La Croce Rossa sospenderà gli aiuti se la Cambogia la ostacolerà ancora di Isabelle Vichniac

La Croce Rossa sospenderà gli aiuti se la Cambogia la ostacolerà ancora Sono stati distribuiti pochi dei generi alimentari finora inviati La Croce Rossa sospenderà gli aiuti se la Cambogia la ostacolerà ancora NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE ' GINEVRA — Jean-Pierre Hocke. capo operazioni del Comitato internazionale della, Croce Rossa (Cicr) è rientrato da Phnom Penh meno scoraggiato di quanto si potesse temere. Ha ottenuto infatti dal governo di Heng Samrin l'impegno a rendere possibile la distribuzione degli aiuti., Tuttavia se le autorità di' Phnom Penh non manterranno la parola si dovrà ri-, considerare tutto. Hocke ha' dichiarato venerdì, nel corso di una conferenza stampa, che in tal caso il Cicr e l'Unicef rischierebbero di dover interrompere entro poche setti- mane la loro «operazione sopravvivenza». n Cicr non si accontenta più di fare riferimento alle' difficoltà d'ordine politico sollevate dal nuovo regime cambogiano: lascia chiaramente intendere che finora gli è stato praticamente impossibile avviare viveri e medicinali ai destinatari. Il volume delle distribuzioni è talmente basso, afferma Hocke, che ha soltanto un'importanza relativa sapere se alcuni aiuti sono stati presi dall'esercito. Il regime filo-vietnamita, davanti alla quasi impossibilità di garantire la sopravvivenza dei khmer, si sente obbligato ad accettare la collaborazione delle organizzazioni internazionali e certe condizioni che queste mettono al loro aiuto. In questo momento, sebbene sia esagerato parlare di carestia generale, il pericolo rimane. Almeno 48 mila 500 tonnellate di soccorsi sono accumulate a Phnom Penh e nel porto di Komong-Som: si tratta della quasi totalità degli aiuti inviati dalla comunità internazionale. Secondo Hocke il grande cambiamento degli ultimi tempi è l'evoluzione della «qualità del dialogo» con le autorità di Phnom Penh. Se le promesse saranno mantenute, fra qualche giorno potranno iniziare le distribuzioni «normali». Il governo cambogiano, di fatto, s'è impegnato ad autorizzare il Cicr ei| lUnicef a disporre di un aereo per effettuare voli all'interno del Paese, a migliorare l'avvio degli aiuti via terra aumentando il numero dei veicoli, a' noleggiare chiatte per risalire il Mekong. a far venire due tecnici per riparare il treno che va a Kompong-Som a Phnom Penh. a consentire l'attività di un'equipe medica, a permettere l'ingresso in Cambogia di una troupe cinematografica per filmare le operazioni di soccorso. La delegazione del Cicr che già si trova nella capitale, inoltre, potrà andare in regio-. ni che finora le sono state proibite. L'eliminazione parziale di tutti questi ostacoli è considerata a Ginevra un segno incoraggiante. Un altro è l'arrivo degli autocarri di cui 250 forniti dall'Unione Sovietica. Hocke ha precisato che la sua organizzazione ha grande fiducia nello spirito di sopravvivenza dei cambogiani, nonostante tutte le privazioni di cui soffrono ancora. Si do- manda tuttavia se potranno superare l'attuale stato critico delle loro condizioni fisiche per poter provvedere normalmente alle prossime raccolte nei campi. Gli aiuti essenziali saranno ancora necessari a lungo. Se Phnom Penh non onorerà i suoi impegni il popolo khmer sarà condannato a morire un'altra volta: gli aiuti umanitari internazionali rischierebbero infatti di cessare nel febbraio 1980. H Cicr si trova d'altra parte davanti a una grave crisi finanziaria. Le sue attività alla frontiera thailandese costano care. E pochi sono 1 governi che hanno rispettato gli impegni presi alla conferenza delle Nazioni Unite per la Cambogia. Dal 5 novembre, su 110 milioni di dollari promessi, ne sono stati versati soltanto 37, mentre le operazioni già affrontate sono costate 45. Isabelle Vichniac Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Ginevra ? Jean, Hocke, Pierre Hocke