L'uomo ucciso nell'agguato di borgo S. Paolo «punito» perché si è fatto giustizia da solo?

L'uomo ucciso nell'agguato di borgo S. Paolo «punito» perché si è fatto giustizia da solo? Forse maturati per rivalità nel commercio della droga i delitti di mercoledì e dell'altra notte L'uomo ucciso nell'agguato di borgo S. Paolo «punito» perché si è fatto giustizia da solo? L'operaio freddato da un killer aveva un'auto simile a quella da cui è sceso l'assassino di via Stradella - Identificato il secondo sparatore attraverso una foto mostrata a numerosi testimoni - 11 racconto del giovane ferito Ha un nome ed un volto l'uomo che l'altra notte ha ucciso, in via Thermignon angolo via Fidia. Mario Fiorentino, 30 anni, operaio, pregiudicato per furto e gioco d'azzardo: si chiama Antonio Colapinto. 24 anni, uscito a gennaio dal carcere dov'era stato rinchiuso per tentato omicidio. Sarebbe lui il ^Tonino» indicato da Giuseppe Novarese, il giovane che giovedì, a mezzanotte e quarantacinque, era sull'auto del Fiorentino durante l'agguato e che è rimasto ferito ad una mano. Il delitto avrebbe, secondo il. capo della Mobile, Fèrslhl', e il funzionai lo Pappalardo, un'fr> sco legame con un altro omicidio: quello di cui mercoledì notte è rimasto vittima Giovanni Bagato, ucciso sulla sua «500» in via Stradella. « Un episodio nato dal mondo della droga» era stato detto allora: e ora si scopre che anche Mario Fiorentino era probabilmente legato al mercato clandestino degli stupefacenti. Si ipotizza, addirittura, che sia stato proprio lui a tendere l'agguato mortale a Bagato: •.Quella notte l'assassino era arrivato su una Ritmo: Fiorentino era su un'auto dello stesso tipo e dello stesso colore quando è stato aggredito e ammazzato». La cronaca di quest'ultimo fatto di sangue nasce dalla drammatica testimonianza di Giuseppe Novarese, l'amico dell'ucciso, che ha rischiato la vita nell'aggressione. Al pronto soccorso del Nuovo Martini ha raccontato un episodio avvenuto poco prima della sparatoria e ricostruito minuto per minuto le sequenze dell'episodio. . Verso le 22,30 — ha detto — ero con Fiorentino nel bar Candii di corso Francia: abbiamo bevuto, parlato con altri avventori. Poi è entrato un uomo dallo sguardo torvo: Mario ha smesso di chiacchierare, lo ha fissato lungamente. Dopo alcuni secondi di tensione, mi ha detto: "Un tempo con quello eravamo ami¬ ci, oggi non ci salutiamo neppurepiù, si chiama Tonino"». I due amici escono dal caffè a mezzanotte e mezzo. Sono le 0.45 quando Fiorentino, sulla sua Ritmo metallizzata color rame, è in via Thermignon a pochi passi dalla casa di Novarese. -Dal buio— è ancora il racconto di quest'ultimo — sbuca un 'auto scura di grossa cilindrata. Mentre ci passa accanto si abbassa il finestrino: 2-3 colpi di pistola che forano la carrozzeria. Poi accelera e scompare». Le 0.46: Fiorentino e Novarese scendono, si guardano attorno allarmati. Le 0,48: ecco di nuovo la vettura scura. Questa volta si ferma accanto alla Ritmo, ne scende «Tonino» Colapinto: «.defesso hai finito di guardarmi dall'alto in basso — dice a Fiorentino, togliendo di tasca una pistola cai. 7,65 — Regoliamo i conti». ■ Altri spari: l'operaio si accascia a terra, raggiunto al torace. Novarese scappa, ma l'omicida lo rincorre per qualche metro; esplode ancora quattro colpi. Un proiettile ferisce 11 fuggitivo a una mano. Le 0.51: -Tonino» torna alla sua auto, riparte e scompare nella notte della periferia. All'I il quartiere è svegliato dalle sirene delle volanti. Il ferito viene accompagnato all'ospedale. Ricorda agli investigatori l'indirizzo del bar di corso Francia e il nome di battesimo dell'assassino. La polizia giunge nel locale, parla con gli ultimi avventori: -Sappiamo che si chiama Antonio ed è stato in galeta fino a gennaio». Un rapido controllo in Questura: si cercano tutti gli-Antonio» usciti in quel mese dalle Nuove, si recuperano le loro fotografie. I clienti del caffè puntano un dito sul volto scuro di Antonio Colapinto: -E'lui». Si fruga nel passato dell'assassinato e dell'omicida per scoprire la ragione di questa -rug¬ gine» sfociata in un delitto. Compare la droga in questa storia di sangue: Fiorentino assieme a Novarese e a un terzo amico, Marco De Toma, sono stati espulsi a settembre dall'Olanda dopo una sparatoria perchè sospettati di avere contatti con spacciatori di stupefacenti. Si ripensa alla misteriosa -Ritmo» dell'uccisore di Bagato: i collegamenti con la vittima di questa nuova morte violenta sono, secondo gli inquirenti, -assai forti». E «Tonino» Colapinto? E' scomparso. Gli agenti lo cercano nell'appartamento di via Miglietti 4 dove vive con la madre. La donna racconta: -E' arrivato a casa verso le 2, sembrava agitato. Ha messo poche cose in valigia poi se ne è andato senza dire dove». Il -killer», eseguita la sentenza, se ne è andato senza lasciare tracce. it Per aver scambiato due carabinieri in borghese per rapi¬ natori, un operaio ha attraversato la strada di corsa ed è stato travolto da un'auto. L'incidente è capitato l'altra sera a Collegno ; ne è rimasto vittima Felice Savant Aira. 40 anni, Caselle strada Clriè 34. 8ul corso Francia, all'altezza del 195. c'era un'auto ferma con due giovani a bordo che gli hanno chiesto un'informazione. Per rispondere, il Savant Aira ha infilato la testa nel finestrino: ha visto due grosse pistole fra i sedili e si è spaventato. Nonostante i due gli avessero gridato: «Siamo carabinieri», si è dato alla fuga: attraversando di corsa la strada è stato investito da una 126. Ha riportato fratture al cranio, al costato e alla clavlcola destra.