Il Vaticano non vuole

Il Vaticano non vuole Il Vaticano non vuole Ezio Pasero: «... ma il Vaticano dice no!», ed. Bietti. 116 pagine, lire 4000. A che cosa dice no il Vaticai no? Alle insistenti richieste di un giurista svizzero, Moritz Isenschmid. perché si tiri fuori dai sacri archivi un testamento. Lo redasse nel 1851 Maria Teresa Carlotta, figlia della più tragica coppia di re che la storia ricordi. Luigi XVI e Maria Antonietta. Costei nominava suoi eredi i discendenti del fratello Luigi Carlo. Da questa disposizione nasce un giallo affascinante. Luigi Carlo Capeto, Luigi XVII per i monarchici francesi, non era morto bambino nella prigione parigina del Tempie? Ebbene no, non è poi cosi sicuro, evidentemente. Di pretendenti alla regale discendenza la storia è piena. Isenschmid sostiene di avere la soluzione del giallo. Nel 1811 uno sconosciuto, ferito a una gamba, si stabili nel villaggio svizzero di St. Antonien. Fu naturalizzato come Joseph Franz Rassel. Molti indizi fanno ritenere che fosse il Delfino, sostituito al Tempie da una copia conforme destinata alla morte. Della sostituzione esiste una prova testimoniale. Oggi vive Luzius Franz Rassel, discendente di Joseph Franz: ed è proprio per lui che il giurista elvetico si batte ostinatamente da anni. La prova regina è il testamento del 1851. che fu affidato al Vaticano con l'intesa che lo si sarebbe aperto cent'anni dopo. Il secolo è abbondantemente trascorso, ma il Vaticano continua a dire no. a. v.

Persone citate: Ezio Pasero, Joseph Franz, Joseph Franz Rassel, Luigi Carlo, Luigi Carlo Capeto, Luigi Xvi, Luigi Xvii, Maria Antonietta, Maria Teresa Carlotta, Moritz Isenschmid