Per il Belice, il magistrato teme "sviluppi clamorosi"

Per il Belice, il magistrato teme "sviluppi clamorosi" Trapani: mercoledì i primi interrogatori dei 13 arrestati Per il Belice, il magistrato teme "sviluppi clamorosi" Se venissero alla luce nomi "grossi", l'inchiesta potrebbe finire nelle mani dell'Inquirente Trapani, 29 gennaio. Cominceranno mercoledì gli interrogatori dei tredici funzionari e tecnici arrestati per presunte irregolarità nella ricostruzione della valle del Belice. Sono già rinchiusi nelle celle di isolamento del carcere San Giuliano, l'ing. Salvatore Maligno, 49 anni, capo della sezione di Trapani dell'ispettorato per le zone terremotate, il geometra Emilio Alabrese, di 37 anni, di Taranto, funzionario dello stesso ispettorato, il geometra Mario Carbonari, 42 anni, di Senigallia, funzionario della sezione tecnica dell'Ises e attualmente dell'Istituto autonomo case popolari, il geometra Giovanni La Rocca, diret¬ tore dei lavori designato dall'Ises, e il costruttore Pantalena. Sono attesi per domani l'architetto Mario Ruge, di 51 anni, presidente di sezione del consiglio superiore dei lavori pubblici, l'architetto Augusto Landiv di 58, capo ufficio tecnico del provveditorato alle opere pubbliche dell'Aquila, l'architetto torinese Francesco Sommariva, 46 anni, progettista dell'Ises, e gli altri arrestati in varie parti d'Italia. I tredici sono accusati di falso in atto pubblico, peculato e interesse privato in atti d'ufficio. Il primo ad essere interrogato sarà probabilmente il costruttore edile agrigentino Giuseppe Pantalena, 49 anni, che si era aggiudicato l'appalto per la costruzione di due lotti di alloggi popolari a Salemi per complessivi quattro miliardi di lire. Secondo le indagini del giudice istruttore trapanese, dopo una lunga serie di perizie e di varianti, di richieste di adeguamenti di costi, di computi eseguiti più volte su sbancamenti di terra, l'impresa Pantalena avrebbe incassato oltre tre miliardi in più del preventivato. Il processo dovrebbe essere celebrato a Trapani, «a meno di sviluppi clamorosi», come ammette il giudice istruttore Sciuto ( questa frase potrebbe nascondere il timore di un insabbiamento dell'inchiesta nel caso che venissero alla luce nomi troppo «grossi» e che tutto finisse nelle mani dell'Inquirente). In riferimento all'ipotesi secondo la quale l'indagine giudiziaria rallenterebbe la ricostruzione, il magistrato ha detto: «Nei miei interventi ho già escMso il sequestro di opere già realizzate o in fase di ultimazione, tantomeno prevedo il sequestro dì fascicoli presso gli uffici interessati. L'inchiesta, ami, è un invito a un maggiore rigore amministrativo: non è affatto preclusiva nei confronti della pubblica amministrazione». r. s.

Persone citate: Emilio Alabrese, Giovanni La Rocca, Mario Carbonari, Mario Ruge, Salemi, Salvatore Maligno, Sciuto

Luoghi citati: Aquila, Italia, Senigallia, Taranto, Trapani