Accusa della tv iraniana «L'Iraq ci ha attaccati»

Accusa della tv iraniana «L'Iraq ci ha attaccati» Mancano conferme, Washington per ora tace Accusa della tv iraniana «L'Iraq ci ha attaccati» menti, di cui si ignora la gra vita, è stata data al ministero DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK - L'Iran ha ieri accusato l'Iraq di averlo attaccato alla frontiera, penetrando per cinque chilometri nel suo territorio con mezzi pesanti. L'accusa, lanciata dalla radio e dalla televisione di Teheran, è stata confermata dall'incaricato d'affari Iraniano a Washington. Il suo portavoce, Hussein Ava, ha asserito che «gli iracheni hanno cannoneggiato un'area vicino al fiume Shatt el Arab, avanzando con mezzi motocorazzati». A Teheran l'ammiraglio Madani ha tuttavia smentito l'invasione: «Si tratta — ha detto — di uno dei soliti attacchi proditori iracheni». A Washington il Dipartimento di Stato e il Pentagono, rispondendo alle domande dei giornalisti, hanno detto di «non possedere informazioni sull'attacco». La notizia del combatti- della Difesa e a quello degli Esteri a Teheran dal governatore del Khuzestan, la regione colpita. Il comando del distretto militare di Kermanshah ha più tardi fornito qualche particolare, parlando di «intrusione ai confini». Neppure esso ha però precisato se 1 combattimenti sono ancora in corso e se hanno fatto vittime. Baghdad ha mantenuto Invece a lungo il silenzio: le rappresentanze dell'Iraq negli Stati Uniti hanno dichiarato di «non essere in gradò di fornire particolari». La radio e la televisione iraniane hanno altresì accusato gli Stati Uniti di aver istigato l'attacco, giunto al 41* giorno di detenzione degli ostaggi americani a Teheran. Esse hanno asserito che l'attacco «è stato deliberatamente pianificato e attuato in concomitanza con la giusta lotta dell'Iran contro gli americani». Il Dipartimento di Stato e il Pentagono hanno però negato ogni responsabilità, facendo osservare che gli scontri di frontiera nel Khuzestan sono stati frequenti anche in passato. L'ultimo risale alla scorsa estate, quando Teheran denunciò il presunto appoggio di Baghdad a sanguinosi scontri con guerriglieri della zona. Non è ancora chiaro a Washington se l'episodio sia una •manovra diversiva» del regime dell'.ayatollah. Khomel- ni per distogliere l'attenzione internazionale dal problema degli ostaggi, o se sia l'inizio di un tentativo dell'Iraq di sfruttare il disordine interno iraniano per assumere il controllo del giacimenti petroli¬ feri. Mesi fa l'aviazione militare di Baghdad aveva bombardato postazioni curde in territorio iraniano. I curdi sono in conflitto con entrambi i Paesi per ottenere l'indipendenza. "e.C._ Hamadan IRAN TEHERAN Isfahan ARABIA Shiraz

Persone citate: Arab, Hussein Ava, Madani, Mesi