Un Natale più bello con tanti amici nuovi

Un Natale più bello con tanti amici nuovi La sottoscrizione dei lettori de «La Stampa» per aiutare gli anziani in difficoltà: ricevuti 121 milioni Un Natale più bello con tanti amici nuovi Il coraggio di tre fratelli soli attaccati alla loro montagna La casa non ancora terminata è lassù, attaccata alla montagna di Mezzenile piena di neve e di silemio: dentro, tre ragazzi coraggiosi che la sorte ha privato dei genitori lasciandoli soli a lottare con la vita d'ogni giorno. Vita dura di montanari, una stalla, due vecchie mucche, un fazzoletto coltivato a fieno sul pendio. I tre ragazzi hanno il volto serio di chi è diventato troppo presto adulto: Gian Modesto, 14 anni, Giacomo e Giorgio di 13 e 12. Un anno e mezzo fa un tumore al cervello gli ha portato via la madre ed. a novembre, un altro terribile male ha ucciso il padre: sono rimasti nella casetta che l'uomo aveva incominciato a tirar su, mettone su mattone, sino a quando ha avuto un filo di forza. «E di qui — dicono ora con semplicità, senza retorica — non vogliamo più muoverci. Nostro padre non è riuscito a realizzare il suo sogno, lo porteremo a termine noi». Un impegno che i tre fratelli hanno voluto nei giorni scorsi ribadire anche in una commovente lettera mandata a Specchio dei tempi dopo l'avvio d'una sottoscrizione fra i nostri lettori: «Non abbandoneremo mai i nostri monti». Ieri pomeriggio siamo andati a trovarli: sino a Pessinetto e, poi, a piedi, quasi mezz'ora di cammino nella neve fresca alta una quarantina di centimetri. Nel loro «rifugio» Gian Modesto Teppati e i due fratelli erano attorniati da amici: il sindaco di Mezzenile, Sergio Geninatti. Adolfo Molinari che è un po' il loro tutore, uno zio ed una zia che vivono in una baita poco distante, alcuni allievi dell'istituto tecnico Carlo Levi di Torino con una professoressa (nella scuola gli studenti hanno aperto una sottoscrizione per i ragazzi di Mezzenile). C'erano dolci e vino ed un'atmosfera di festa con i tre piccoli padroni di casa, volto rosso per il caldo della stufa, a dividersi carezze e regali Pacchi multicolori inviati a questi ragazzi soli da tante città e da decine di persone sconosciute. Cartoncini con poche parole perché chi dona in questo modo non ama le frasi belle e vuote: «Coraggio». «Buon Natale e buona fortuna», «Vi siamo vicini». Adolfo Molinari, che i tre fratelli già chiamano (con un po' di ritrosia che, forse, è solo pudore) «papà», gli ha regalato una piccola radio ricetrasmittente: «Gian Modesto. Giacomo e Giorgio non hanno telefono: è questo l'unico modo per comunicare con loro quando non possono scendere in paese o nessuno di noi può salire sian quassù». Tre paesi — Mezzenile, pessinetto e Traves — li hanno, in certo modo, «adottati- raccogliendo tra gli abitanti quasi 12 milioni: la gente s'è commossa per questi fratelli che non vogliono tagliare le loro • radici» e scendere a valle. E la loro piccola storia di coraggio e d'amore ha dato il via ad una catena di solidarietà fra i nostri lettori che ha già superati i 30 milioni. Quando si parla di denaro Gian Modesto, il piccolo capofamiglia, si fa ancora più rosso in viso e, piano, dice: «Grazie, grazie a tutti. I genitori ci dicevano che al mondo ci sono persone buone. Non credevamo, però, che fossero tante». Quale la tua giornata, Gian Modesto?: «Non vale la pena d'essere raccontata — mormora —, è come quella di tanti altri ragazzi». Poi scopriamo che si alza tutti i giorni alle 6,30, prepara la colazione ai fratelli che vanno ancora a scuola (2' media a Mezzenile, quasi due chilometri da percorrere a piedi ogni mattina^ per raggiungere