Aumentati nel '77 i soccorsi alpini degli uomini del Cai, 676 interventi

Aumentati nel '77 i soccorsi alpini degli uomini del Cai, 676 interventi Aumentati nel '77 i soccorsi alpini degli uomini del Cai, 676 interventi I dati della relazione del corpo nazionale: impiegate 5513 persone, soprattutto in aiuto dei turisti - "Urge potenziare la campagna di prevenzione" Il Corpo nazionale soccorso alpino del Cai ha ultimato in questi giorni la relazione per l'anno 1977 con resoconti e statistiche degli interventi di soccorso effettuati, dei corsi di addestramento e delle esercitazioni compiute dai diversi reparti. Dopo una flessione registrata nel '76, il numero degli Interventi di soccorso è risalito nel '77 ad un livello tra i più alti della storia del soccorso alpino: 676 interventi per un totale di 820 uscite di squadra, in cui sono stati impiegati 5513 uomini (624 guide, 99 portatori, 4117 volontari, 332 militari e 341 volontari occasionali). Tra i militari inclusi nella statistica non sono compresi gli equipaggi degli elicotteri (che hanno collaborato in 138 occasioni), né i componenti di quei reparti che hanno agito senza collegamenti con il soccorso alpino Nella relazione appaiono interessanti i dati statìstici sulla classificazione degli interventi, suddivisi per attività: gli incidenti, verificatisi per il 34,08 per cento in fase di salita, e per il 65,92 per cento in fase di discesa, s: riferiscono nel 38,24 per cento ad attività alpinistica, nel 53,85 per cento ad escursioni turistiche, nel 6,81 per cento allo scialpinismo e nell'I,10 per cento alla speleologia. .. La voce turismo — sottolinea la relazione — che è sempre stata superiore all'alpinismo, ha quest'anno superato decisamente tutte le altre voci. Questo dato suggerisce due considerazioni: innanzitutto, l'aumentata efficienza del Corpo nazionale soccorso alpino, che è sempre più in grado di intervenire con solerzia ad ogni chiamata; inoltre la considerazione che la maggior parte delle persone coinvolte in incidenti di montagna appartiene purtroppo a categorie che sfuggono all'opera di prevenzione e di informazione antinfortunistica ». Annunciando che la campagna di prevenzione sarà potenziata, la relazione affronta poi un esame statistico sulle cause degli Incidenti: questi sono conseguenza per il 17,9 per cento da scivolata su prato o sentiero, e per il i-i,2 per cento da scivolata su neve o ghiaccio; seguono quelli per malore (11,2), per cedimento o perdita appiglio (9,1), per per¬ dita dell'orientamento (8,3), per valanga (5,1), per ritardo (5), per caduta In crepaccio (4,8), per caduta In sci (3,5), per caduta sassi (3,4), per incapacità (1,4) e per altre cause (9,8). Le persone soccorse nel 1977 sono state 845, di cui 369 rimaste ferite, 164 morte, 297 illese e 15 disperse. La maggior parte degli infortunati è naturalmente di nazionalità italiana (74,1 per cento); seguono in percentuale decrescente tedeschi, austriaci, francesi, svizzeri, olandesi, belgi, americani, spagnoli, inglesi, Jugoslavi, cecoslovacchi, polacchi, israeliani e marocchini. Sono dati che ancora una volta destano allarme: come negli anni precedenti, anche nel '77 troppi gitanti e alpinisti alle prime armi hanno intrapreso ascensioni ed escursioni senza materiali adeguati e senza preparazione. Centro Cultura Biblica — Conferenza domenica, ore 17, al Centro di Cultura Biblica, v. Rosta 3 (vicino a p. Bernini): Iuliana Kozma Novasio e Domenico Visigalli parleranno sul tema « Alcodismo, flagello dell'umanità ».

Persone citate: Bernini, Domenico Visigalli, Kozma, Novasio