Dario Fo nella fabbrica occupata con i lavoratori della " Unidal"
Dario Fo nella fabbrica occupata con i lavoratori della " Unidal" Capodanno in azienda per migliaia di operai italiani Dario Fo nella fabbrica occupata con i lavoratori della " Unidal" Milano, 1 gennaio. «I lavoratori Unidal in lotta inviano i più fervidi auguri di Buon Anno». Il presidente del Consiglio Andreotti, i ministri Morlino (che il 3 gennaio presiederà la riunione con i sindacati per la questione Unidal) e Bisaglia, il presidente della finanziaria alimentare di Stato, la Sme, Delle Fave, il presidente dell'Intersind, Massacesi e il sottosegretario alle pp. ss., Castelli, hanno ricevuto oggi questo telex, firmato dai consigli di fabbrica dell'Unidal. I dipendenti del colosso alimentare di Stato, che questa notte hanno festeggiato con un amaro panettone l'inizio dell'anno, hanno voluto così ricordare a chi dovrà decidere della sorte di 8600 lavoratori, che il 3 gennaio l'incontro con il ministro del Bilancio Morlino sarà decisivo. E sui muri dello stabilimento Motta di viale Corsica, a Milano, c'è una scritta che dice: «Non vogliamo più parole». Capodanno in fabbrica. La crisi ne ha fatto ormai una tradizione. Non è passato anno che (prima Montefibre, poi Singer, poi Emanuel) non ci siano stati operai che abbiano trascorso nei reparti la notte del 31 dicembre. Ieri è toccato all'Unidal, gruppo Alemagna Motta, che da mesi ormai vive un'esistenza precaria senza saper bene quale sarà il futuro. E, a San Silvestro, millecinquecento fra lavoratori e loro familiari, hanno affollato il salone dello stabilimento di via Corsica per una «festa» che ne confermasse la volontà di lotta. Anche nelle altre sedi erano stati organizzati veglioni polemici. Non solo l'Unidal, però, ha vissuto le ultime ore del '77 in azienda. Anche qualche decina di altre fabbriche in Lombardia e nel resto dell'Italia ha ripetuto, sia pure con minor affollamento, quella che è diventata la celebrazione della crisi, senza champagne, con tanto barbera. I lavoratori ex Motta ed Alemagna di viale Corsica a Milano, hanno applaudito a lungo Dario Fo e Franca Rame, che hanno portato su un 'palco improvvisato il loro spettacolo di fine anno. Erano presenti anche alcune autorità cittadine e regionali, che hanno confermato l'appoggio degli enti locali alla lotta deli operai Unidal e, invitato sul palco dallo stesso Fo. anche Angelo Billia, il prete operaio di Carcare, presso Savona, che la notte di Natale ha distribuito nell'intera valle Bormida una «lettera» alla popolazione, nella quale accusava senza mezzi termini la nuova «fabbrica del cancro», l'Acna. Anche gli altri tre stabilimenti del gruppo hanno vissuto una notte di Capodanno simile a quella dei colleghi di viale Corsica e, come loro, i lavoratori di almeno un'altra decina di aziende milanesi. Nel Verbano, poi, dove la crisi Montefibre e Richard Ginori (mancata corresponsione della tredicesima) ha mandato a vuoto i programmi natalizi di migliaia di operai, il Capodanno ha avuto una dimensione diversa. I lavoratori Montefibre, ad esempio, si sono riuniti al centro sociale di Villa Olimpia dove, con modica spesa, hanno ballato fino a tarda notte. Manifestazioni autenticamente popolari, come questa, se ne sono svolte altre in tutto il Verbano. n. s. La notte di Capodanno nella Unidal occupata durante lo spettacolo di Dario Fo (Alessandro Bosio)
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