Cervetti nell'Urss Che cosa dice il pci

Cervetti nell'Urss Che cosa dice il pci Delegazione di "studio per l'economia" Cervetti nell'Urss Che cosa dice il pci Roma, 9 gennaio. Alla direzione del pei si tende a minimizzare il significato politico del viaggio a Mosca di Gianni Cervetti, membro della direzione e della segreteria del Comitato centrale e responsabile del delicato settore organizzativo del partito. Cervetti, dicono in via delle Botteghe Oscure citando il comunicato apparso sabato su l'Unità, è andato in Urss per «approfondire la conoscenza e lo studio dei problemi economici e sociali sovietici». E, aggiungono, «ogni altra interpretazione sul significato del viaggio sarebbe un'illazione del tutto infondata ». A conforto della loro tesi i funzionari della direzione comunista fanno notare che la delegazione, capeggiata da Cervetti, comprende due esperti di questioni economiche (Andrea Margheri e Bruno Ferrerò, entrambi del comitato centrale), oltre a Maurizio Ferrara, che molti anni fa è stato corrispondente de l'Unità da Mosca, e a Bernardino Bernardini della sezione esteri del comitato centrale. Lo stesso Cervetti, ricordano ancora in via delle Botteghe Oscure, ha studiato economia all'università di Mosci: ed è quindi un buon conoscitore dei problemi socio-economici dell'Urss. Tuttavia, un viaggio nell'Urss di un personaggio del calibro di Cervetti va sempre scrutato con attenzione per le 1 implicazioni politiche che esso potrebbe avere, al di là degli scopi ufficiali della visita. Chi conosce il rituale sovietico sa che un membro della direzione e della segreteria di un partito importante come il pei non manca mr,i, in questi casi, di avere cantatti ad alto livello con i diligenti sovietici. Dunque, anche se il viaggio di Cervetti era concordato da tempo e con obiettivi ben definiti, esso potrà essere pretesto per incontri con membri dell'ufficio poli-1 tico e della segreteria del pcus (Ponomarev o, forse, lo stesso Suslov), che, dato il momento politico italiano, potrebbero avere grande interesse. Per una curiosa coinciden- : za, anche nel gennaio del 1977 Cervetti si recò in Urss e, al suo ritorno, gli osservatori notarono un ben percettibile mutamento nella linea ufficiale del pei sulla questione dei rapporti con l'Urss e in particolare nel giudizio dei comunisti italiani sul «modello» sovietico. Forse non fu un ; caso che Berlinguer pronunciasse a Milano, soltanto due giorni dopo il ritorno di Cervetti da Mosca, un discorso dal tono «duro», che venne considerato un netto regresso rispetto alle posizioni assunte in precedenza dal leader del pei (fu in quel discorso, il 30 gennaio 1977, che Berlinguer definì l'Urss «una società socialista con alcuni tratti illiberali»), I viaggi di Cervetti nell' Urss sono comunque frequen- I ti, anche per ragioni affettive e I familiari. Egli, infatti, ha stu- j diato a Mosca per alcuni anni, parla assai bene il russo ! (caratteristica un tempo co-| mune ai dirigenti del pei, ma oggi sempre più rara), ha! sposato una russa. Perciò, oltre che per lavoro, Cervetti usa recarsi in Urss per tra-1 scorrervi le vacanze. Tanto | che la frequenza dei suoi I viaggi in Russia ha contribuì-1 to a creargli la fama di filo-sovietico. Ma questa valutazione sembra contraddetta dalla sua carriera politica, I che lo fa apparire piuttosto legato a Berlinguer. Fu infatti | Berlinguer a portare Cervetti j a Roma, alla direzione, affidandogli l'importante «sezione organizzazione» del partito I dopo il XIV congresso del '75. Fino ad allora Cervetti era stato il segretario del pei per la Regione lombarda. P- g-