Donna coraggiosa denuncia l'uomo che l'aveva sfruttata

Donna coraggiosa denuncia l'uomo che l'aveva sfruttata "Non è una vendetta, voglio essere libera,, Donna coraggiosa denuncia l'uomo che l'aveva sfruttata Dopo una tragica lite, in cui rimase uccisa la sorellina dodicenne, ha trovato la forza di lasciare il marciapiede e si è impiegata come operaia Ieri una donna si è costituita parte civile contro l'uomo che l'ha sfruttata. Accade di rado, è un fatto che merita di essere sottolineato. Dietro il gesto coraggioso di questa donna (ora occupata come operaia: «Mi sono rifatta una vita e non voglio per nessun motivo tornare indietro» ) c'è un fatto di sangue, una tristissima e drammatica vicenda che ha ancora per protagonista l'«amico», Rocco Mariello, 33 anni. La donna è Carmela Citoli, e pub darsi che la decisione di cambiar vita sia nata proprio dopo quella esperienza traumatizzante. E' la sera del 4 aprile '74: in un appartamento di via Cincinnati ci sono Carmela, un amico serio e innamorato di lei, Giuseppe Bellante, e la sorellastra di Carmela, Rita Liberatore di 12 anni. Entra Rocco Mariello e i due uomini cominciano a litigare. Da una parte il Bellante che incoraggia Carmela a lasciare il «lavoro», dall'altro Rocco deciso a non lasciarsi sfuggire la donna che gli fornisce un ottimo reddito. Il battibecco si fa feroce, Bellante temendo di essere sopraffatto estrae di tasca la pistola. Parte inavvertitamente un colpo che uccide la piccola Rita. Panico, una corsa disperata all'ospedale, ma la bambina è morta. Bellante finisce in galera, viene processato e condannato a 25 anni. Rocco, nello stesso processo, è punito con tre anni di carcere: già allora per sfruttamento della prostituzione. Esce però per decorrenza termini, ritorna in galera per altri reati. Carmela dopo il lutto che l'ha colpita così da vicino, si ribella, non accetta più supinamente le minacce del Mariello, lascia il marciapiede. E sporge una dettagliata denuncia sul comportamento dell'amico. Ieri 11 processo davanti al giudici della terza sezione penale (presidente Jannibelli, p.m. Notarbartolo): Mariello è ancora accusato di violazione della legge Merlin. Prima del dibattimento Carmela Citoll accompagnata dal difensore avvocato Elena Speranza si costituisce parte civile. Interrogata dice con voce sicura: «Rocco potrebbe uscire anche domani, non sono qui per vendicarmi. Voglio soltanto essere Ubera e vivere in pace». L'imputato Invece ha negato: «Non prendevo soldi da Carmela, volevo soltanto restare con tei, per amore». Il tribunale non gli ha creduto e l'ha condannato a 2 anni e 7 mesi di reclusione. A pena scontata dovrà farsi un anno di casa di lavoro. E' stato inoltre interdetto dai pubblici uffici per tre anni. poi spostati in alcuni bar di piazza Bodoni. In uno dei locali sono state arrestate tre persone, ricercate per vecchie condanne: Virgilio Giunta, 23 anni (deve I scontare 3 anni per furto, gioco d'azzardo); Marcello Federico, 26 anni (deve fare quasi 9 mesi di reclusione) e Michele Cullilo, 24 anni, che per 3 anni aveva il soggiorno obbligato al suo paese, in provincia di Avellino. *• E' deceduto alle Molinette l'operalo Nicola Bretto, 41 anni, di Canischlo. Nel pomeriggio del 20 dicembre era rimasto coinvolto in un incidente stradale tra Valperga e Cuorgné. A bordo di un'auto condotta dallo studente diciottenne Michele Cinotto, di Cuorgné venuta a collisione con un «Leoncino» condotto dal ventinovenne Lorenzo Bona, di Cuneo. Nello scontro 1' autista del camioncino era rimasto illeso. Il Oinotto aveva riportato ferite guaribili in 30 giorni. «Non prendevo soldi da Carmelapoi spostati in alcuni bar di piaz

Luoghi citati: Avellino, Cuneo, Cuorgné, Valperga