«Afa non è colpa mia se il traffico in centro è caotico: andate a piedi»

«Afa non è colpa mia se il traffico in centro è caotico: andate a piedi» A quasi due anni dalla rivoluzione viaria un bilancio poco confortante «Afa non è colpa mia se il traffico in centro è caotico: andate a piedi» Aggiunge l'assessore Rolando: «Gli automobilisti sono indisciplinati, vogliono a tutti i costi arrivare con la macchina fin davanti al negozio. Occorre cambiare mentalità» «Ci mancava anche la neve», dice Giuseppe Rolando, assessore municipale alla viabilità, mentre in via Roma au-, tomobilisti impazienti sollevano un coro di clacson. E' da poco passato il mezzogiorno ed il centro pare un fiume di lamiera. Assessore: nei giorni scorsi c'era il sole, eppure, da ormai dieci giorni, la vecchia Torino, da piazza Solferino a piazza Statuto, da via Cernaia a vìa Lagrange, pare impazzita in un «tilt» collettivo. Non si circola più: per giungere da Porta Nuova agli uffici municipali, all'anagrafe, s'impiega più di un'ora. E c'è chi dice (per esempio l'Automobile Club) che il blocco nel centro storico è fra l'altro causato dalla rivoluzione viaria decisa due anni or sono, il 21 gennaio '78. «Non esageriamo — risponde Rolando —. Il traffico durante le feste di Natale e Capodanno aumenta dappertutto. Non è solo un fenomeno to¬ rinese. I critici vadano a vedere che cosa accade a Milano o a Genova... Ma non voglio salvarmi l'anima guardando al-, tre realtà. In questi c/torni i torinesi assediano il centro per gli acquisti, per lo scambio dei doni. Certo, se si servissero di più dei messi pubblici, avremmo minori disagi, ci sarebbero meno code». E meno imprecazioni, aggiungiamo noi. Per usare di più i servizi collettivi, il tram, l'autobus, sarebbe necessaria una rete imiiiii iiiiiiinii nur i n e . e r d l a l ' o è , l , l n , l n e . a l o è di trasporto effciente che oggi non c'è. Anche su questo punto le critiche si moltiplicano. Rolando: «Sono ingiuste. L'Atm si va potenziando gradualmente. I passeggeri sono aumentati di 100 milioni dal '78 al '79, passando da 400 milioni di un anno fa al mezzo miliardo attuale. Con l'incremento degli utenti sono cresciuti i problemi. Ma da ciò a dire che il servisio non funziona, il passo è troppo lungo». Passata la «baraonda» natalizia quali iniziative pensa di prendere il Comune perché non s* ripeta in futuro4-Che' cosa suggerisce per il Natale '80? L'Aci da tempo consiglia di eliminare 1 divieti alle auto private sull'asse delle vie Cernaia e Pietro Micca, fra Porta Susa e piazza Castello. •JVon credo — risponde — che riaprendo via Cernaia si risolva granché. Anzi si penalizzerebbe il mezzo pubblico». L'automobilista, ormai, non rispetta più i divieti. Non se ne è accorto? «Lo so. C'è molta indisciplina. E'proprio questo atteggiamento che provoca ingorghi, talvolta incidenti. Con le misure dì viabilità del gennaio '78 abbiamo voluto restituire il centro ai cittadini. Lo slogan era, "Il centro a chi va in centro", non a chi lo attraversa. Purtroppo le abitudini sono difficili a morire, cambiano lentamente. In tempi normali, lontani dalle feste, la circolazione è migliorata rispetto al passato. In questi giorni tutti vogliono giungere sotto il negozio con la macchina. Di qui le congestioni, il blocco del centro, le code e la protesta. Perché (ecco il suggerimento) la gente non lascia l'auto fuori dal quadrilatero centrale?». Assessore — osserviamo — è un vecchio discorso: mancano i parcheggi. ««Si, il problema esiste. E' tuttavia meno grave nelle zone esterne. In centro vi sono 21 mila posti-auto contro una richiesta di 56 mila. E un parcheggio sotterraneo costerebbe 15 milioni per vettura, complessivamente decine di miliardi. Per questo abbiamo trasformato alcuni corsi in aree di sosta». Con un risultato estetico e pratico poco incoraggiante... «Non è vero. Invito i critici a proporre qualche cosa di diverso a pari costo. E se insistono dico loro di non fermarsi solo nei corsi Galileo Ferraris o Re Umberto, ma di andare a vedere le più belle piazze e vie della città trasformate ed imbruttite dal parcheggio libero». Aggiunge: «Se vogliamo che durante le future feste natalisie non ci sia più il caos, dobbiamo far cambiare tante cose: in primo luogo abitudini ementalità». Con quali mezzi? «Non certo liberalizzando il traffico, come vorrebbe l'Aci, o dando al Comune colpe che non ha. Ma allargando gradualmente lisola pedonale, oggi limitata al nucleo intorno a via Garibaldi, costruendo parcheggi in periferia, abituando la gente ad usare i mezzi di trasporto pubblici». Assessore è un «ritornello» antico, quando lo vedremo attuato? «Per motivi energetici, ecologici, e di altre tipo, anche il governo si è avviato sulla strada di chiudere i grandi centri storici cittadini. Attendiamo queste decisioni. Con via Garibaldi abbiamo infatti constatato che il riservare una zona ai pedoni non è un dramma. Anzi, rivitalizza le attività commerciali e restituisce all'uomo almeno una parte delle metropoli». Giuseppe Sangiorgio

Persone citate: Galileo Ferraris, Giuseppe Rolando, Giuseppe Sangiorgio, Pietro Micca

Luoghi citati: Genova, Milano, Torino