Gromyko accusa gli Usa di aver costretto Londra, Bonn e Roma ad accettare i missili di Livio Zanotti

Gromyko accusa gli Usa di aver costretto Londra, Bonn e Roma ad accettare i missili Duro attacco alla Nato durante i colloqui con José Dos Santos Gromyko accusa gli Usa di aver costretto Londra, Bonn e Roma ad accettare i missili DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Un discorso di Gromyko assai duro verso l'Occidente e una serie di accordi che approfondiscono i legami tra Unione Sovietica e Angola hanno concluso ieri pomeriggio la visita a Mosca della delegazione di Luanda guidata dal presidente dello i Stato e del partito, José Eduardo Dos Santos. accompagnato dai maggiori esponenti dell'Mpla. Il ministro degli Esteri sovietico ha salutato gli ospiti in nome del segretario generale del pcus, Leonid Breznev, a letto per un forte raffreddore che gli ha impedito di partecipare alla cerimonia. E nel celebrare i rapporti con l'Angola, ha trovato modo di attaccare gli Stati Uniti, accusandoli di aver indotto la Gran Bretagna, la Germania Occidentale e l'Italia ad accogliere i nuovi missili Nato. Dos Santos è stato accolto con estremo riguardo; in assenza di Breznev (ma neanche Suslov è apparso e forse è anch'egli caduto vittima dell'influenza virale che circola a Mosca), è toccato a Gromyko intrattenerlo a più. riprese, di¬ scutendo con lui i temi politici d'interesse reciproco, a cominciare dalla situazione sudafricana. I diversi protocolli di cooperazione tecnica e scientifica sono stati sottoscritti dai rispettivi ministri interessati: Demicev e Skatchov da parte sovietica, Antonio Jaclnto e Adolfo Nsikalango da parte angolana. Il vice di Suslov, Ponomariov, e Alfonso Van Dunen, della segreteria dell'Mpla, hanno siglato un piano di collaborazione tra i due partiti. Gromyko ha parlato all'ospite africano perché ascoi- tasserò gli europei della Nato. Ha ripetuto le proposte fatte da Breznev a Berlino: 'Noi non vogliamo l'equilibrio militare sulla soglia della guerra-. Ma ha poi denunciato la risposta occidentale. « Washington ha imposto una decisione che trasforma la Rft, la Gran Bretagna e l'Italia in rampe di lancio dei nuovi missili a carica nucleare americani, puntati sull'Urss e sugli altri Paesi del Patto di Varsavia. Ma se qualcuno spera di poter arrivare a trattare con l'Urss in posizioni di forza, allora si tolga di mente simili speranze, sono assolutamente vane. Noi non possiamo permettere che la Nato acquisti vantaggi capaci di garantirle la superiorità militare-. Gromyko si è poi rivolto con particolare asprezza ai tedeschi di Bonn, sebbene non direttamente. Si è infatti domandato: «JVoi non possiamo non prestare attenzione al fatto che il ruolo più attivo nei sinistri piani della Nato viene riservato al Paese le cui armi si sono lanciate ad aggredire numerosi Paesi d'Europa, hanno disseminato la morte e la distruzione sull'intero continente. La nostra generazione non ha ancora dimenticato tutto ciò-. Egli ha concluso che in una simile situazione gli auspici di parte occidentale alle trattative sono vane, se non ipocrite manovre dilatorie. Mentre il pericolo della guerra è sempre più reale. Livio Zanotti