Comitato cittadino propone una legge chiara sull'aborto

Comitato cittadino propone una legge chiara sull'aborto Raccolta pubblica di 50 mila firme Comitato cittadino propone una legge chiara sull'aborto Una legge per combattere la piaga dell'aborto clandestino c garantire alla donna aiuto c assistenza. L'obiettivo è di 50 mila firme entro la fine di marzo. A raccoglierle sui mercati, i posti di lavoro, le scuole, i quartieri, è il « Comitato cittadino per l'aborto depenalizzalo, autodeterminato, gratuito ed assistito ». Ne fanno parie i partili c le forze (pei, psi, pli, pri, psdi, pdup, uil, unione donne italiane, movimento femminile repubblicano) che hanno sostenuto la proposta di legge sull'aborlo approvata alla Camera, ma bocciala al Senato dal volo democristiano e missino. I punti Fondamentali: aborto Bramilo ed assistilo nelle slrulture sanitarie pubbliche ed entro i primi 90 giorni per la donna « che accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parlo, o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione al suo stato di salute o alle sue condizioni economiche, sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto il concepimento o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito ». L'aborto non è più reato e le migliaia di donne costrette ad interrompere la gravidanza in clandestinità e con mezzi di fontina trovano aiuto in consultori e ospedali. La legge assegna la decisione linaio alla donna che si può avvalere della consulenza del medico o del consiglio del marito. « C'è un punto fermo — dice Silvana Danieli —. L'aborto esiste, ma in /orme incontrollate e inumane. La legge cerca di far uscire il fenomeno dalla clandestinità per poterlo combattere e nello stesso tempo si sforza di creare una alternativa all'aborto attraverso un'opera di educazione alla prevenzione e al controllo delle nascite. Il problema non è tanto quello di affermare il binomio aborto sì. aborto no. ma di non chiudere gli occhi di fronte alla realtà ». La raccolta delle fumé è iniziala a novembre e le prime ventimila sono stale consegnate ai Gruppi parlamentari della Camera. « Abbiamo cercato di far conoscere la legge, la gen¬ te si è fermata, ubbiamo parlalo con lutti. L'iniziativa è slata estesa in provincia, Verbania, Novara, Alessandria, Cuneo e altri gruppi si stanno formando». Il testo della legge è quello elaboralo dalle Commissioni Giustizia e Sanila del Senato. Bloccato in aula a metà giugno e stato immediatamente ripresentalo alla Camera, ove dopo il riesame nelle commissioni dovrà nuovamente essere discusso in aula. Se la legge non sarà approvala entro la fine di aprile scatterà il referendum promosso nel '75 dai radicali per l'abrogazione delle attuali norme fasciste che condannano Tallono « in difesa della stirpe e della razza ». « Ma questo non risolverà il problema — aggiunge Carla Ncpotc —. Sia perché tulli sono d'accordo nell'abrogare queste nonne, de compresa, sia perché, una volta affermalo che l'aborto non è reato, le donne continueranno ad abortire senza aiuto e assistenza. Il referendum, che comporterebbe oltretutto rischi dì strumentalizzazione dalla parte delle forze più retrive non fa che rinviare ogni soluzione ». Eppure qualcuno sta già affilando le armi per prepararsi allo scontro. Le forze cattoliche tradizionali, arroccale su principi di assoluta intransigenza, si sono mosse: il Movimento per la Vita ha raccolto 1 milione di firme per la presentazione di una proposta di legge in cui l'aborto è sempre e comunque reato e la donna che lo pratica « è punita con la reclusione da uno a quattro anni ». Pene severe sono previste anche per chi « fa pubblicità di prodotti, strumenti o metodi destinali a procurare l'aborto ». Di fronte a questa mobilitazione massiccia il Comitato cittadino ha puntato tutte le sue carie sul dialogo e sul confronto con la gente, sulla illustrazione precisa e ragionala dei termini della legge. « Non è mettendo in prigione le donne ed aggravando le attuali norme che si risolve il dramma sociale dell'aborto e della sua clandestinità — aggiunge Nadia Borgio —. Ci vuole uno sforzo comune per dare al Paese una legge chiara che si possa applicare senza difficoltà. Anche per questo noi non consideriamo il Movimento per la Vita come il portavoce ufficiale del mondo cattolico, ma come la sua parte più retriva ». Tutte le forze politiche del Comitato cittadino insistono su una questione di fondo: « Nessuno contesta le riserve religiose e morali che il singolo può avere di fronte al problema dell'aborto — aggiunge Nicoletta Casiraghi —. La legge non obbliga nessuno ad interrompere la gravidanza. Quello che si contesta è che queste riserve vengano assunte a principio per impedire a tutti i cittadini e allo Stato il diritto di porre rimedio a una piaga comunque esistente ». A quattro anni di distanza dalla campagna per il referendum sul divorzio, le argomentazioni sulla laicità dello Stato addotte allora a sostegno della legge tornano puntualmente d'attualità. Il problema investe Icmi di fondo e la posta in gioco rischia di assumere un significalo più vasto. Accanto all'esigenza di sollecitare le forze politiche all'approvazione della legge in tempo utile, i partiti laici esprimono preoccupazione e timore per le lacerazioni che l'eventuale referendum potrebbe produrre fra gli elettori. « Chiediamo ai cattolici di non alzare barriere — conclude Silvana Dameri —. Chiediamo un confronto, una discussione per arrivare a una soluzione ragionevole. Abbiamo in programma un convegno di sanitari, medici, giuristi per verificare la possibilità di applicazione pratica della legge nelle strutture esistenti. Ci aspettiamo il contributo di tutti ». La bocciatura della legge in Sonalo ebbe come conseguenza immediata di far raddoppiare il prezzo degli aborti clandestini. Il discorso sulla prevenzione delle nascite, unica, vera alternativa all'aborto, è appena agli inizi e molta strada resta da percorrere. Intanto decine di donne continuano ad interrompere quotidianamente la gravidanza in condizioni disperate. E la società continua a chiudere gli occhi. Mauro Anselmo

Persone citate: Carla Ncpotc, Mauro Anselmo, Nadia Borgio, Nicoletta Casiraghi, Silvana Dameri, Silvana Danieli

Luoghi citati: Alessandria, Cuneo, Novara, Verbania