La storia di un grande contratto

La storia di un grande contratto Francia e Brasile: quando il trasferimento di tecnologie è completo La storia di un grande contratto La realizzazione di una piattaforma petrolchimica ha portato allo scambio di tutti i dati utili fra i 2 Paesi fé Monèt (PARIGI) Innanzi tutto una certezza: per un Paese che desideri lo sviluppo non c'è altra alternativa che «offrirsi l'acquisizione di tecnologia» eppure l'esperienza di questi ultimi trenta anni dimostra che i trasferimenti di conoscenze tecnologiche tra governi sono limitatissimi, per non dire inesistenti. Ciò deriva dal fatto che i detentori delle tecnologie sono per lo più le imprese private. E poi perché, al di là del bei discorsi, i dirigenti di diversi Paesi industriali, ed anche di certi sindacati, non sono favorevoli ad estendere ad altre nazioni le capacità tecniche occidentali per evi tare il rischio «di aumentare il numero dei disoccupati». I governi tenderebbero insomma a suggerire alle industrie nazionali di rallentare il trasferimento di conoscenze tecnologiche? Per la Francia tranne che in settori delicati, come gli armamenti, le società di ingegneria ritengono che non esistano ostacoli insormontabili, ma i trasferimenti di tecnologie non sono facili per il momento. C'è da dire però che una specie di aureola circonda questa parola: venditori o clienti talvolta dichiarano che i trasferimenti hanno avuto pieno successo prima ancora che il titolare delle conoscenze tecniche abbia cominciato a trasferire al destinatario i primi dati concreti. Per un ingegnere speciali- o ° c o i l e 4 l e l n l o a i o l o sta in materia^ Jean Claude Company, «chiunque cede una parte delle sue conoscenze a qualcuno che ne è privo ritiene di effettuare un "transfert". Questi si possono distinguere in quattro tipi: 1 TRASFERIMENTO PRIMARIO. Consiste semplicemente nel provvedere alla formazione tecnica. O TRASFERIMENTO MATERIALE. E' associato alla vendita di un'unità produttiva, per esempio uno stabilimento «chiavi in mano». L'acquirente utilizza elementi la cui «concezione» gli sfugge quasi completamente. O TRASFERIMENTO IN** DUSTRIALE DI COMPENSAZIONE. Richiede un certo livello tecnologico da parte di chi lo riceve, e ciò può permettergli di aggiungere un anello alla sua catena di produzione. Si tratta in effetti di cercare beni, partendo da una tecnologia straniera, o di produrli servendosi delle materie prime del Paese, facendo uso di licenze o di brevetti, oppure creando filiali comuni. A TRANSFERT BASATO * SULLA CONOSCENZA. Comporta maggiori nozioni tecnologiche da parte del Paese acquirente e evidenti rischi per il venditore. Determina una effettiva associazione per la cessione di conoscenze scientifiche utilizzate per la progettazione produttiva e il suo funzionamento. Questi dati rappresentano il capitale del venditore e cosi si spiega la rarità di simili contratti. I Paesi riceventi sono in grado ed hanno il diritto di pretendere tutto ciò: nella maggioranza dei casi basta scatenare la concorrenza tra ,le varie imprese di ingegneria che offrono i loro servizi. Valga per tutti un esempio emblematico. Tale fu infatti, con ogni probabilità, la politica adottata dal Brasile per la realizzazione di una piattaforma petrolchimica nel Rio Grande do Sul. Una torre di craking cioè di frantumazione molecolare mediante il vapore, della capacità di 480 mila tonnellate per anno, rappresentava il nucleo più importante del progetto. Nel 1977, quattro mesi dopo la richiesta di offerte internazionali, venne scelta una ditta francese la Technip associata della Kti olandese. Il costo complessivo dell'opera era di tre miliardi di dollari. Avendo tutti i mezzi per farlo, il Brasile avrebbe potuto accontentarsi di passare l'ordine e di saldarne il conto. L'affaire si svolse invece diversamente. Un primo apparecchio perforatore era stato impiantato precedentemente e gli ingegneri brasiliani si limitarono al ruolo di osservatori. Poi una seconda unità venne acquistata negli Stati Uniti, ma il Brasile, impiegando l'impresa specializzata Petrobras, realizzò la metà del progetto. Per la terza operazione, la Technip e Kti non sono stati incaricati che di un quarto dei lavori. II trasferimento di tecnologie è in questo caso evidente, però la storia non è finita. I dirigenti della Petrobras hanno concluso con la ditta francese un contratto di portata senza precedenti. Esso contempla la cessione completa delle conoscenze delle due ditte nel campo dell'etilene, la formazione di personale specializzato nei metodi di coordinamento impiegato per i procedimenti di base e nell'ingegneria meccanica dell'officina, la trasmissione di tutti i documenti connessi alla tecnologia trasferita. Infine il contratto comprende la comunicazione di tutti i programmi degli elaboratori utilizzati. Complessivamente 60 volumi, di ventimila pagine di documentazione tecnica, sono stati ceduti al Brasile. Inoltre una clausola del contratto prevede che la Technip e Kti continueranno ancora per alcuni anni a far conoscere alla Petrobras tutti gli aggiornamenti e miglioramenti nel campo delle conoscenze sull'etilene. Alcune possono affermare che si tratta di uno scandalo e che bisognerebbe denunciare la fuga dell'«oro grigio francese». I professionisti possono emozionarsi constatando la nascita di una concorrenza sul mercato dell'ingegneria internazionale, già molto ingombro. Altri infine potranno chiedere provvedimenti «contro i folli che tagliano il ramo sul quale sono seduti.. Tutti hanno torto. «In primo luogo perché» come ha precisato uno dei responsabili della Petrobras Baroccas «c'è abbastanza da fare in Brasile senza andare a disturbare i Paesi industriali sui mercati stranieri». «Noi non abbiamo l'intenzione di divenire una società di studi di ingegneria. Desideriamo soltanto impadronirci della tecnologia per poter collaborare con le altre grandi imprese». Patrice Claude cmfdaldtpdbdc

Persone citate: Jean Claude Company, Patrice Claude

Luoghi citati: Brasile, Francia, Parigi, Stati Uniti