Mitterrand incontra Carter (a due passi dall'Eliseo) di Vittorio Gorresio

Mitterrand incontra Carter (a due passi dall'Eliseo) Nell'ambasciata americana a Parigi Mitterrand incontra Carter (a due passi dall'Eliseo) (Dal nostro inviato speciale) Parigi, 6 gennaio. Soltanto giornalisti ameri-cani sono stati ammessi questa mattina all'interno dell'ambasciata Usa, dove il Presidente Carter ha ricevuto in udienza, dalle 8,55 alle 9,30, il primo segretario del partito socialista francese, Mitterrand, legittimo capo dell'opposizione. Tutti gli altri, i francesi come gli europei di varie provenienze, sono stati trattenuti dietro gli sbarramenti di polizia nella gelida rue Faubourg St. Honoré dove, contigua all'Eliseo, è la residenza ufficiale dell'ambasciatore americano a Parigi, Arthur A. Hartman. Si sono alzate inutili voci di protesta, tanto più amare in quanto Mitterrand è passato in fretta davanti ai cronisti e ai fotografi in attesa, rifiutando qualunque dichiarazioni tanto all'arrivo quanto all'uscita, e quindi tutto il poco che sull'incontro si è saputo ha la sua fonte nella cortesia dei privilegiati colleghi americani. Conversando con loro, Carter avrebbe detto di apprezzare «la funzione benefica» che Mitterrand esercita nella politica francese, e, invitato dai giornalisti a pronunciarsi a sua volta sullo specifico significato di tale valutazione presidenziale, Mitterrand ha mostrato di esserne molto soddisfatto. «Se Carter pensa così, ne sono lieto — ha risposto —, non posso sapere che cosa esattamente egli intenda con il termine "benefico", ma dal mio punto di vista ritengo che la mia funzione sarà benefica e positiva se condurrà al potere le speranze del popolo francese dando il successo alla profonda e storica scelta della sinistra». E poi, tanto per dare agli americani un rassicurante motivo di I tranquillità, | «E' un successo perfettamen 1te compatibile con una politi ha proseguito: ca internazionale di amicizia e collaborazione con il popò 10 americano che è il nostro alleato tradizionale». Tutto qui — e non è molto — quello che si è saputo da fonti più o meno dirette, anche a volerlo corredare con i generici apprezzamenti che fanno abitualmente contorno alle dichiarazioni ufficiali («atmosfera cordiale», «interessante scambio di idee», ecc. ecc.) oltre che con le normali supposizioni a proposito degli argomenti trattati (la vera portata della collaborazione fra socialisti e comunisti, per esempio, o la eventualità delle nazionalizzazioni di imprese americane in Francia, ecc.). Anche parlando alla tv, Mitterrand ha infatti evitato ogni precisazione: «E' il presidente Carter che può parlare, se lo ritiene opportuno». Messa da parte questa vana speranza, sono due le considerazioni da fare sul breve incontro di stamane. La prima è che col ricevere Mitterrand, Carter ha dato la conferma dell'interesse americano per le prossime elezioni francesi. Nel caso di una vittoria socialista, è pensabile un'evoluzione di centro-sinistra? E' una formula che gli americani prediligono per certi Paesi europei: si ricorderà con quanto favore l'avesse auspicata Kennedy per l'Italia, quando, venuto a Roma nel giugno del 1963, chiese in particolare di incontrarsi con Nenni e gli riservò un'accoglienza straordinariamente calorosa. Così è stato per Carter che trovando il suo Nenni in Mitterrand gli ha detto stamattina dì essere molto onorato di conoscerlo e anzi di averebisogno di sapere le sue idee su moltissimi problemi. La seconda considerazione verte su terni più specificatamente francesi: Mitterrand ha tutto 11 diritto di farsi ricevere dal Presidente degli Stati Uniti, ma perché mai in tutti questi anni, dal 1974 per essere precisi, ha invece sempre rifiutato, quasi con sdegno, d'incontrarsi con il presidente francese Giscard d'Estaing? A molti sembra una scorrettezza da parte del capo della opposizione. Con una certa aria di sufficienza, Mitterrand oggi ha detto che tutte le aperture e I tutti gli inviti di Giscard agli incontri gli sono sempre ap parsi dettati da motivi di tat tica politica se non ispirati dal desiderio di fare colpo sulla pubblica opinione: «Ma dopo le elezioni — ha aggiunto malizioso — può darsi che una mia visita all'Eliseo si renda necessaria», così alludendo all'incarico di governo all'indomani di una propria vittoria. Carter ha anche ricevuto Robert Fabre, presidente dei radicali di sinistra, ma si è trattato ovviamente di un incontro minore. Invece Mitterrand sarà ancora di scena domani e dopodomani in occa sione della convenzione socialista sui problemi della difesa, e negli stessi giorni Marchais presiederà i lavori della conferenza nazionale comunista. Vittorio Gorresio

Luoghi citati: Francia, Italia, Parigi, Roma, Stati Uniti, Usa