Lettere, pareheggio per tanti disoccupati

Lettere, pareheggio per tanti disoccupati Una assemblea in facoltà Lettere, pareheggio per tanti disoccupati La seconda laurea in attesa d'una occupazione Un docente ogni 26 iscritti - Tetto per le tesi? La facoltà di Lettere ha deliberato di riunire in assemblea pubblica docenti, non insegnanti e studenti nell'attesa di « aprire » le sedute di facoltà. Il primo di questi incontri preparatori si è svolto ieri con pubblico scarso e non troppo attento. Il preside prof. Vattimo ha parlato della situazione della facoltà: una parte della relazione riguardava dati statistici; l'altra la didattica, le strutture di ricerca e l'organizzazione del lavoro. Le statistiche. Da un confronto fra i dati del '75-'76 e del '76-'77, gli iscritti risultano aumentati del 4 per cento (da 5898 a 6172). In particolare, il corso di laurea in Lettere ha avuto un incremento del 9 per cento, quello di Lingue del 7, mentre Filosofia ha registrato un calo del 7 per cento. Molti gli « abbandoni » fra il primo e secondo anno e 1 « passaggi » tra i vari corsi della facoltà. Molti coloro che si iscrivono pur essendo già laureati in altre facoltà. Il fenomeno della seconda laurea, secondo Vattimo, ir è legato più che al desiderio di ulteriore specializzazione, alla carenza dì posti di lavoro. Un tentativo di prolungare II parcheggio e di acquisire punteggi nelle graduatorie degli aspiranti ad insegnare nelle medie ». Quali strumenti hanno i giovani per studiare? « Non si è modificato il rapporto docenti-studenti. Non è a livelli di Università inglesi, ma resta accettabile. In generale esiste un docente ogni 26 iscritti. Piuttosto esìstono disparità fra i vari corsi e fra le materie all'interno di questi. A Lettere le proporzioni sono 1 a 26, a Lingue 1 a 42, a Filosofia 1 a 63 ». Modificare la situazione è dif¬ ficile a causa della legge che «impone la completa immobilità ». Gli incarichi sono bloccati, a parte rari sdoppiamenti; così come lo sono i posti di assistente e 1 concorsi a cattedra. « Gli sforzi della facoltà di cominciare a risolvere l problemi attraverso la modifica di Statuto, sono impediti dalia lentezza burocratica degli organi centrali. Jl Consiglio Superiore dell'Istruzione ha approvato la proposta di un corso di laurea in Storia, ma manca ancora la firma del Presidente della Repubblica. Forse occorreranno mesi. Dei sei indirizzi richiesti, comunque, sono stati accettati soltanto quelli di Storia antica, medioevale e contemporanea ». Nei limiti imposti dalla legge, la facoltà ha affrontato la riforma dei piani di studio « per fornire un orientamento più chiaro e garantire una omogenea preparazione di base, una buona specializzazione nei vari settori e una formazione abbastanza elastica e quindi adeguata per l'insegnamento, ma anche per altre possibilità professionali ». E' stato deciso di realizzare soltanto una delle proposte elaborate dalla apposita commissione: i corsi propedeutici riservati agli studenti del primo anno. Fra 1 tanti problemi c'è quello delle tesi: sono 600 all'anno. Alcuni docenti sono oberati di richieste. Si pensa di mettere un « tetto »: 30 tesi per docente. Infine le novità: i corsi di aggiornamento per gli insegnanti delle elementari e delle medie il Centro Linguistico interfacoltà (quello che cerca sede), lo snellimento delle procedure burocratiche, il regolamento biblioteche interne. m, vai.

Persone citate: Vattimo