Disegni di Galvano e ori d'artista di Angelo Dragone

Disegni di Galvano e ori d'artista le mostre d'arte Disegni di Galvano e ori d'artista Negli ambienti del nuovo «Istituto per la ricerca e la promozione dell'incisione», sorto per iniziativa di un gruppo di artisti torinesi amici di Francesco Casorati (che gli ha dato ospitalità in un padiglione in fondo al giardino della vecchia casa di via Mazzini, ma con accesso dal cortile di via della Rocca 34), è stata tempestivamente ordinata una mostra di disegni di Albino Galvano, mentre in Palaz-»] zo Chiablese è aperta la vasta rassegna antologica dedicatagli dalla Regione Piemonte. Pur senza J'elaborazione propria dei dipinti a volte anche vasti e complessi, la trentina di pagine scelte da Sergio Saroni e da Francesco Poli, che ne ha curato la presentazione, consentono di ripercorrere alcuni momenti essenziali dell'itinerario dell'Artista, attraverso la lettura del segno che tipicamente s'accompagna ai motivi figurali più caratteristici dei diversi « periodi » della sua ricerca. Sono studi, schizzi, quasi riflessioni grafiche a matita, penna, china, pastelli colorati, databili fra il 1930 e il '48: con alcuni ritratti della moglie e dei figli, qualche nudo, figure domestiche di gatti e di oggetti cezannianamente composti, ma anche pagine che nel segno anticipano (1948) la sua conversione all'a- strattismo. Non mancano echi dell'avvio casoratiano e rimandi al postimpressionismo francese; vi si può cogliere la più tesa esperienza formale svolta «quasi ai margini di una immanente angoscia» (come scrisse Mollino) e affiorata negli anni a cavallo della guerra; e cosi il ricordo della militanza astratta nel Mac (Movimento arte concreta) con l'approfondimento di ogni valore strutturale in uno spazio dove Galvano condusse poi sino in fondo la sua ricerca «informale» Humus,' 1961) mentre con gusto nuovo tornava alla linea: vero e proprio preludio al precoce recupero dell'Art Nouveau nel quale è da vedersi una delle ascendenze dominanti gli ultimi decenni di sviluppo dell'opera sua: con i «Nastri» e le «Bandiere» già permeati di valori emblematici che più drammaticamente affiorano in alcune recenti «Nature morte». In altre stanze dell'istitutolaboratorio sono esposte le incisioni dei soci-artisti, tre delle quali, per statuto, annualmente toccano a ciascun socio-sostenitore (cui è richiesta una modicissima quota). * * L'oro in lamina lucente o operato, tirato in fili sottilissimi, associato alle gemme e alle pietre dure, al corallo o all'avorio: Laura Rivalta (La Bussola, via Po 9). ne ha tratto materia per realizzare dei pezzi di moderna oreficeria che potrebbero vedersi anche come piccole sculture o preziosi talismani. Il metallo come ogni pietra vi reca insieme il suo antico valore di simbolo, facendone una sorta di oggetto misterioso dal quale la Rivalta sembra liberare una energia cosmica. Alle pareti, una serie di litografie dalle non comuni cromie attinte tra luci filtranti attraverso le arcane stratificazioni di rari pigmenti. Contemporaneamente la prima sala della galleria ospita una folta scelta di incisioni di Picasso, tra le quali alcune pagine delle sue più osées. ma dove l'erotismo ha semplicemente l'impeto di ogni straripante forza naturale. * * La sfilata inaugurale «fuori ordinanza» — con modelle famose che indossavano gioielli firmati — ha lasciato come strascico natalizio alla Galleria Viotti (via Viotti 8) uno «Strenna Show» dalle proposte estremamente varie. Con i gioielli, tra i quali «pezzi» di Tarantino, della Venturello e di Dezza, sono presenti ceramiche di Clizia ed incisioni di Leherb, vetri dipinti, scacchiere, giochi ed opere d'arte in piccolo formato, libri e altri oggetti, magari «impensabili». Angelo Dragone

Luoghi citati: Piemonte, Rivalta