I giapponesi fecero ricerche atomiche ma ritenevano impossibile la bomba

I giapponesi fecero ricerche atomiche ma ritenevano impossibile la bomba I giapponesi fecero ricerche atomiche ma ritenevano impossibile la bomba Tokyo, 8 gennaio. Un autorevole fisico giapponese ha dichiarato oggi che la sua nazione aveva studiato, durante la seconda guerra mondiale, lo sviluppo dell'energia atomica, ma dovette sospendere le ricerche quan-do, nel maggio 1945, un'incursione aerea distrusse le atI trezzature. Il professor Eizo Tajim, dell'università di Rikkyo, fa- cela, parte della équipe che, durante il conflitto, compi le ricerche sull'energia nucleare, e ha d;ciso di parlare in seguito alle recentissime rivelazioni, fatte in merito da due studiosi californiani. Tajim, che ha oggi 65 anni, ha detto che le ricerche non miravano alla costruzione di bombe atomiche. Ma. ha aggiunto, dopo la guerra trapelò qualche notizia sugli studi atomici fatti e il Giappone de- ! niversity of California», ha di- | bricare la bomba atomica «ma che decisero di rinuncia j re, ritenendo impossibile la oise di non smentire «questo aspetto della cosa» per rende-re la decisione più facilmente accettabile per il contri- buente. A San Diego il professor Herbert York, storico alla «U- chiarato sabato che sono emerse le prove delle ricerche fatte dai giapponesi per fa'o-realizzazione dell'impresa ». «Non hanno fatto molta stra-da, non sono mai stati vicini al successo». Il prof. York e il suo collega Charles Weiner, del «Mit» ( «Massachusetts Institute of Technology») hanno esposto l'esito dei loro studi sull'ultimo numero della rivista Science. Secondo York e Weiner, i giapponesi rinunciarono alla realizzazione delle armi nu oleari in quanto non riusciro no a isolare l'isotopo 235 dei l'uranio, che innesca la rea zione a catena da cui si pro- duce uno scoppio atomico. Il prof. York afferma che i giapponesi hanno tenuto se- grete le ricerche fatte nel campo della guerra nucleare, sia durante, sia dopo il conflitto, e che le prove in merito sono emerse soltanto me- no di tre anni fa. «Quando la guerra è finita, i nipponici hanno preferito dimenticare tutto, e ciò è stato tacite durante il caos del dopoguerra». I due storici americani hanno interpellato numerosi scienziati nipponici, e hanno esaminato numerosi documenti, che non erano stati ancora tradotti. Hanno cosi appreso che nelle università nipponiche, per l'esattezza in tre atenei, si fece ricorso a ben cinque ciclotroni. Alle università di Tokyo e di Kyoto in particolare, si cercò più volte, senza successo, di separare l'«U-235» con il sistema della diffusione termica. Secondo l'articolo pubblicato su Science le ricerche sulle bombe atomiche giapponesi furono guidate dal professor Yoshio Vnishina. York, che prima di dedicarsi alla storia era scienziato e lavorava per il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, ha detto: «Nel marzo 1943, gli scienziati giapponesi giunsero alla conclusione che era impossibile costruire una bomba atomica». Dopo ia guerra, l'esercito americano di occupazione smantellò i cinque ciclotroni giapponesi, e ne fece affondare i pezzi nella baia di Tokyo. ( Ansa-Reuter )

Persone citate: Charles Weiner, Weiner, Yoshio

Luoghi citati: California, Giappone, Massachusetts, San Diego, Stati Uniti, Tokyo