Vendette, violenze e furti d'armi nello spietato mondo dei drogati
Vendette, violenze e furti d'armi nello spietato mondo dei drogati Spaccio e detenzione di stupefacenti: 24 giovani a giudizio I Vendette, violenze e furti d'armi nello spietato mondo dei drogati L'ordinanza del giudice getta luce su una realtà sconosciuta - 11 tossicomane è spesso legato a rifornitori senza scrupoli, dei quali è schiavo e costretto a subire ogni tipo di angheria Ventiquattro persone rinviate a giudizio per reati di droga o collegati al commercio, detenzione e uso di droghe «pesanti»: un mondo allucinante dove per un grammo di eroina non si esita ad uccidere. Infatti, nella complessa indagine appena compiuta dal giudice istruttore dott. Ambrosini, si delinea sullo sfondo l'ombra di un delitto. I nomi degli imputati. Antonio Pavone, Silvana Di Monte, Gualtiero Mozzone, Luigi Cancellara, Renato Vernieri, Vincenzo e Giosuè Errico, Michele Delle Vergini, Walter Ceresa Gianet, Attilio Bricarello, Roberto Venere, Fabrizio Chieli, Michele Massaro, i fratelli Sebastiano e Carmelo Messina, Carmelo e Rosario Granata, Luciano Callgiuri, Giovanni Tocci, Antonio Abruzzese, Giuseppe Parolini, Franco Castellani, Nunzio Dell'Accio, Sebastiana Pitti. L'operazione-droga parte per caso da Bardonecchia il marzo scorso con l'arresto del Pavone, della Di Monte e del Mazzone: hanno appena rubato due pellicce per un valore complessivo di 5 milioni e mezzo. Apparentemente sembra un furto come tanti altri, nasconde invece una tormentosa vicenda: costoro hanno rubato per poter acquistare droga, sono tossicomani in cerca di qualche soldo per assicurarsi le dosi di una settimana. E' l'avvio che dipana una lunga matassa e getta uno spiraglio di lues su un mondo di relitti e di spietati delinquenti, gli uni legati agli altri da vincoli di omertà, dove i primi, ormai schiavi del vizio, tacciono e subiscono qualsiasi violenza pur di non perdere 1 rifornimenti che soltanto i secondi possono assicurare a colpi di 200 mila lire ogni grammo di droga. Ci sono ragazze di buona famiglia che non esitano a prostituirsi per pagare lo spacciatore, c'è chi ruba armi e le scambia per un grammo o due di eroina. E poi c'è la topografìa dei bar equivoci che ospitano tossicomani e spacciatori, ci sono le carrozzerie dove dietro la facciata insospettabile si nasconde 11 mediatore o il dettagliante che fornisce le dosi ai clienti. Ci sono i fratelli Messina" e Granata che pare gestiscano il traffico, i killer che anche nel chiuso del carcere riescono a raggiungere e punire chi ha parlato troppo con il giudice. Significativo il caso di Giovanni Tccci, imputato tra l'altro di favoreggiamento perché dopo essere stato ferito a coltellate all'interno del carcere di Torino, tenne nascosto 11 nome dell'aggressore che conosceva. E infine dall'istruttoria emerge come questo mondo non sia estraneo alla fredda esecuzione «pubblica» compiuta da due sconosciuti incappucciati in pieno centro, alla luce del sole, il 19 luglio scorso. Quel pomeriggio in piazza Corpus Domini 1 killer colpivano ripetutamente, uccidendolo, Santo Amico, 33 anni, biscazziere e pregiudicato che stava conversando con dei conoscenti. Pareva un regolamento di conti tra boss del gioco d'azzardo j gi, clandestino: 11 giudice invece ha accertato che la vittima aveva allungato le mani nel traffico della droga. Non si sà però ancora per quale motivo sia stato assassinato. * Ugo Goretti, 17 anni, abitante in via Barletta 81 bis, è stato affrontato l'altra sera alle 18,30 nei pressi di casa mentre era con un amico, da un giovane sui 18-19 anni, che minacciando di accoltellarlo gli ha sottratto il giubbotto di renna. In tasca aveva tremila lire e le chiavi di casa. Il rapinatore è scappato su una moto sulla quale era un complice. Un giovane borsista del Centro nazionale ricerche, Sandro Lcmbardlni, 29 anni, residente in via Rovereto 55, è stato aggredito alle 16 dell'altro giorno, in via Bertola angolo via XX Settembre, da im gruppo di teppisti, che lo hanno colpito più volte con calci e pugni. Il giovane è riuscito a rifugiarsi in un bar e gli aggressori sono scappati. Il Lcmbardinl è stato medicato all'Oftalmico per lesioni alla cornea dell'ccchlo destro. Sei punti di sutura gli sono stati applicati a una paloebra. crisrietgnoe cSsala(Gi21 berorasionin te, nuoiiiii*mancheza dim«gesoè (peha di sei copie«misaal scsetat"Ssi pesevu10 11 mahoquzio Antonio Pavone, Carmelo Granata, Carmelo Messina e Santo Amico, l'ucciso
Luoghi citati: Bardonecchia, Messina, Pavone, Torino
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