensa a ciò che accadde a Gimondi e Motta, anni fa: la Salvaranl pensò di unire le loro forze contro Merckx, ma invece di fare una somma fece una sottrazione, I nostri due «galli» finirono con l'annullarsi a vicenda e il grande Eddy continuò a vincere indisturbato. Prosegue Moser: «De Vlaeminck non mi è stato Imposto: sono lo che l'ho voluto con me, per dividere le responsabilità della squadra ed avere una maggiore libertà d'azione. CI siamo parlati prima della firma del contratto, abbiamo trovato subito l'accordo. Non è detto che uno debba fare da gregario all'altre: vìncerà chi sarà più In torma; oppure, se arriveremo Insieme, chi avrà più bisogno di vincere In quel momento'. Aggiunge De Vlaeminck: «Ho trent'annl, non sono un bambino, mi rendo conto che se ci aiuteremo sarà meglio per entrambi'. Chi vuol mettere zizzania, insomma, vada a metterla da un'altra parte., Dicono che in un «matrimonio», per riuscire davvero, devono fondersi/' caratteri diversi: e Invece Moser e De Vlaeminck sombrano fratelli gemelli, o quasi. In corsa, hanno caratteristiche simili i?d anche la stessa voglia di coman. dare): e allora ci si chiede se ciascuno del due, a turno, si farà venire la voglia di ubbidire. Teofilo Sanson non ha dubbi, assicura che sarà 'la coppia più bella del mondo'. E aggiunge: 'L'Idea di affiancare a Moser un campione del ca- //oro di De Vlaeminck mi venne al Giro d'Italia dello scorso anno: Maertens vinceva le tappe, Pollentler ha portato la Maglia Rosa fino a Milano. Con un'equipe del genere, punteremo a conquistare la coppa del mondo a squadre. E forse andremo anche al Tour». Ma -il vero obiettivo di Moser è il Giro d'Italia, vuol vendicare la sconfitta subita da Pollentler, vuol dimostrare di essere, oltre che campione del mondo, campione assoluto: e por riuscirci, lo sa be ne, gli manca proprio la Maglia Rosa. I patti, con De Vlaeminck, sono chiari: Francesco punterà alla vittoria finale, Roger al succesnl di tappa ed alla classifica a punti, che rende un bel po' di quattrini. Dice De Vlaeminck: -Nel '75 puntai alle tappe e mi ritrovai ben piazzato in classifica, l'anno successivo I dirigenti della Brooklyn mi dissero: stavolta cerca di vincere II Giro, puoi farcela. Iniziai con molto nervosismo e poca convinzione, quella era una responsabilità che proprio non volevo. Così mi ritirai, con poca gloria. Adesso basta: seguirò l'istinto, farò gli sprint ed aiuterò Francesco'. E sembra davvero sincero. De Vlaeminck ha trascorso l'Inverno, come al solito, praticamente senza mal posare la bicicletta: tredici gare di ciclocross, dodici vittorie e un quarto posto (a causa di una foratura, altrimenti sarebbe stato un -en plein»); e quando non gareggiava, si alzava all'alba e andava a fare footing nei boschi, In compagnia soltanto del suo cene. Era «capitano» alla Brooklyn, che ha chiuso con II ciclismo; ora gli tocca II difficile compito di correre In uno squadra Italiana a fianco di un campione del mondo italiano. Una volta faceva la voce grossa e tutti dovevano ubbidirgli; sdosso dovrà imparare a mettere da parte l'egoismo, perché uno sgarbo a Moser nessuno glielo perdonerebbe. Ma anche Moser, che Tanno scorso più volte rimproverò I suol compagni di squadra a voce troppo alta, dovrà imparare l'arte sottile della diplomazia. Forse è davvero, come dice Sanson -la coppia più bella del mondo-: purché funzioni. Come Somma di valori, Moser o De Vlaeminck valgono più di Maertens - Pollentler, Baronchelli - Saronnl e Gimondi - De Muynck. Ma la Sanson - Campagnolo (presentata oggi a Mlnerbio, un piccolo centro tra Bologna e Ferrara) non si affida soltanto a loro, ci sono anche due «mezze punte»: Beccla, che quando la strada sale cambia marcia e scappa via, e De Witte, un belga che è molto più di un gregario ma che non ha ancora la mentalità del capitano. Moser si lamentava perché correvano tutti contro di lui, diceva che c'era troppa gente, in mezzo al gruppo, che aveva II solo obiettivo di vederlo sconfitto. Adesso al suo fianco c'è De Vlaeminck, ex cavallo pazzo che promette di non far più le bizze. Se la somma di valori sarà effettiva, la coppia italo-belga non avrà paura di nessuno: neppure di quel Pollentièr che. quando gli altri litigano, sorride e va a vincere. Maurizio Caravella

Luoghi citati: Bologna, Ferrara, Italia, Milano