Dicono: «Abbiamo colpito il Gavello»

Dicono: «Abbiamo colpito il Gavello» Telefonata dei «reparti d'attacco» Dicono: «Abbiamo colpito il Gavello» Un nuovo gruppo eversivo ha rivendicato il ferimento del capo-laboratorio Fiat Con il ferimento dell'impiegato Fiat Ezio Gavello è nata, nel confuso panorama del terrorismo cittadino, una nuova quanto improbabile sigla. Rivendicando alle 11,45 di ieri con una telefonata alla redazione dell'Ansa l'attentato di venerdì sera in corso Vercelli, un'anonima voce maschile ha dettato l'abituale, delirante messaggio: «Qui sono i reparti comunisti d'attacco, prenda nota e diffonda. Nonostante lo spiegamento di forze dell'antiguerriglia che attanaglia Torino nel tentativo di bloccare l'iniziativa rivoluzionaria che ha investito la città, un nucleo dei reparti comunisti di attacco ha colpito il ruffiano Ezio Gavello, responsabile dei servizi di misura e manutenzione elettronica agli uffici centrali di Mirafiori. La guerriglia vive, resiste e colpisce il nemico ovunque esso si nasconde, nonostante la militarizzazione del territorio poliziesco dispiegato contro i comportamenti dell'organizzazione proletaria ». Pur inserendosi nella nuova strategia di «colpire nel mucchio», tentata dai gruppi eversivi come ultimo gradino nell'escalation del terrore, il ferimento del capo-laboratorio controlli ed esperienze Ezio Gavello è stato quasi certamente opera di affiliati di Prima linea: forse gli stessi sfuggiti alla recente operazione dei nuclei speciali, che ora tentano — sotto un sigla appena coniata — di dimostrare che la guerriglia non è sconfitta ma. anzi, si allarga per nuovi consensi. Resta, comunque, il preoccupante allargamento delle aree del lavoro prese di mira, con la conferma di notizie, informazioni e forse ordini in partenza dall'interno della Fiat. Dopo i capi reparto e dirigenti, Ezio Gavello è il primo Impiegato bersaglio del terroristi: per fortuna le sue condizioni non sono gravi e la prognosi è di 40 giorni.

Persone citate: Ezio Gavello

Luoghi citati: Torino