Iniziati gli interrogatori Imminente nuovo blitz?

Iniziati gli interrogatori Imminente nuovo blitz? Le indagini sui 16 arrestati di venerdì Iniziati gli interrogatori Imminente nuovo blitz? L'inchiesta sarà forse smembrata fra Roma e Torino Primi interrogatori, prime «fugìie di notizie*, prime polemiche per quello che ormai viene definito il «blitz del 21 dicembre*. Sembra la riproposta di un copione già scritto il 7 aprile, dopo l'arresto di Toni Negri e degli altri leader dell'Autonomia: massimo riserbo degli inquirenti, caute rivelazioni degli avvocati difensori e, soprattutto, tante *voci* incontrollabili. Le sole cose certe — dopo gli arresti —sono gli interrogatori avvenuti ieri a Padova, Treviso e Milano. Nelle prime due città, il giudice Calogero ha sentito Giannantonio Baietto. contitolare della tipografia «Sap*. dove veniva stampata la rivista «Autonomia*, e l'ingegner Antonio Temil. intestatario del numero telefonico dell'emittente padovana «Radio Sherwood*. A Milano, invece, è stato sentito il professor Mauro Borromeo, direttore amministrativo dell'università Cattolica. Secondo fonti della difesa, il giudice Calogero avrebbe contestato a Giannantonio Baietto accuse gravissime, sostenendo di avere prove certe e inconfutabili, ma rifiutandosi di «scendere nei particolari*. L'imputato, da parte sua. si sarebbe rifiutato di fornire degli alibi «pri-i ma di conoscere con esattezza ciò che gli veniva contestato*. Per quanto riguarda l'interrogatorio di Mauro Borromeo, invece, non si è avuta neppure la versione dell'avvocato difensore, che si è reso irreperibile. Si è fatta strada solo una «voce* secondo la quale l'imputato avrebbe ammesso di aver ospitato, nella sua villa di Bellagio. nel '74, Toni Negri e Renato Curdo. E' una delle tante «indiscrezioni fantasma* che stanno circolando. Un'altra «indiscrezione* è che la parte di inchiesta relativa a Padova e al Veneto, e di cui si occupa il giudice Calogero, sarà «smembrata*. Altrettanto dovrebbe avvenire per quella di Milano. Alla fitte, dovrebbe confluire a Roma la parte di inchiesta die riguarda l'insurrezione armata e a Torino quella relativa all'omicidio del giudice Alessandrini. «Misteriosa* rimane ancora la destinazione delle due inchieste relative agli omicidi Saronio e Campanile. Questo intreccio è ulteriormente complicato dal fatto die alcuni imputati dovrebbero essere coinvolti,, contemporaneamente, in due o più inchieste. Se cosi sarà, è facile prevedere che l'intera vicenda, alle prese con difficili equilibri per le attribuzioni di competenza, finirà per alimentare altre illazioni e polemiche. Un'altra «voce* che circola in queste ore è che sarebbe imminente un nuovo «raid anti-eversìone* a Bologna e in Emilia. Per quanto riguarda Franco Gavazzeni — figlio del direttore d'orchestra, arresta to — è stato diffuso ieri, da 32 intellettuali e docenti universitari, un documento nel quale si esprime «affetto simpatia e stima» per il professore arrestato e nel quale si fa anche esplicito accenno ad un «eventuale errore giudiziario». // documento, tra gli altri, è firmato anche dal professor Gianfranco Contini e dal poeta Vittorio Sereni. Anche nel caso di due altri fermati — Jaroslaw Novak e Romano Madera, docente all'università della Calabria — si sono registrate prese di posizione molto nette. Ieri, l'onorevole Giacomo Mancini, della direzione del psi. parlando in una assemblea che si è svolta a Cosenza, si è associato alle dichiarazioni del rettore e di numerosi docenti dell'università in cui lavora Romano Madera: ha definito l'arresto del professore «una manifestazione del sistema che tende a reprimere ogni forma di dissenso». s. c. . • Altri servizi a pagina 2 •