Moser si è deciso «Farò Giro e Tour» di Maurizio Caravella

Moser si è deciso «Farò Giro e Tour» L'annuncio ufficiale a Milano Moser si è deciso «Farò Giro e Tour» Sfiderà Hinault - Programma ridotto in primavera DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MILANO — Visto che Hinault verrà — almeno cosi pare — in Italia a contendere la maglia rosa a campioni e campioncini nostrani. Moser ricambierà la visita (che non sarà di cortesia) andando in Francia a contendere a lui quella gialla. Qualcuno potrà pensare: certi «si» d'inverno magari sono destinati a trasformarsi in «ni» e poi in definitivi «no», seguendo una parabola discendente già verificatasi in altre occasioni. Ma stavolta non sarà cosi: tutto il programma di Moser è in funzione di Giro e Tour. Partecipare non vuol dire necessariamente vincere, specie se di fronte si ha il signor Bernard Hinault. che ormai alla maglia gialla sembra abbonato. Ma è già molto, visti i precedenti. Al Tour Moser andò nel '75. Quello fu. per lui, l'anno del cosiddetto «gran rifiuto»: Torriani. che aveva confuso il ciclismo con l'alpinismo, aveva organizzato un Giro più per stambecchi che per corridori e Moser lasciò a Bertoglio e Galdos l'onore e l'onere di contendersi la maglia rosa sullo Stelvio. Lui. Moser. preferì andare in Francia. E se qualcuno non era d'accordo, fatti suoi. Coppi. Anqueti! e Merckx riuscirono a vincere Giro e Tour nello stesso anno: Moser. che si avvicina ai 29 anni, vuole provarci, e il fatto che ci voglia contemporaneamente provare anche Bernard Hinault forse non è del tutto casuale. Nelle corse di un giorno. Moser non deve dimostrare più niente a nessuno: in quelle a tappe, invece, è sempre uscito sconfitto. Per sfortuna, magari, ma la realtà è questa. Ed è proprio contro questa realtà che Moser vuole combattere, anche se il suo non è ancora un -adesso o mai più-. Gimondi ad esempio vinse ancora il Giro d'Italia a 34 anni. L'annuncio del «si» al Tour è venuto ieri a Milano, nel corso della presentazione della San-. son-Campagnolo. Ha detto Mo¬ ser: «Ho visto il percorso, mi piace: sono stato io ad insistere perché il Tour fosse incluso nei programmi della squadra. I miei obbiettivi principali, l'anno prossimo, saranno proprio la maglia rosa e quella gialla.. Finora ha picchiato la testa con tro un muro: stavolta quel muro vuole riuscire a sfondarlo. Sa che soltanto cosi potrà diventare davvero un «campionissimo» cioè un uomo vincente su tutti i terreni. Quindi, si cambia rotta: il programma di primavera è al leggerito e se ciò andrà a scapito della preparazione per la «Sanremo», pazienza. Classiche all'estero? Soltanto due, prima del Giro: il «Fiandre, e la ParigiRoubaix. E niente record dell'ora, naturalmente: con Giro e Tour alle spalle, non sarebbe certo l'anno giusto. Per la pre parazione invernale. Moser si affiderà ad un professore polacco di educazione fisica, uno spe cialista. Visto che l'ingaggio di Vandi è sfumato e che la Sanson-Campagnolo disporrà in tutto di dodici elementi, ci si chiede se la squadra (che ha perso corridori come Bertolotto e Panizza ed ha acquistato Barone. Braun. Mazzantini e Polini) sia abbastanza robusta per sopportare due impegni cosi gravosi, o se per il Tour si cercherà di ricorrere ad una «mista». Speriamo che lo sia. Perché se è vero che gregari forti non possono portare alla vittoria un capitano debole, è altrettanto vero che un capitano forte non può vincere con una squadra debole. Maurizio Caravella

Luoghi citati: Francia, Italia, Milano, Sanremo, Stelvio