Consacrato ieri a Pechino il nuovo vescovo eletto di Alain Jacob

Consacrato ieri a Pechino il nuovo vescovo eletto I È Fu Thiesan: nominato senza bolla pontificia Consacrato ieri a Pechino il nuovo vescovo eletto NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE PECHINO — Ieri mattina è I stato consacrato il nuovo vescovo di Pechino, con un'im' ponente cerimonia alla quale lianno partecipato otto prelaI ti cinesi, davanti a circa 700 j persone, nella cattedrale di Nantang. unica chiesa di Pechino e di tutta la Cina del Nord aperta al culto cattolico. I La televisione cinese e numej rosi fotografi erano stati conj vocatiper testimoniare il rito. Non s'è trattato che di uno ■ spettacolo destinato ad abbelI lire per il mondo esterno l'imi Jìuzgine di una Cina in sintoI nia dei tempi, tollerante e li! berale? In buona parte sì, e | questo non poteva mancare di j dare a ori e sete preziose un carattere un po' ambiguo. Ma I occorre dire che, per i numerosi cattolici cinesi venuti ad asJ sistere alla consacrazione del loro vescovo — il primo dal 1964 —, questa cerimonia segnalava la resurrezione di una chiesa condannata da oltre 15 anni a una vita quasi sotterI ranea. Significava cioè che — almeno nel quadro ufficiale della chiesa «patriottica- — è ormai permesso partecipare a una vita religiosa e alle sue manifestazioni. Ne abbiamo avuto la prova quando, dopo la cerimonia, sema apparente imbarazzo, un anziano ha consegnato quattro yuan a un prete della parrocchia per chiedergli messe di suffragio. La cerimonia ha avuto inizio alle 8,30. Sotto un quadro dell'Immacolata, monsignor Yang Gaojian ha interrogato l'impetrante, in cinese, sulla sua fede. I riti della consacrazione si sono susseguiti durante la messa —prostrazione del nuovo «escono, imposizione delle mani da parte di tutti i prelati presenti, unzione e presentazione dell'olio sacro, consegna della croce e della mitra episcopale. Poco dopo le 11 monsignor Fu Thiesan si è presentato sui gradini della cattedrale, circondato da una folla che voleva baciargli l'anello. In un breve discorso ha ricordato che gli apostoli di Cristo, dopo avere ricevuto lo Spirito Santo, si sparsero per il mondo e che San Tommaso — di cui era la festa nel calendario tradizionale — fu l'evangelista dell'Asia. Ha invitato i presenti a prepararsi alla festa del Natale, a pregare e lavorare per le «quattro modernizzazioni- della repubblica cinese. Si sa poco del nuovo vescovo di Pechino, oltre al fatto che Ita 48 anni, che proviene da una famiglia cattolica di Pechino e che fu ordinato sacerdote nel 1956. E' da sottolineare la presenza dei vescovi alla cerimonia. Cinque di essi hanno semplicemente assistito alla cerimonia. Ma è significativo che fra i tre che l'hanno officiata figurasse monsignor Wang Xuemin, uno dei pochissimi vescovi cinesi ancora consacrato (30 settembre 1951) con l'assenso del Vaticano. Allineato al nuovo regime, aveva già partecipato a Nanchino, il 13 aprile 1958, alla consacrazione dei primi due vescovi ci¬ nesi eletti e consacrati senza una bolla pontificia. Un secondo, mons. Zhang Jiashu, è successore a Shanghai di un prelato. Ignazio Kung, in prigione da 24 anni. Il principale officiante, mons. Yang Gaojian, vescovo di Changde nello Hunan, è personaggio meno controverso perché, eletto e consacrato nel 1958 — cioè dopo la rottura con Roma — successe nella diocesi a un uescouo straniero, Herrero Garroto, espulso dalla Cina sei anni prima. In un'intervista all'agenzia Nuova Cina Yang Gaojian ha dato alcune informazioni inedite sulle prospettive della Chiesa cattolica in Cina. Ha annunciato la prossima apertura di un seminario per la formazione di nuovi preti, e la ricomparsa del periodico cattolico La colomba delle fede, scomparso da 15 anni Tali programmi sono tanto più sorprendenti in quanto nulla di simile è stato ufficialmente annunciato da musulmani e buddisti. Resta il fatto che il nuovo vescovo di Pechino è, secondo Yang Gaojian, «manifestazione dell'indipendenza della Chiesa cattolica cinese», che sostiene il principio della tripla autonomia: amministrativa, apostolica e finanziaria. Alain Jacob Copyright «Le Monde» e per I Italia «La Stampa»

Persone citate: Cina Yang, Fu Thiesan, Herrero Garroto, Ignazio Kung, San Tommaso, Wang Xuemin, Yang Gaojian, Zhang Jiashu