Ore 7% fallisce al Lingotto «esproprio» di due miliardi di Ezio Mascarino

Ore 7% fallisce al Lingotto «esproprio» di due miliardi Ore 7% fallisce al Lingotto «esproprio» di due miliardi E' giorno di paga, da un momento all'altro deve arrivare alla Fiat Lingotto 11 furgone con 1 soldi delle tredicesime: 2 miliardi. Sono le 7, i sorveglianti di turno all'ingresso di via Nizza 250 discutono sullo strano ritardo della cassiera quando la vedono scendere dal tram ed avvicinarsi trafelata. •Ma insomma — chiede la donna — che cosa è successo stamattina? Come mai, come accade sempre i giorni di paga, non sono venuti i vostri colleghi a prendermi a casa in macchina?'. I sorveglianti trasecolano, domandano: -Dovevano venire Vassallo e De Francesco. Che abbiano avuto un incidente?'. Avvertono la direzione, si sentono rispondere: .Tutto normale per noi, i vostri colleghi, proprio Dalmazio Vassallo e Francesco De Francesco, erano incaricati di andare a prendere alle 6,40 la cassiera. Accertate perché non hanno svolto questo servizio'. L'accertamento lascia interdetti i sorveglianti: Vassallo e De Francesco risultano assenti da oltre due ore, un collega ricorda: « Un po' prima delle 6 sono andati a fare un giro d'ispezione, da allora non li ho più visti.. SI decide di dare un'occhiata nello stabilimento, tre uomini in divisa si avviano verso le officine. Percorrono un lungo spiazzo dove sono posteggiate file di furgoni e camioncini .Ape». Di Vassallo e De Francesco nessuna traccia. All'improvviso si spalanca lo sportello di un furgone, un uomo salta giù dal cassone, spiana una pistola contro i tre sorveglianti. .Forza, buttate le armi e salite qua sopra». I custodi non possono fare altro che ubbidire, abbandonano per terra le pistole e s'infilano sul furgone. Si trovano faccia a faccia con un altro sconosciuto, pistola in pugno, che tiene a bada il Vassallo e il De Francesco, allineati in piedi lungo una fiancata. « Venite, venite — Ironizza —c'è posto per tutti». Parole che lo perdono. Francesco De Francesco approfitta dell'attimo di disattenzione del suo carceriere, salta giù dal furgone, scompare tra i camioncini urlando: .Aiuto, aiuto.. Oli sconosciuti bestemmiando, prendono in ostaggio il Vassallo e il suo collega Michele Alburno, chiudono gli altri due sorveglianti sul furgone e si avviano verso l'ingresso. «Se qualcuno ci ferma — minacciano gli ostaggi — vi uccidiamo. Fateci strada.. Prima di andarsene raccolgono le armi dei custodi e se le portano via dentro una sacca di plastica. Uno dei due estrae di tasca un «walkie-talkie», mormora nell'apparecchio concitato: .Andatevene, Peppino, è saltato tutto». Con le pistole puntate alla schiena Vassallo ed Àlborno arrivano dinanzi all'ingresso. Oli sconosciuti -bloccano una .Delta» che sta uscendo dal reparto miscelatura, costringono il conducente, 11 collaudatore Rocco Zappacosta, a scendere e salgono. I sorveglianti sono obbligati a prendere posto sul sedili posteriori. Si sentono dire: .Urlate ai vostri colleghi alla porta di non crearci grane se no vi stendiamo». Vassallo e Alborno obbediscono, la .Delta» supera il cancello, imbocca via Nizza diretta verso piazza Bengasl. Una corsa folle fino a Moncalleri, termina in corso Trieste 57. .Ouai se vi muovete prima di un quarto d'ora», intimano gli sconosciuti e se ne vanno con le armi, scompaiono. Oli ostaggi avvertono la questura, la zona è circondata da « Volanti» e .Gazzelle», la battuta però è inutile. Agenti e carabinieri nel frattempo irrompono nello stabilimento del Lingotto, tra due furgoni sorprendono un ex operaio della fabbrica: Giuseppe Campicelli, 30 anni, pregiudicato per furto e reati contro il patrimonio. .Cosa ci fai qui?» l'interrogano; 11 Campicelli preferisce tacere. Un rapido accertamento dà risultati sorprendenti. Campicelli è un semilibero, deve passare la notte alle Nuove. Ieri, come sempre, era uscito dal carcere alle 6,30, doveva tornarci alle 18. E' arrestato per tentata rapina. Addosso gli trovano un .walkietalkie.. Le indagini producono altre sorprese; vicino al cancello di via Nizza 250 la polizia nota un'.Alfetta» ed una .Beta» sospette. Entrambe risultano rubate a Biella, a bordo ci sono altri .walkie-talkie., una pistola, una lupara, munizioni. il racconto di Vassallo e De Francesco prova che una banda aveva organizzato una me garapina alle tredicesime. «Ci hanno sequestrato alle 5,30, durante un giro d'ispezione, i due con le pistole. Ci sono apparsi davanti all'improvviso, ci hanno rinchiuso nel furgone. Uno parlava spesso con complici all'esterno dello stabilimento con il walkietalkie, si rivolgeva ad un certo Beppino e un certo Toni, diceva che tutto filava liscio. Ci hanno trattati abbastanza bene, ci hanno mostrato tesserini della Fiat ridacchiando: "Vedete, Agnelli ha pensato anche a noi". Avevano anche una bomba a mano. Brano calmi, uno si è innervosito soltanto una volta, à sbottato: "Ma che ci mettono i soldi ad arrivare?"». Durante la fuga sulla .Delta» Dalmazio Vassallo è stato colpito alla fronte con 11 calcio della pistola. .Quel delinquente perùsi è scusato, mi ha medicato alla meglio la ferita». Ezio Mascarino ■ I sorveglianti Vassallo e Alboino - Giuseppe Campicelli ■

Luoghi citati: Biella