No alle bandiere rosse in caserma per ricordare i 15 partigiani fucilati

No alle bandiere rosse in caserma per ricordare i 15 partigiani fucilati No alle bandiere rosse in caserma per ricordare i 15 partigiani fucilati (Nostro servizio particolare) Casale, 15 gennaio. Le autorità militari di Torino hanno vietato l'ingresso alle bandiere rosse nelia ciitàdella - caserma di Casale per la commemorazione dei 13 partigiani della «Banda Tom», proprio nella stessa Cittadella fucilati il 15 gennaio del 1945. I fatti. Stamane ii. sindaco di Casale avvocato Ponti, co¬ munista, il presidente dell'Anpi, Giovanni Cappa, ed altri esponenti dell'amministrazione casalese hanno raggiunto in corteo la Cittadella, adibita a deposito munizioni del battaglione addestramento reclute. Oltre alle due bandiere delle due sezioni cittadine del partito comunista, spiccava anche il gonfalone di Casale. A questo punto un sottuffi¬ ciale di polizia si è avvicinato al sindaco, in testa al corteo, e gli ha comunicato che le autorità militari, comandate dot tenente colonnello Maffezzoli, vietavano l'ingresso nella Cittadella alle bandiere rosse: soltanto il gonfalone deUa città era ammesso. Sia il sindaco Ponti che il presidente dell'Anpi Cappa hanno protestato energicamente, hanno invitato il co- mandante del presidio militare a rendersi portavoce presso le superiori autorità militari, dalle quali deriva Sordine, della viva contrarietà suscitata dal provvedimento. Poi hanno varcato la soglia della tittadella abbandonando all'esterno le due bandiere rosse. Si è appreso, in seguito, che il divieto d'ingresso riguarderebbe ogni bandiera con simboli di partiti polititi. Ma si sa anche, che negli ultimi tre anni tale divieto era stato abolito e che le «bandiere rosse» avevano potuto presenziare alla commemorazione dei partigiani fucilati. Il presidente dell'Anpi, Cappa, durante la cerimonia all'interno della Caserma ha detto: «I tredici partigiani che ricordiamo sono morti anche per le due bandiere che abbiamo dovuto lasciare fuori». Il sindaco, a sua volta, ha sottolineato la gravità del divieto anche a nome del Comitato Unitario Antifascista di cui fa parte. Purtroppo, essendo domenica, è stato impossibile metterci in contatto con gli alti comandi di Torino. Ma ci si chiede: perché quest'inversione di tendenza, dopo tre anni di permessi concessi? I commenti dei democratici casalesi sono stati di unanime condanna: «E' un insulto alla memoria delle vittime partigiane». Identico incidente si era verificato quattro anni or sono neile stesse circostanze ed aveva dato luogo a parecchie interpellanze rivolte dai parlamentari di numerosi partiti. n. s.

Persone citate: Banda Tom, Cappa, Giovanni Cappa, Maffezzoli, Ponti

Luoghi citati: Casale, Torino