Estremisti attaccano Begin come «bugiardo e traditore» di Giorgio Romano

Estremisti attaccano Begin come «bugiardo e traditore» Militanti del gruppo religioso di destra Kach Estremisti attaccano Begin come «bugiardo e traditore» NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE TEL AVIV — Begin è stato attaccato dagli estremisti della Lega di difesa ebraica, Kach. del rabbino Kahane nel corso della prima visita che ha compiuto da quasi due anni nella West Bank. Gli hanno impedito di parlare, e l'hanno costretto ad andarsene dalla porta di servizio e sotto protezione armata. Il fatto è avvenuto mercoledì sera a Kiryak Arba, vicino a Hebron, dove il premier si era recato per inaugurare un centro di studi religiosi. I seguaci del movimento Kach. di estrema destra, hanno cercato di impedire l'accesso a Begin accogliendolo con grida di ..bugiardo" e -traditore». Il primo ministro ha potuto pronunciare soltanto qualche frase, poi ha dovuto battere in ritirata. I militanti del Kach. più intransigenti ed estremisti dei seguaci di Gush Emunim hanno dimostrato con questo loro atteggiamento se ce ne fosse stato bisogno, che tutte le concessioni fatte dal governo le promesse e gli insediamenti (che tanto costano, e mettono in pericolo le trattative per l'autonomia) non sono serviti a nulla. La riunione si era già annunciata burrascosa con i discorsi dei precedenti oratori, i quali avevano contestato l'operato del governo nei territori occupati: il capo della comunità di Kiryat Arba. Rav Levinger aveva dichiarato polemicamente: «La Bibbia ci basta e non abbiamo bisogno di alcun piano di autonomia o di altre appendici per certificare il nostro diritto esclusivo alla terra di Israele». Quando Begin si è alzato per parlare è successo il pandemonio. Ieri mattina il primo ministro ha visitato una unità di autoblindo stanziata a Maale Adumim nella depressione del Giordano, dove ha tenuto il discorso che avrebbe dovuto fare la sera precedente, e ha riaffermato: «Ogni ebreo ha il diritto di stabilirsi in qualsiasi punto del territorio di Erez Israel, di acquistarvi delle terre e di costruirvi una casa». E ha aggiunto: «Fino a 18 mesi fa c'era in Giudea e Samaria un solo centro di popolamento ebraico, oggi ce ne sono 21». Ma non ha detto quanti siano gli abitanti di questi centri: complessivamente neppure 3 mila, perché gli insediamenti non sono permanentemente abitati. Begin ha concluso affermando: «Tutte le regioni sono adatte per gli insediamenti, compresa quella di Nablus. ma rispetteremo il giudizio della Corte suprema per quanto riguarda l'insediamento di Eilon Moreh fondato su terreni di proprie: tà privata». Il premier ha accennato anche all'estrema delicatezza della situazione mediorientale e ai pericoli che possono venire dal fronte Nord-orientale e si è detto sicuro che Israele e il suo esercito sapranno affrontare qualsiasi eventua- utà' Giorgio Romano

Persone citate: Begin, Eilon, Erez Israel, Kahane, Levinger

Luoghi citati: Israele