Accordo Fiat-sindacati sulla mensa aziendale

Accordo Fiat-sindacati sulla mensa aziendale Costa di più ma ci sarà più scelta Accordo Fiat-sindacati sulla mensa aziendale In vigore da lunedì - Pasto completo: da 218 lire sale a 265; pasto ridotto da 175 a 211 lire - Crisi del settore tessile, martedì un incontro promosso dalla Regione - Dissensi sullo sciopero A partire da lunedì i dipendenti Fiat pagheranno più caia la mensa aziendale ma usufruiranno di cibi migliori e di una più vasta scalta di portate. L'accordo tra azienda e sindacati prevede un aumento globale per il pasto eoepleto di 47 lire (passa da 210 a 265 lire) in due scatti successivi; munedl 9 gennaio (22 lire) e lunedi primo maggio (25 lire). Con le stesse scadenze il pasto ridotto aumenterà di 16 e 20 lire passando da 175 a 211 lire. I prezzi rimarranno invariati lino al 31 dicembre, a novembre vi sarà un nuovo incontro per definire la spesa per il '79. Al line di migliorare il servizio, operai ed impiegati potranno scegliere tra i pasti forniti da più imprese specializzate con 11 seguente calendario: direzione di corso Dante, in atto dal 28 novembre scorso, fonderie di Borgaretto dal 23 e Ttg dal 30 gennaio, preparazione vetture di Mirafiori dal 2 e sala prove Sangone dal 20 febbraio. Nello stesso periodo in altri trestabillmenti si potrà scegliere tra 15 portate: Spa Centro dal 16 gennaio. Cassino e Termoli dal 13 e dal 27 febbraio. Al 16 del mese in corso, prenderà avvio il servizio mensa tradizionale nello stabilimento di Volvera. I due esperimenti proseguiranno fino a maggio, una commissione paritetica composta da fabbrica e sindacati ne valuterà 1 risultati e proporrà la scelta definitiva da estendere progressivamente, a partite dallo stesso mese, In tutti gli altri ristoranti aziendali. La segreteria provinciale Firn giudica il risultato «positivo, che dimostra come sia possibile avere un controllo sui prezzi. Occorre però essere più capaci di Intervenire sul controllo della qualità, utilizzando gli strumenti previsti dagli accordi». La Flsmlc-Sida rileva che «la mensa aziendale non deve venire considerata solo nel quadro degli istituti economici normativi, bensì è un importante latto sociale destinato ad avere più peso nel contesto delle norme che regolano il rapporto di lavoro». TESSILI E ABBIGLIAMENTO — L'assessore al lavoro regionale Alasia ha promosso per martedì alle 9 un dibattito con sindacati e comuni più colpiti dalla crisi in vista di un incontro con il governo «per risolvere nell'immediato Il problema degli interventi nelle singole situazioni die salvaguardino salari e prospettive produttive». Alasia ha affermato che «sfa seguendo da tempo i casi della Mirsa (600 addetti), della Wild (1040), della Wtdeman (300), della Cll/ford (244), delle aziende Cvs di Strambino, Lonzo, Rivarolo, Collegno, Ivrea, Montefibre (SO0O), Manifattura cotoniera piemontese (250), Magli/lcio S. Ambrogio (83) alle quali si aggiungono in questi ultimi giorni la WalItass, la Redaelli». In una lunga serie di contatti con i sindacati e gli Imprenditori, la Regione si è impegnata «per la formazione professionale degli addetti e nel ricercare soluzioni-ponte che consentirebbero di affrontare con un certo respito i problemi strutturali». SCIOPERO GENERALE — La Cgil-Clsl-Uil di Orbassano ha inviato un telegramma d! protesta alla segreteria nazionale in seguito alla sospensione dello sciopero generale, in cui afferma che «si tratta di una decisione scorretta, rispetto a quanto stabilito nell'ultimo direttivo nazionale ed errata politicamente in rapporto anche alla credibilità verso i lavoratori». Analoga valutazione è fatta da Cesare Delpiano, membro del direttivo nazionale, che accusa la segreteria di «incoerenza». Oggi vi sarà un nuovo incontro alla Camera del lavoro con 1 rappresentanti di tutte le categorie. L'esecutivo del consiglio di fati' brlca della Fiat Miraflori in un comunicato esprime « Il proprio dissenso sulla deoisione presa a livello nazionale di sospendere lo sciopero generale, soprattutto perché rischia di relegare il movimento sindacale, in questo momento decisivo, in una posizione marginale e subordinata alle ^celie delle forze politiche ». « Consapevole dell'urgenza della drammaticità dei problemi — afferma la nota — l'esecutivo di Mirafiori chiede che il sindacato recuperi una posizione chiara sostenuta da precise iniziative di lotta a carattere generale e nazionale ». A Collegno l'attivo di zona, al quale hanno partecipato 150 delegati, ha votato all'unanimità un documento in cui «si conferma la volontà di andare comunque allo sclopeiu generale anche di fronte ad una crisi di governo». FESTIVITÀ' SOPPRESSE — Il giorno dell'Epifania, per la prima volta lavorativo, ripropone il problema di definire la normativa delle sette festività soppresse. Nelle riunioni intercategoriali sono emersi alcuni indirizzi che verranno presentali al tavolo delle trattative con gli imprenditori: prevedere un numero di giornate di riposo compensative, restribulte con le stesse modalità già in uso e che possono diventare lavorative previo accordo interno. Le trattative dovrebbero iniziarsi nel corso del mese. OSPEDALIERI — Sono terminate le assemblee in tutti gli enti della provincia per 1 problemi contrattuali. CASE DI CURA PRIVATE — L'indennità integrativa sulla contingenza verrà erogata nella misura del 100 per cento. SEI — Si è concluso l'accordo integrativo aziendale che prevede tra l'altro il servizio mensa, un premio di produzione pari a 130 ore annue, che diverranno in seguito una mensilità piena pari a 173 ore, prospettive di rilancio, investimenti e conservazione degli organici attuali. COSTRUZIONI — I dipendenti del settore si riuniranno lunedlnella sede UH In piazza Statuto. L'assemblea valuterà le proposte per la ripresa delle trattative sui punti dove si era giunti alla rottura 11 mese scorso, vale a dire sull'informazione preventiva negli investimenti e nelle prospettive, sull'occupazione, sul divieto del subappalti delle fasi principali (ferro, getto e calcestruzzo). UTITA — Si è svolto ieri un incontro presso l'assessorato regionale al Lavoro per risolvere le difficoltà di ordine produttivo ed economico in cui versa l'azienda del settore meccano-tessile, che occupa 230 dipendenti a Torino e altri 900 In Veneto e Lombardia. UNIDAL — Viaggiatori e piazzisti addetti all'industria e commercio «Bar Motta» si sono riuniti In assemblea per esaminare la situazione dell'azienda. Hanno deciso all'unanimità di respingere «or/ni soluzione che non sia di pieno reimpiego di tutti i lavoratori nell'attività produttiva e commerciale». ILTE — Una delegazione sindacale dell'azienda si è Incontrata con la segreteria provinciale del partito comunista per illustrare 1 contenuti della vertenza Interna: conoscenza e sviluppo dei programmi produttivi, mantenimento dei livelli occupazional1, applicazione della legge sull'occupazione giovanile e sviluppo di quella femminile, controllo e contenimento del decentramento

Persone citate: Alasia, Cesare Delpiano, Redaelli