il pulmino che li deve portare all'istituto), poi la mungitura delle mucche e, se è stagione, il lavoro nel piccolo campo. A pranzo vanno tutti e tre da una famiglia amica, alla cena pensa un'anziana prozia di quasi ottantanni. Così, giorno dopo giorno. Sono le 18, ce ne andiamo mentre dalla cucina arrivano ancora scoppi di risate. Fuori è già buio, continua a cadere la neve, è scomparso anche il sentiero che scende in paese. Pensiamo che tra un'ora o poco più la casa di Gian Modesto, Giacomo e Giorgio tornerà vuota nel gran silenzio della montagna. Loro resteranno li, a vivere la loro vita ostinata, anclie se, come scrivono «è triste non avere più i genitori che ti rimboccano le coperte e ti danno il bacio della buona mCV30de mle11sleC10livd55554len3Rnotte» Renato Rizzo Queste le offerte per i tre fratellini: n.n. 157.000; Dio è amore buon Natale amici 100.000; Fabrizio e Simona 100.000: in memoria di Giampiero-Antonio. lds4d—ddSlddv5pdAG mamma e papà 50.000: Andrea e Cristina 40.000; in memoria di Vincenzo Gentile 35.000; n.n. 30.000; Daniela e Laura 25.000. n.n. 20.000; Anna Maria e Andrea 20.000; Anna 20.000; Guido e Ugo 15.000; da Piercarlo e famiglia 15.000; in memoria di Celestino Gallino 10.000; n.n. 10.000; Simona 10.000; Ugo C. 10.000; n.n. 10.000; Filippo Rossotto 10.000; Una mamma finalese 3000. C.A.P. 1.000.000; Mario Bogi Cuneo 300.000; C.B. 120.000; B.S. 100.000; G. M. 100.000; tre fratellini di Fossano 50.000; Ivana Pavesio 50.000; Emanuela in ricordo di zio Antonio Ghirello 50.000. Ricordando Renata e Nino 50.000; Ghita 50.000; N. N. 50.000; Gianluca e Maurizio 50.000; Elena. Emilia e Paola 40.000; S. T. 40.000; Buon Natale! ai tre cari fratellini di Mezzenile da parte di bimbi come loro 35.000; un abbraccio Delfina da Reggio Emilia 30.000; con molti auguri e simpatia 30.000; in memoria del nostro piccolo maurizio 30.000; Walter 30.000. Luca ed Alessandra 25.000; Buon Natale! Fabrizio e Monica 25.000; Carla e Giovanni 20.000; N. N. 20.000; Alessandra 20.000; N. N. 20.000; G. B. 20.000: in onore di Papa Giovanni 20.000; Anna Rita e Luciano 15.000; Christian Re 15.000; Andre e Claudia 10.000; N. N. 10.000; da Paolo in memoria della mamma 10.000: Luisa e Giuliano 10.000. Nicola e Roberta 10.000; con affetto Biella 10.000; in onore di Papa Giovanni C. T. 10.000; ricordando il piccolo Enrico 10.000. F.B. in memoria dei genitori 10.000; una piossaschese 10.000; N. N. 10.000; Maria e Alfredo 10.000; con tanti auguri! E. A. 10.000; in memoria dei miei defunti L. M. 5000; per un sorriso due nonni 2000. In memoria Luigi Zemide 5000; famiglia Fresia 5000; Alberto e Flavio 5000; in ringrazia¬ mento a Papa Giovanni 5000; Giuliana 5000; N. N. 200.000; N. N. 100.000: N. N. 100.000; in onore di Papa Giovanni 100.000: N. N. 50.000; amici 50.000; Barbara 50.000; I. C. 50.000; E. e G. L. 50.000; Orlongo 50.000; Fabiana 50.000; N. N. 50.000: ditta Facet s.r.l. 50.000; Massimo e Walter 50.000; F. A. 40.000; per i miei cari defunti Anna Molino 30.000; A. Z. 30.000: A. M. 25.000; Stefano e Caterina 25.000: famiglia Gabriolo 20.000; in onore di Papa Giovanni 20.000. Ofelia Albertina Molinari Vallecrosia 20.000; N. N. 20.000: famiglia Gallinottì 20.000: Lalia e Bruno 20.000; Lidia e Mario 20.000; T. T. 20.000; Corrado, Federica e Marco 15.000; Corsini Giovanna Grignasco 15.000: N. N. 15.000; A. G. 10.000; Claudio 10.000; N. N. 10.000; N. N. 10.000; famiglia Cassanello Bordighera 10.000; A. A. 10.000; N. N. 10.000; O. R. 10.000; per ricordare i miei genitori Isabella Pagnotta 10.000. (continua) Per i tre fratellini che hanno perso i genitori uccisi dal cancro, abbiamo già ricevuto 30 milion