Dopo una rapina i carabinieri arrestano tre giovani con pistola su un'auto rubata

Dopo una rapina i carabinieri arrestano tre giovani con pistola su un'auto rubata Irruzione in un deposito di corso Unione Sovietica Dopo una rapina i carabinieri arrestano tre giovani con pistola su un'auto rubata Non avevano però addosso i soldi del bottino, né sono stati riconosciuti - Altro assalto in un calzaturifìcio di via Reiss Romoli (pochi spiccioli) e in un'oreficeria di via Mogadiscio Irruzione in un deposito di legname e carbone. L'hanno com¬ j piuta in tre, giovani, armati di pistola, la rapina ha fruttato 200 mila lire. Ore 17,45, è già buio. Nel vasto cortile di corso Unione Sovietica 597 dove ha sede la ditta «Gherzo», di legna, carbone e kerosene, entra una grossa berlina scura. Scendono in tre. Di fianco al magazzino all'aperto c'è l'abitazione dei titolari. Pietro Gherzo, 70 anni, e la moglie Natalina, 68, sono all'interno, in attesa del momento della chiusura. I tre spalancano la porta a vetri. Puntano l'arma al volto dell'uomo, urlando ordinano: «I soldi, dateci i soldi ». Dal cassetto nel tavolo al centro della stanza arraffano poche migliaia di lire. Ma la loro avidità non è soddisfatta. Dicono i coniugi Gherzo: «Hanno cominciato a imprecare. Volevano altri soldi. Sembravano molto giovani, uno forse non aveva più di 17 anni. Ci minacciavano». I tre insistono: «I soldi, sappiamo che ne avete altri». Frugano dappertutto, ad un certo punto Natalina Gherzo ha una scatto: «Predete quello che volete, lasciateci tranquilli». Da un altro cassetto arraffano ancora denaro; prima di andarsene strappano i fili del telefono. Il bottino è di 2rS mila lire, sul fondo dei cassetti hanno lasciato soltanto poche banconote da mille e qualche spicciolo. Viene dato l'allarme. I carabinieri piombano nella zona, fanno una battuta. In via Barbera, a poche decine di metri, due Alfette vengono bloccate. A bordo tre giovani che hanno una pistola Buretta cai. 7,65 e un passamontagna; un'auto è rubata. Un riconoscimento con i rapinati di corsa Unione Sovietica è negativo, addosso non hanno i soldi rubati, ma i tre fin: scono lo stesso con le manette ai polsi per detenzione e poito abusivo d'arma e furto di auto. Si chiamano Luigi Grisetti, 18 anni, Nicola e Vittorio Cena, di 22 e 17 anni: nomadi da una settimana erano accampati con una carovana a Borgata I.esna. + Quattro giovani armati di pistole ed un fucile a canne mozza hanno assaltato alle 19,30 il calzaturificio « Trebbi » di via Reiss Romoli 3. Hanno fatto irruzione quando nella ditta era rimasto soltanto il segretario. Maurizio D'Accardo, 22 armi, abitante a Pino torinese in strada S. Pietro del Gallo 28/4. « Sono \ riuscito a convincerli che di soldi non ce n'erano nel forziere — ha detto il D'Accardo ai carabinieri — non se ne sono però voluti andare a mani vuote. Mi hanno preso il portafogli con documenti e pochi spiccioli ». 1 banditi tono scappati su una « A 112 » che è scomparsa verso corso Vercelli. * Altra rapina pochi minuti depo alla gioielleria di Giovanni Maretta, 55 anni, in via Mogadiscio 16. Due ucmini con pistola e lupara hanno costretto il titolare faccia al muro ed nanne vuotato la cassa razziando preziosi per circa una settantina di milioni. Seno fuggiti indisturbati, nessuno li ha notati uscire dal negozio e scomparire. * Due donne sono state aggredite e rapinate l'altra notte in corso Moncalieri 220. Tersilla Battaglino e Laura Cottino, entrambe di 44 anni, avevano trascorso la serata insieme e stavano rientrando a casa. Mentre la Battaglino apriva la borsetta per prendere le chiavi di casa veniva aggredita a calci e pugni da un giovane. L'amica che aveva cercato di intervenire in sua difesa era assalita da altri due banditi. I rapinatori si allontanavano poi su una «A 112» scura depo essersi impadroniti delle borsette delle due donne con 100 mila lire. ! Luigi Grisetti, Nicola e Vittorio Cena sono stati sorpresi dai carabinieri con una pistola

Persone citate: Battaglino, D'accardo, Giovanni Maretta, Laura Cottino, Luigi Grisetti, Maurizio D'accardo, Seno, Trebbi

Luoghi citati: Pino Torinese, Unione Sovietica