Tre banditi irrompono in una casa e rapinano donna sola paralizzata

Tre banditi irrompono in una casa e rapinano donna sola paralizzata Due giovani e una ragazza compiono un'ignobile aggressione Tre banditi irrompono in una casa e rapinano donna sola paralizzata In corso Brianza 20, quarto piano - La vittima è immobilizzata sulla sedia a rotelle L'hanno minacciata e picchiata fuggendo con le tredicesime del marito e della figlia In questi giorni sulla città si è abbattuta una tempesta di violenza: attentati, rapine omicidi. Ma forse la goccia più velenosa di tale uragano di brutalità è quella caduta ieri mattina nel piccolo alloggio di Rosa Castriota. 51 anni, al quarto piano di corso Brianza 20. Tre individui (ma sarebbe più giusto chiamarli iene) hanno aggredito la proprietaria, costretta a letto da una paralisi alle gambe, l'hanno picchiata, le hanno stretto le mani attorno al collo minacciando : «Di'dove tieni i soldi, se no ti strangoliamo». Se ne sono andati con le tredicesime del marito e della figlia della vittima: 580 mila lire il bottino. Bottino che la spartizione tra i banditi renderà ancora più misero. Per nemmeno 200 mila lire a testa due uomini ed una ragazza non hanno esitato a terrorizzare, malmenare e derubare una donna incapace di difendersi. Sapevano che non avrebbero rapinato ricchezze, ma la prospettiva di una pur magra razzia ha spento in loro anche il più elementare sentimento di pietà. Hanno agito senza nulla rischiare, per concertare il colpo abietto hanno avuto a disposizione più di una settimana. Due giovedì fa. infatti. «La Stampa» aveva riportato il triste caso di Rosa Castriota: una donna che dal '73 vive sempre e soltanto in casa: sepolta viva idiff tra quattro pareti per l'errore di un chirurgo e l'indifferenza della società. «Soffrivo di violenti dolori al collo — aveva detto al cronista Rosa Castriota — i medici dissero che avevo un'ernia del disco cervicale, mi consigliarono l'operazione. Il chirurgo sbagliò l'intervento procurandomi un'emiplegia. Da allora passo le mie giornate a letto o sulla carrozzella a rotelle. Questo palazzo è privo di ascensore, non posso quindi mai uscire. Il gabinetto sul ballatoio è motivo di ulteriori disagi. Ho cercato invano un appartamento al pianterreno o almeno in uno stabile con l'ascensore. Ho fatto decine di appelli alle autorità perché mi aiutassero, tutto inutile». Avevamo illustrato il calvario di questa donna nella speranza che qualcuno, fra padroni di casa, municipio istituto autonomo case popolari si facesse avanti e proponesse l'affitto di un alloggio che non obbligassse Rosa Castriota ad un assurdo ergastolo. Di offerte d'aiuto purtroppo neanche l'ombra: invece, sono arrivati i banditi simili a iene per l'offesa più atroce. Hanno atteso che la figlia di Rosa Castriota Patrizia. 20 anni, impiegata, uscisse per andare ali utf icio e il marito. Leonardo, operaio Fiat, scendesse per una commissione, ed hanno fatto irruzione. La ragazza ha tenuto a bada, accarezzandola, la lupa che allevia le lunghe ore di solitudine dell'inferma, i complici hanno aggredito la donna. L'hanno presa a schiaffi l'hanno minacciata di strozzarla si sono fatti indicare il nascondiglio del denaro: un sacchetto ai piedi del letto. Prima di fuggire hanno ancora messo a soqquadro l'appartamento alla ricerca di improbabili tesori. «Mi hanno strappato dal polso — ha raccontato agli agenti Rosa Castriota — l'orologio, gli hanno dato un'occhiata e me lo hanno buttato in faccia dicendo che non valeva niente. Se ne sono andati ordinandomi di non gridare se no torìiavano e mi ammazzavano». Sono passati venti minuti prima che il pianto dell'inferma inducesse una vicina ad affacciarsi nell'alloggio messo sottosopra. «Specchio dei tempi» porterà oggi un aiuto alla famiglia Castriota. * Agnese Groppo. 64 anni, da Sommariva Bosco (Cuneo), è stata trovata morta, nella cuci na del suo alloggio, al primo piano di via Menabrea 3: era seduta sul pavimento, la schiena appoggiata ad una parete. La salma è stata portata all'Istituto di medicina legale per stabilire, con l'autopsia, le cause del decesso. Rosa Castriota, ancora dolorante, dopo il feroce pestaggio

Persone citate: Agnese Groppo, Castriota, Castriota Patrizia