L'assessore: o "rivoluzione" o caos

L'assessore: o "rivoluzione" o caos Dopo il primo giorno d'incertezza, il traffico è un po' più fluido L'assessore: o "rivoluzione" o caos Le novità possono creare confusione per qualche giorno, ma rinunciare a sistemare con drastici provvedimenti la circolazione vorrebbe dire il disordine permanente, con la progressiva asfissia del centro - "Si tratta comunque di esperimenti, suscettibili di modifiche secondo quanto indicherà l'esperienza" - Gli utenti finiranno con l'abituarsi a nuovi percorsi Oggi l'operazione « II centro a chi tu in centro » scatta definitivamente. Se ne è parlato molto, ma fra i cittadini vi è ancora confusione: l'ha dimostrato il caos della zona di piazza Statuto, giovedì, quando, al primo esperimento si sono immediatamente formate code di auto. Intasamenti e tante proteste, con qualche scena di isterismo. I commenti ricevuti al telefono dal cronista, sono stati, nel migliore dei casi, caustici. Eccone alcuni: « Come si pub pensare di risolvere il problema del centro storico, con le transenne, o con i divieti?». «Abbiamo corsi scorrevoli, invidiati in tutta Europa, ora li vogliono utilizzare come parcheggi: vi pare razionale?». In realtà, con questo primo passo verso la chiusura del centro storico, il Comune tende a decongestionare «an cuore urbano sempre più affaticato ». Ogni auto occupa uno spazio pubblico di circa 10 metri quadrati, talvolta per un solo utente, mentre su tram o autobus due persone sono contenute in un metro. Le misure — da oggi concrete — per dare ossigeno alla zona più antica della città possono quindi in teoria essere giustificate anche solo da questa ragione. In concreto però gli utenti del mezzo privato sono perplessi. Che cosa ne pensa l'assessore Rolando, che di questa «rivoluzione» ha seguito — come responsabile dei Trasporti — tutti i particolari? «Certo — ammette — giovedì in piazza Statuto ci sono stati episodi di impazienza. Ma la necessità di ultimare i lavori ha reso necessaria la chiusura di parte della zona. Oggi comunque il traffico è molto più snello. Gli automobilisti si stanno abituando a scegliere vercorsi alternativi ». Rolando ha trascorso la vigilia tra riunioni, interviste a televisioni private ed ai giornali, proprio per spiegare ai torinesi la necessità dell'esperimento. « Perché — precisa — di esperimento sì tratta. Non si può certo prevedere la realtà viaria sulla carta. Ogni due mesi ci incontreremo con le categorie interessate, con i cittadini. Se Qualcosa non funzionerà saremo pronti a rivederla ». Stamane dunque via Garibaldi sarà chiusa al mezzo pubblico: contemporaneamente piazza Statuto, piazza Solferino, le vie Cernala e P. Micca potranno essere percorse solo a tratti. Ad esempio: dai corsi Galileo Ferraris e Re Umberto si entrerà direttamente nella zona di piazza Arbarello solo da corso Siccardi. Spiega Rolando: «Non è vero che impediremo agli automobilisti di entrare nelle vie Pietro Micca e Cernala. I divieti saranno solo a tratti, come avviene in via Accademia Albertina». Un secondo esempio: « Chi si ostinerà a percorrere il vecchio itinerario da piazza Castello a Porta Susa, potrà imboccare via Pietro Micca sino a vìa Bertola, dove troverà un vrlmo sbarramento, che gli consentirà solo dì proseguire per via Bertola. Se vorrà rientrare in via Cernala lo potrà fare da via Boterò. All'altezza di corso Siccardi vi sarà però un nuovo divieto dì transito che costrìngerà l'automobilista a svoltare nel corso e a riprendere via Bertola per immettersi nuovamente su via Cernala da via Fabro. Diversamente da via Bertola si potrà giungere in linea diretta sino a corso S. Martino». I «nodi» principali di quest'operazione in cui stamane saranno impegnati 110 vigili, sono: piazza Statuto, Porta Susa, e le vie Pietro Micca e Cernala, oltre all'anello che circonda tutta la zona, formato dai corsi Inghilterra, Vittorio, lungo Po e Regina Margherita. L'assessore ribadisce: « Si potrà arrivare ovunque con l'auto, anche se a partire da corso Matteotti le carreggiate centrali dei corsi Re Umberto e Galileo Ferraris saranno adibite a parcheggio. 1 privati dovranno solo abituarsi ad usare i controvialì». Ma ripetiamo in sintesi queste misure. In p. Statuto: chi arriva da c. Principe Eugenio (eliminato il parcheggio finale) potrà proseguire per cor corso Inghilterra e giungere a Porta Susa (evitando corso S. Martino da v. Santarosa); da corso Francia e via Cibrario inoltre non sarà più possibile attraversare completamente p. Statuto sino a v. Garibaldi. Piazza Solferino: per chi arriva da corso Re Umberto vi sarà l'obbligo di svolta a destra in via Santa Teresa. Tram: i maggiori inconvenienti per i cittadini nasceranno probabilmente dall'impossibilità di proseguire sulla li¬ nea del 6 sino a Porta Nuova, poiché da c. Francia entrerà in c. S. Martino, proseguirà nelle vie Cernala e Pietro Micca per fermarsi al nuovo capolinea di p. Castello. Analogo percorso da p. Statuto a p. Castello per il n. 4 che però proseguirà in via Po. Il 3 non passando più da v. Garibaldi sarà deviato su via Cernala e girerà in v. S. Francesco d'Assisi per arrivare, lungo v. Milano e Porta Palazzo in c. Giulio Cesare. Per via Garibaldi saranno istituiti turni di « minibus » per chi lasciata l'auto fuori dall'isola pedonale, vorrà recarsi a far la spesa: si fermeranno « a chiamata » degli utenti. Ieri Rolando, dopo una riunione con i vigili ed i funzionari del Comune per le ultime disposizioni, ha ricevuto una delegazione di taxisti: li ha rassicurati, sono anch'essi un servizio pubblico ed avranno libertà d'accesso ovunque potrà andare 11 tram. Rimane il problema di « rivitalizzare » via Garibaldi. Conclude l'assessore: « Sono allo studio molte iniziative, d'accordo con commercianti ed esercenti ». La prima scatterà già ogji pomeriggio: alle 14,30, la consueta inaugurazione del carnevale (negli anni scorsi prendeva avvio da Porta Nuova) partirà da piazza Statuto. Il corteo folcloristico con la banda musicale dei Martinitt di Milano, le Majorettes di Borgo d'Ale dell'Istituto don Quarello di Torino sfilerà per via Garibaldi, raggiungerà piazza Castello e per via Po si concluderà in piazza Vittorio. Via Garibaldi dunque oggi non sarà ancora chiusa dalle transenne: ma solo per ospitare « le auto del carnevale ». In conclusione, secondo l'assessore, la «rivoluzione» può, sì, portare il caos per qualche giorno, finché i cittadini si abitueranno alle novità, ma rinunciarvi vorrebbe dire il caos definitivo e permanente. g_ san. Istituto Gramsci — Terza lezione, lunedì, ore 21, in via Cernala 14, sul ciclo «Mercato di beni e servizi e politica economica». Relatori Reviglio e Bondonio sul tema: «I servizi tra Stato e mercato; la spesa pubblica».

Persone citate: Bondonio, Galileo Ferraris, Pietro Micca, Reviglio

Luoghi citati: Assisi, Europa, Francia, Inghilterra, Milano, Torino