Anche i pesci protetti nel «parco» di Portofino

Anche i pesci protetti nel «parco» di Portofino Progetto per il ripopolamento dei fondali Anche i pesci protetti nel «parco» di Portofino GENOVA — Per il sindaco di Portofino, Roberto d'Alessandro, la polemica, scoppiata nei giorni scorsi in Regione a proposito dei parchi nazionali, è inutile e pretestuosa. Com'è noto, la legge ha escluso Portofino da questa classificazione e alcuni consiglieri regionali hanno chiesto di dar vita ad una «legge regionale speciale». D'Alessandro ha immediatamente replicato: «Sono tutto sommato soddisfatto che Portofino sia stata esclusa dal novero dei parchi nazionali. I parchi non hanno certo brillato sino ad oggi per protezione dei valori naturali: basta citare, per tutti, il parco nazionale dell'Abruzzo». «La normativa nazionale è burocratica, generica. Le Regioni hanno legiferato assai più severamente ed efficacemente in materia. La Liguria ha un'ottima legge sui parchi. Portofino avrà un'ottima tutela». D'Alessandro ha infine precisato che «la vera tutela al monte e al piccolo borgo vengono però dai portofinesi stessi e dal piano regolatore delfing. Gianfranco Minucci che è un trattato esemplare su come si deve intervenire in difesa d'un valore paesistico e ambientale». A Portofino 'si sono impedite le speculazioni; non si è costruito strade sul monte e dopo avere rifiutato un'immagine di mondanità si è intrapreso la polìtica di valorizzazione ecologica e culturale. «Per realizzare questa politica —I conclude il sindaco — non oc-' corrono demagogiche leggi speciali, proposte poi da chi non sa nulla di Portofino». Il Comune intende estende-' re, a questo proposito, la propria azione di tutela non solo alla terraferma, ma anche al litorale e ai fondali. Il mare di Portofino, sino a pochi anni fa, era ancora ricco di coralli, di madrepore, di pesci rari e di flora inusuale per il Mediterraneo.' Il progetto di Portofino di dar vita ad un piano regolatore che si estenda anche ai fondali è stato accolto da un Comune assai simile, l'Argentario. Le due amministrazioni si sono incontrate tra il 7 e il 9 dicembre, a Porto Santo Stefano. Roberto D'Alessandro e Susanna Agnelli, sindaco dell'Argentario, si sono dichiarati d'accordo di superare le difficoltà della legge e di dar vita a parchi sottomarini dove sia vietata la pesca e siano inflitte pesanti ammende a chi rimuove dai fondali coralli e madrepore. «La tutela — hanno dichiarato il prof. Fulco Pratesi e l'ing. Minucci, i due «esperti» delle rispettive amministrazioni — deve partire da terra. In primo luogo occorre che l'ente pubblico, in questo caso il Comune, si riappropri della costa e imponga una serie di provvedimenti di controllo (applicazione legge Merli, controllo degli scarichi, ecc.); inoltre, d'intesa con le capitanerie, si impongano divieti di transito di mezzi a motore in certi tratti di mare e si arrivi ad un assoluto divieto di pesca, sia dalla superficie, sia sott'acqua». Inoltre, con apposite convenzioni con le università, si pensa di proporre progetti di studio di ripopolamento. Le difficoltà sono collegate alla attuale legislazione che pone i fondali sotto la competenza e la giurisdizione del ministero della Marina mercantile. Portofino e l'Argentario lanceranno una campagna d'opinione, però, per far modificare, sempre in chiave di tutela e di protezione, questa norma. Questa politica, è stato convenuto da entrambe le amministrazioni comunali, dovrebbe essere condivisa anche dai pescatori, sia dilettanti che professionisti, perché, nel giro di pochi anni, sarà possibile ottenere un massiccio ripopolamento ittico.

Persone citate: D'alessandro, Fulco Pratesi, Gianfranco Minucci, Minucci, Roberto D'alessandro, Susanna Agnelli