Carter ricorrerà al blocco navale se l'Orni non approverà le sanzioni di Ennio Caretto

Carter ricorrerà al blocco navale se l'Orni non approverà le sanzioni Dura dichiarazione del presidente Usa sull'Iran Carter ricorrerà al blocco navale se l'Orni non approverà le sanzioni DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Il presidente Carter ha annunciato di aver deciso di chiedere alle Nazioni Unite di approvare sanzioni economiche Internazionali contro l'Iran nel tentativo di costringere il governo di Teheran a consegnare i 50 ostaggi prigionieri all'ambasciata americana. Carter ha detto che il governo iraniano deve rendersi conto di «non poter farsi beffare impunemente- del diritto internazionale e della decisione con la Corte di giustizia internazionale ha disposto la liberazione degli ostaggi «Sono necessarie azioni concrete-, ha detto il presidente americano, in un discorso alla nazione trasmesso dalla televisione. Il presidente americano ha accusato il regime della rivoluzione islamica ispirata dalVayatollah Khomeini di avere' attuato un ricatto «al quale gli Stati Uniti non si piegheranno mai-. Gli ostaggi prigionieri nell'ambasciata statunitense occupata a Teheran, ha insistito Carter, vengono detenuti min circostanze disumane- dai «rapitori, terroristi-. Il presidente americano non ha precisato quali sanzioni esattamente verranno chieste Pare che Carter abbia anche deciso d'intervenire militarmente in Iran se le sanzioni economiche non saranno approvate, o l'ayatollah Khomeini sottoporrà gli ostaggi a processo o inchiesta. «Il presidente è stato chiaro: non intende permettere che questa situazione si trascini per sempre. Le autorità iraniane debbono rendersi conto che ogni' giorno che passa pagherannoun prezzo più alto- ha detto il portavoce della Casa Bianca, Jody Powell. «Non è più possibile tollerare la loro detenzione- gli ha fatto eco Hodding Carter. Alla chiusura dei lavori del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, in caso contrario. Carter ordinerebbe alla squadra navale capeggiata da due portaerei, che incrocia nel. Mare Arabico di entrare nel Golfo Persico e bloccare lo Stretto di Hormuz. L'altro ieri gli Stati Uniti avevano acconsentito a rinviare di qualche ora la richiesta al Consiglio di Sicurezza dell'Onu delle sanzioni economiche contro l'Iran per dare tempo al segretario generale Waldheim di negoziare. Waldheim ha riferito che il Consiglio rivoluzionario iraniano riunito nella città santa di Qom avrebbe preso importanti decisioni sugli ostaggi. Ma nessuna offerta di negoziato è giunta a Washington e si è appreso invece che gli studenti che occupano l'ambasciata insistono per processare gli ostaggi: essi hanno esibito dei documenti a carico dell'addetto commercialei O'keefe. che lo incriminereb- ibero per spionaggio. La Casa Bianca sta cercando di avvertire i prigionieri che, se sottoposti a inchiesta, essi dovrebbero trincerarsi dietro un rigido silenzio. Numerosi sono i fatti che stanno spingendo gli Stati Uniti ad un'azione di forza. La constatazione che nessun ostaggio sarà liberato per Na-1 tale, né potrà ricevere visite | dei familiari; l'impasse della mediazione del segretario ge- ! nerale dell'Onu; il gioco delle j smentite, come lo chiama il Washington Post, che gli ira-) niani stanno facendo; le pressioni dell'opinione pubblica americana. Incominciano a pesare anche le dimostrazioni di Panama contro lo Scià che potrebbero costringere l'ex sovrano a chiedere di nuovo asilo al presidente. Ennio Caretto

Persone citate: Iran Carter, Jody Powell, Khomeini, Pare, Waldheim