Uno scontro a fuoco in Sardegna fra carabinieri e banditi nel 1898

Uno scontro a fuoco in Sardegna fra carabinieri e banditi nel 1898 Uno scontro a fuoco in Sardegna fra carabinieri e banditi nel 1898 L'anno milleottocentonovantotto, il giorno uno settembre nelle campagne di Oliena, provincia di Nuoro, nel cuore della Barbagia a pochi chilometri dallo scontro a fuoco dell'altra notte c'è conflitto fra carabinieri e banditi. Ecco, raccolta dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sui fenomeni di criminalità in Sardegna, la storia come risulta dal verbale d'assemblea della giunta municipale dell'8 settembre, nella quale veniva proposto un «encomio all'Arma dei Carabinieri della Stazione di Oliena». «// brigadiere Bellani Dionigi, Comandante questa Stazione, confermando coi fatti la bella fama di intelligente zelante ed energico funzionario, il V settembre corrente organizzava sui confini di questo territorio e precisamente nel salto di Orgosolo due squadriglie: la prima composta dai Carabinieri Moretti Antonio, Longa Giovanni Maria e Branca Giovanni e la seconda dai colleghi Schiabaì Michele, Dovano Paolo, Mancosu Daniele e Porcu Carlo. La prima dopo di essersi ben capacitata ed assicurata della posizione unitasi ad un'altra squadriglia della Stazione di Orgosolo, composta dal Brigadiere e di due subalterni verso le diciotto del giorno tre, attaccava in posto scosceso e difficile il latitante Corbeddu, il quale unitamente ad altro latitante ed un favoreggiatore, cercavano di inerpicarsi tra quelle rupi opponendo fiera resistenza. Pose termine alla lotta accanita la caduta al' suolo del latitante Corbeddu, colpito in pieno petto da un proiettile sparato dall'abile tiratore Carabiniere Moretti Antonio il quale ancora con un secondo tiro faceva cadere a terra esanime il favoreggiatore ed un terzo sparo esplodeva prontamente contro l'altro latitante che pur rìtiensi ferito, sebbene per sua avventura favorito dalla posizione dei luoghi sia riuscito a fuggire. La seconda pattuglia bene appiattata su quelle roccie la mattina del quattro, riusciva a scovare tre favoreggiatori con due cavalli carichi di vettovagliamento e di biancheria si avviavano al punto di convegno con altro gruppo di banditi. I militari per buona fortuna rimasero illesi, ma essi nonostante posero a repentaglio la propria vita, ed addimostrarono ancora una volta luminosamente di quanta abnegazione e di quanto valore sia capace l'Arma benemerita nella tutela della vita ed averi dei cittadini. Sulla testa del Corbeddu pesava una taglia di L. 2000, e la sua scomparsa fu un vero beneficio per questa popolazione terrorizzata dalla minacciosa presenza di tanti facinorosi dei quali il Corbeddu decano dei latitanti, era maestro e scudo«.

Luoghi citati: Nuoro, Oliena, Orgosolo, Sardegna