Sul riso effetti positivi ma effimeri dalla svalutazione della lira verde

Sul riso effetti positivi ma effimeri dalla svalutazione della lira verde Parla il prof. Cormegna, docente e direttore generale dell'Inea Sul riso effetti positivi ma effimeri dalla svalutazione della lira verde Chiediamo a Gilberto Cormegna, professore di Economia del Mercato dei prodotti agricoli nell'Università di Torino, direttore generale dell'Istituto nazionale di Economia agraria, quali saranno i prevedibili effetti della svalutazione della lira verde sul settore risiero. Positivi anche se effimeri. La «moneta verde» è quel parametro mediante il quale i prezzi agricoli, fissati annualmente in unità di conto (U.C.) a Bruxelles, durante le cosiddette «maratone», vengono «tradotti» nelle diverse valute nazionali. Ad esempio per l'attuale campagna il prezzo di entrata del risone semigreggio a grani tondi (quello minimo al quale possiamo importare il riso extracomunitario) è stato fissato in tutta l'area comunitaria al livello di 376,58 UC per tonnellata di prodotto. Pertanto con la precedente lira verde, pari a 1060,73, il prezzo valido in Italia era di 399.449 per tonnellata. Con la nuova lira verde, pari a 1117.00, sarà invece di lire 420.639 per tonnellata. Lo stesso accade per il prezzo d'intervento. Tuttavia l'inflazione galoppa mentre la moneta verde trotterella quando addirittura non va al passo o peggio sta ferma. Può continuare una simile situazione? Per questo ho definito effimeri gli effetti positivi. Occorre tenere conto che i prezzi dei prodotti industriali in genere sono liberi di fluttuare perché «economici» cioè frutto del mercato. Quelli agricoli invece no; sono prezzi in larga misura «politici», frutto della Pac. la politica agricola comune, una politica comune sulla quale i Paesi membri della Comunità non sono affatto d'accordo. I produttori finora hanno reagito alla morsa rappresentata dai prezzi-ricavo bloccati e dai prezzi-costo in espansione con una meravigliosa risposta produttiva: aumentando la produttività (sottolineo produttività non produzione), risparmiando ed investendo i quattrini risparmiati nelle proprie aziende: gli agricoltori non falliscono né fuggono, nemmeno portano i loro soldi in Svizzera. Un'occhiata al bilancio delle aziende risicole (l'Istituto che dirigo, linea, contabilizza ormai 35 mila aziende) mostra che non è raro il caso di aziende da riso nelle quali ogni Unità Lavorativa Umana (la famosa U.L.U.) impiegata produce l'equivalente alimentare sufficiente per quasi 100 persone. Sono livelli veramente elevati! Non tutto il panorama è però rose e fiori. Nel '78, ad esempio, a fronte dell'azienda «di testa», quella che raggiungeva i migliori risultati e cioè una produzione lorda per addetto di lire 92.982.000 esistevano anche in gran copia aziende «di coda» con PLV per addetto di sole lire 7.000.000 circa. Il divario è impressionante. Cosa si potrebbe fare per migliorare la situazione? Intanto bisognerebbe migliorare l'atteggiamento assurdamente persecutorio di molti politici nei confronti della risicoltura. Tale atteggiamento negativo è alimentato da cattiva rappresentanza dei risicoltori e da una cat¬ tiva letteratura che li dipinge come dei nababbi, degli sceicchi sfruttatori, ai quali la terra regala il benessere Ciò è del tutto falso. Nel '79 la risicoltura italiana grazie all'alta tecnologia raggiunta ha ottenuto 11.000.000 di tonnellate di prodotto. " Questa produzione, unitamente all'attività commerciale e trasformatrice, consentirà un export di 3.700.000 tonnellate circa: il che contribuirà a migliorare la nostra bilancia commerciale e con questa la stabilità della nostra moneta i cui guai, è bene ricordare, hanno origine in ben altri settori mentre paradossalmente si scaricano più abbondantemente proprio sulle spalle di chi combatte sul piano serio, quello produttivo, le cause prime dell'inflazione. Occorrerebbe inoltre un servizio di divulgazione ed assistenza oggi quasi inesistente. Bisognerebbe poi difendere meglio la risicoltura in sede comunitaria ad esempio facendole concedere quei premi di penetrazione dimostratisi assai utili ad altri prodotti. ì.bu.

Persone citate: Cormegna, Gilberto Cormegna

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Svizzera, Torino