Giorni lontani del «microfono di Dio» di Vittorio Gorresio

Giorni lontani del «microfono di Dio» Morto padre Lombardi, uno dei personaggi del dopoguerra Giorni lontani del «microfono di Dio» Si lasciava chiamare 'il microfono di Dio» senza che lo cogliesse il timore di apparire immodesto, Irriverente, magari eresiarca. Ci fu un periodo che lo sentivamo alla radio due volte la settimana, ogni lunedi e mercoledì, venti minuti per volta, e con perfetta tranquillità diceva che per bocca sua parlava lo stesso Gesù. Raccolse in un volume (Radio-Orientamenti) le sue conversazioni, e in un altro (Squilli di mobilitazione) centinaia di articoli usciti su quotidiani e periodici; in sede di prefazione tenne a dare ai lettori un avvertimento: • Come già mi venne spontaneo di dichiarare in una radioconversazione, è Gesù e solo Gesù a far tutto in questo lavoro. Ora, egli che ha accettato un giorno di parlare al microfono, ha anche voluto scrivere sui giornali, adattandosi allo stile e alle limitazioni dei giornali. Non per nulla l'età che viene sarà sua, coi più moderni mezzi tecnici a disposizione del bene, sema nessuna timidezza». Un Gesù che si appropri a d 1 elettronica e tecnologia poteva piacere nel nostro paese che si apprestava allora alla ricostruzione, e infatti non a caso padre Lombardi intitolò modernamente l'intera serie dei suoi volumi di propaganda con la dizione unica: «Gesù e la nuova età». Suo banditore era dunque padre Riccardo Lombardi S.J. prescelto da Dio perché fosse divulgata un'appendice della sacra rivelazione. Per quanto riguarda 11 contenuto di questa c'è da dir poco e in ogni modo niente di originale. La via indicata da Gesù Cristo era combattere i comunisti sempre e dovunque, ed il microfono di Dio indisse quindi la mobilitazione generale dei cattolici in tutte le elezioni che si susseguirono in Italia frali 1946 e 111952. Non gli mancò 11 successo anche perché erano tempi di facile manicheismo politico, con un papa come Pio XII che non esitava a scomunicare un buon terzo dell'elettorato italiano; tempi di crociata in cui padre Lombardi si sentiva erede di Pietro l'Eremita per ripercuotere il grido «Dio lo vuole!». La sua predicazione ebbe infatti in quegli anni enorme risonanza, proprio in virtù del semplicismo dema-gogico che la ispirava. Era una sacra demagogia, ma non perciò molto diversa da quella profana. Gesuita, padre-scrittore nella redazione della rivista La civiltà cattolica, Riccardo Lombardi ebbe a svolgere anche un'attività politica più o meno segreta, oltre a quella di radio-oratore e giornalista di propaganda. Sappiamo infatti per esempio che il Vaticano si servi di lui per convincere De Gasperi, in primavera del 1952, a far liste comuni tra la de e i partiti di destra, fino al neofascisti del msl. per le elezioni comunali a Roma. Nel volume De Gasperi uomo solo Maria Romana racconta: •La mattina del 19 aprile il gesuita padre Lombardi era venuto a Castel Gandolfo a parlare a mia madre. In un'ora e mezzo di colloquio egli seppe passare dalle lusinghe alle minacce insistendo perché la democrazia cristiana allargasse il fronte mediante una lista unica fino all'estrema destra. Ebbe frasi come questa: "Il papa preferirebbe alla conquista elettorale del j Campidoglio da parte dei comunisti, Stalin e i suol cosacchi in piazza San Pietro". Molto meglio, cioè, il martirio. 'Badi — continuò alludendo a mio padre — che se le elezioni dovessero andar male lo faremo dimettere"». Il microfono di Dio era dunque capace anche di ricatti, che ci apparirebbero incredibili se non ci fosse la testimonianza della vedova e della figlia di De Gasperi. Certo, padre Lombardi fu a suo tempo una potenza nella politica italiana, e come suo tempo è da intendere la durata del pontificato di Pio XII. Con l'avvento di Giovanni XXTH11 fIlo diretto tra Gesù e padre Lombardi cessò di funzionare, tanto che ormai da vent'anni ce ne eravamo dimenticati. Vittorio Gorresio

Luoghi citati: Castel Gandolfo, Italia, Roma