Candiolo: "Se non viene la Fiat ci teniamo tutte le aree verdi"

Candiolo: "Se non viene la Fiat ci teniamo tutte le aree verdi" Non si farà il centro direzionale dell'industria torinese? Candiolo: "Se non viene la Fiat ci teniamo tutte le aree verdi" Il sindaco Bcttassa dice: "Abbiamo un piano regolatore modernissimo, in grado di adattarsi a ogni situazione" -1 rischi del pendolarismo per oltre settemila lavoratori L'idea di costruirò a Candiolo ìm i-cniro direzionalo della Fiat è passata -sul comune come una meteora: il progetto pare essersi esaurito prima ancora di nascere dopo che la giunta di Torino, analizzando il problema della «rivoluzione urbanistica », ha stabilitcTdi «mantenere in città il tessuto produttivo esistente». Alcuni all'ormano che le stelle cadenti sono apportatrici di malasorte; altri ribattono che. al contrario, portano fortuna e (come dicono le credenze popolari a proposito dell'arcobaleno i. dove muore una meteora nasce una ricchezza. « Per quanto riguarda Candiolo — commenta il sindaco Bel tassa (pei) — il mancato Insediamento d'uno dei tre centri direzionali della Fiat non è né positivo né negativo. La decisione, avallata dalla nuova giunta nel luglio '77 in base a una convenzione con l'Industria valida dicci anni, non avrebbe dato scossoni alla situazione urbanistica e economica de! nostro ixicsc: abbiamo. Infatti, un modernissimo piano regolatore clic segue gli indici stabiliti dalla Regione, ed è praticamente "inattaccabile" ». Questo « piano » ridimensiona quello della precedente amministrazione che aveva auspicato per Candiolo (3 mila abitantii im traguardo di 14 mila residenti per gli armi '73 e '74. «Anche se nessuno — aggiimge 11 sindaco — si era allora preoccupato di programmare, parallelamente a uno straordinario sviluppo demografico, uno straordinario incremento delle strutture: basti pensare clic la nuova scuola media, incominciala nel luglio del '75 e conclusa a fine anno, ce l'ha. rcgaJata la Fiat in previsione del centro direzionale n. E. sempre Ih Fiat ha anticipato al Comune il denaro per le opere d'urbanizzazione secondaria: 240 milioni, ad esempio, per un centro sociale polivalente che comprende un piccolo teatro ed un miniauditorium. Tutto idilliaco, allora? k Tutto normale — risponde il sindaco Bettassa — almeno per il nostro comune sui cui territori dovevano sorgere gli uffici direzionali. Problemi certo più gravi avrebbero avuto l paesi limitrofi ». Uno studio elaborato nel febbraio del '7fi dalla Regione Piemonte fece allora dire al vicepresidente della Giunta. libertini, che, portare a Candiolo tutto il centro direzionale Fiat, avrebbe significato allontanare un'attività produttiva e inoltre, « crealo un pendolarismo di 7 mila persone e sottratto uno "spazio" alla cintura verde che si intende creare ». « Noi — prosegue oggi il sindaco Bettassa — ci siamo impegnati perché "il più bel centro del mondo", come lo definiva la Fiat, non dovesse sorgere ne! più disastrato paese d'Italia. Vincolando a verde certe zone, programmando per i prossimi 10 anni, un incremento demografico non superiore alle 10 mila persone, crediamo d'esserci lutatati. Sa la Fiat decidesse di rivedere i suoi progetti e riprendesse in considerazione l'idea del cantra. Candiolo sarebbe navalmente tranquilla. Certo, per il bene di di tutti i paesi limitrofi e dalla stassa Torino, maglio sa al posto dì questi uffici cresce un parco ». E la Fiat? « L'azienda — asserisce Luca di Montezemolo. responsabile delle relazioni esterne — ha necessità vitali di razionalizzare le proprie sedi direzionali, e la città può trovare, proprio in tali interventi, occasioni importanti dt riqualificazioni e di sviluppo del servizi sociali». Secondo Montezemolo. il problema del centro direzionale di Candiolo « non va visto come latto a se stante, ma come primo e determlnanta elemento di una programmata e concertata riorganizzazione degli attuali insediamenti industriali urbani ». re rj

Persone citate: Bettassa, Montezemolo

Luoghi citati: Candiolo, Italia, Piemonte, Torino