A Eschenbach giova Mozart

A Eschenbach giova Mozart A Eschenbach giova Mozart TORINO — A Christoph Eschenbach Mozart è assai più congeniale di Beethoven: cosi almeno è sembrato nel concerto mozartiano alla Rai, dove l'Eschenbach è passato dalla bacchetta alla tastiera attraverso l'ouverture delle Nozze di Figaro, il Concerto per pianoforte K 488 e la Sinfonia-Haffner». La direzione d'orchestra non è una sua attività marginale, il gesto è chiaro e saettante, la concertazione scrupolosa e poi, ciò che più conta, il risultato è quello di un suono veramente mozartiano (soprattutto nella Haffner), intenso nel cantabile e nervoso nelle giunture. Nel Concerto K 488 il primo movimento è scivolato via senza troppa evidenza: ma tutto presente l'incanto del sublime Andante e ricco di momenti felicissimi il trascinante finale. Sala piena di pubblico e accoglienze cordialissime. * * TORINO — Innumeri le esecuzioni del Trio di Schumann in re minore che il Trio di Trieste ci ha regalato nella sai adel Conservatorio: ma ogni volta si ritorna da quest'opera capitale con entusiasmo, tanta è la partecipazione e l'intensità che Dario De Rosa (il pianoforte vi ha ruolo dominante), Renato Zanettovich e Amedeo Baldovino immettono nel lavoro. Forse, ripensando ad esecuzioni passate, c'è meno focosità. meno impeto e Zanettovich non soprassalta più con la nervosità serpentina di un tempo; ma tutto acquista ancora in interiorità poetica, in saggezza interpretativa; e mai avevamo sentito con altrettanta evidenza l'incanto sonoro dell'- ancora più calmo» (gli archi sul ponticello) nel primo movimento, il suo carattere trasognato, il timbro corale, quasi russo, della melodia. Incontri e fermentazioni inedite sono aumentate quando nella seconda parte ai tre si è unita la viola di Piero Farulli per il Quartetto op. 60 di Brahms: anche qui tutta l'opera Ita respirato secondo i ritmi della più pura pensosità romantica, trascorrendo dall'energia balenante dello Scherzo (poi bissato dopo gli applausi del pubblico) alla distesa cantabilità dell'Andante, campo aperto per la commovente sonorità del violoncellista Amedeo Baldovino. S- P-

Luoghi citati: Torino, Trieste