Gli ostaggi di Igor Man

Gli ostaggi Gli ostaggi (Segue dalla l'pagina) di controllo» seguiranno quelle, regolari, dei diplomatici accreditati a Teheran? Sembrerebbe proprio di si Ma più interessante ancora appare la prima parte del firman: Khomeini dà mandato a Ghotbzadeh di convocare «al più presto con il concorso del Consiglio rivoluzionario, una "Commissione internazionale" che investighi sulla politica aggressiva svolta dagli Usa in Iran, in particolare durante il regime del deposto traditore». Tutto ciò per far sì che l'opinione pubblica mondiale conosca la verità, «e quelle organizzazioni internazionali, influenzate dagli Usa, che hanno condannato l'Iran (il riferimento all'Onu è evidente) siano informate meglio sui crimini commessi dal governo americano contro la nostra nazione». Come si vede, nel firman non c'è alcun accenno agli «spioni» che, invece, secondo il comunicato diffuso da Ghotbzadeh VII dicembre, sarebbero dovuti comparire davanti alla cosiddetta «grande giuria». Che cosa può aver indotto llmam a recuperare, in qualche modo, la linea negoziale sollecitata da Bani Sadr, dalla stesso Ghotbzadeh, dall'a.y&tollah Beheìisti, il «regista» del Consiglio della rivoluzione, ed altri moderati, religiosi e laici? Probabilmente le dichiarazioni del portavoce del Dipartimento di Stato, Hodding Carter: «Gli Usa non possono ammettere che gli ostaggi vengano costretti a comparire davanti alla "corte internazionale"»; probabilmente la trasmissione (tré giorni fa) della Abc secondo la quale se «entro sette-dieci giorni al massimo gli ostaggi non verranno liberati, gli Stati Uniti potrebbero far scattare il blocco economico contro l'Iran». Per prevenire disastri, i sostenitori del negoziato attraverso canali diplomatici, sono, del resto, da qualche giorno all'offensiva contro quelle spinte integraliste che tendono a far ripiegare l'Iran su se stesso nel tentativo di attingere «purezza e integrità rivoluzionaria». Il dr. Hadi, capo della delegazione iraniana che ha visitato Paesi arabi ed europei alla ricerca di «comprensione e appoggi», dichiara: «I popoli del mondo non hanno capito il perché della nostra assenza a una riunione da noi stessi sollecitata (...) gli occhi del mondo erano puntati sul Consiglio di Sicurezza». Hadi fa capire, insomma, che si è perduta una grossa occasione disertando il Consiglio di Sicurezza, con il risultato di isolare l'Iran. Su Hadi si sintonizza l'ex ministro degli Esteri Yazdi — tornato in auge con le funzioni di negoziatore itinerante per le questioni interne — il quale chiede una lotta contro l'imperialismo che prescinda dagli ostaggi: «Se tutto si riducesse a un processo agli ostaggi, sarebbe per noi una grossa sconfitta». Igor Man

Persone citate: Bani Sadr, Hadi, Khomeini, Yazdi

Luoghi citati: Abc, Iran, Stati Uniti, Teheran, Usa