Venezia: grave il bilancia dei danni provocati dalla disastrosa acqua alta

Venezia: grave il bilancia dei danni provocati dalla disastrosa acqua alta Venezia: grave il bilancia dei danni provocati dalla disastrosa acqua alta Decine di famiglie sono rimaste senza casa - Centinaia di abitazioni e di negozi invasi dall'acqua - Primi interventi del Comune VENEZIA — Venezia si è rivelata ancora una volta del tutto indifesa dai «capricci» del mare che minaccia periodicamente la città con le acque alte, l'ultima delle quali, quella del 22 dicembre scorso, è stata davvero disastrosa. Inferiore di una ventina di centimetri al «record» del 4 novembre del '66. il livello dell'acqua (che sabato scorso ha raggiunto un metro e 68 nel centro storico e superato i due metri all'imboccatura del porto) è stato però sufficiente a paralizzare la'città, devastando centinaia di abitazioni e tutti i negozi del centro storico e producendo gravi danni nelle già assai precarie fonda¬ menta degli antichi palazzi, nel delicato e fatiscente sottosuolo di Venezia. Decine di famiglie rimaste senza casa, distrutta una quantità difficilmente valutabile di merci, accumulate nei magazzini a piano terra in previsione delle «grandi vendite» del periodo natalizio e una disastrosa «iniezione» di salsedine nei muri degli edifici che non si sa quando potrà essere smaltita: queste le conseguenze più drammaticamente evidenti di questa acqua alta che ha portato danni per decine e decine di miliardi. Gli amministratori della I città si sono subito riuniti per fare il punto della situazione e attuare le prime iniziative. Tra l'altro il comune ha deciso di anticipare, nei limite della disponibilità di bilancio, delle somme a titolo di parziale risarcimento immediato alle famiglie colpite. Una più ampia copertura dei danni, non solo ai privati ma anche agli esercizi commerciali ed artigianali, dovrà avvenire attraverso un provvedimento di carattere generale di cui verrà sollecitata al più presto l'emanazione al governo Gli agricoltori dell'estuario potranno dal canto loro fruire degli stanziamenti per le calamità naturali esistenti presso la Regione. Per il problema degli alloggi, scartata la soluzione precaria degli alberghi e delle pensioni, rifiutata dai cittadini, si prevede di sollecitare nel giro di pochi giorni, da parte del prefetto, la requisizione di tutte le abitazioni libere nel centro storico. Si punterà, soprattutto, su quelle case già individuate come possibili sedi di alloggi-pareheggio nei piani particolareggiati e su altri edifici del demanio pubblico. Verrà anche sollecitata in sede governativa e parlamentare la costituzione di un fon do speciale. Ma se la buona volontà dimostrata da tutti i cittadini in questo frangente sta a testimoniare che i veneziani sanno risollevarsi dopo il ricorrente ilagello, il panorama dei possibili rimedi è ugualmente alquanto sconfortante. Perché nonostante le molte sollecitazioni rivolte al governo di accelerare i tempi per la soluzione del problema delle acque alte, 11 rischio — come è stato dimostrato dall'appalto concorso bandito negli anni scorsi — è di trasformare la laguna in una palude malsana e di penalizzare mortalmente l'attività del porto. Gigi Bevilacqua

Persone citate: Gigi Bevilacqua

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