Processo bloccato dalla burocrazia

Processo bloccato dalla burocrazia Il taxista tedesco ucciso Processo bloccato dalla burocrazia Sembra impossibile ottenere l'estradizione di due importanti testimoni - Ieri un altro rinvio Ancora un rinvio del processo che vede Imputati Francesco Schittino e Antonio Sucameli, accusati di aver ucciso su commissione il taxista tedesco Rolf Kogl: assoldati, dice l'accusa, dalla moglie della vittima Helga e dal suo amante Salvatore Lanza. All'udienza del 16 novembre scorso i difensori chiesero l'estradizione della vedova e del Lanza, nonché di un presunto complice del klllers, Giuseppe Aleo (detenuto per altri reati in Belgio). La corte, accolta la richiesta, rinviò il processo, ma ieri non è arrivato nessuno. Le pratiche per l'estradizione sono state avviate dalla procura generale ma pare che quasi tre mesi non bastino per ottenere dall'autorità tedesca e da quella belga il benestare per il temporaneo trasferimento del tre testimoni. Da notare che non vi sono particolari difficoltà da superare: eppure il « caso » richiede una certa urgenza perché tra pochi mesi scadono per Schettino i termini di carcerazione preventiva. Può darsi che l'uomo non sia colpevole ma se lo fosse, a luglio uscirebbe (se non ancora processato) dal carcere, soltanto perché la burocrazia ha funzionato ancora una volta al rallentatore. La corte, come si è detto, ha sospeso il processo rinviando l'udienza all'8 maggio. E' sperabile che per quella data le pratiche relative all'estradizione vadano a buon Une. Si tratta di un processo difficile perché bisogna valutare le responsabilità di imputati italiani accusati di aver commesso un delitto all'estero. In Germania, Salvatore Lanza ed Helga Kogl sono stati condannati a 15 anni quali mandanti dell'omicidio. A Torino si devono invece giudicare i killers che l'istruttoria dei magistrati tedesco e italiano indicano nello Schittino e nel Sucameli. C'è poi da definire meglio la posizione di Giuseppe Aleo. Co¬ stui, prosciolto in primo grado, deve sottostare al processo d'appello della corte di Costanza. Qualora la magistratura tedesca lo condannasse per complicità nel delitto del taxista (ucciso a Salem il 9 gennaio '74) risulterebbe teste di eccezionale importanza nel precesso che si celebra a Torino: tanto più che è stato lui a fare i nomi di Schittino e Sucameli. Loro respingono l'accusa e la ritorcono proprio contro l'Aleo. Non si possono infine escludere altre complicazioni procedurali a breve termine proprio in relazione ali'Aleo: da qui la necessità di affrettare i tempi delle estradizioni per evitare che la giustizia venga ancora una volta mortiBeata dalle complicazioni burocratiche. ■k Un pensionato, Luigi Caccherano, vedovo, 82 anni, è stato rinvenuto cadavere all'interno di un pozzo del cortile della sua casa a Moncalleri, via Cerniti 9.

Luoghi citati: Belgio, Germania, Salem, Torino