«Ci hanno condannati prima del processo» di Giuliano Dolfini

«Ci hanno condannati prima del processo» I dieci feriti (tutti fuori pericolo) ricostruiscono l'allucinante aggressione «Ci hanno condannati prima del processo» Una sensazione: 5 delle vittime erano designate, le altre sono state «pescate nel gruppo» Interesse dei terroristi per una relazione che ricordava l'ing. Ghiglieno ucciso da Prima linea Cinque dei feriti sono ricoverati al Cto. gli altri alle Molinette. Le loro condizioni sono buone, e le preoccupazioni dei sanitari sono solo per il dott. Paolo Turin funzionario Olivetti, operato d'urgenza per ridurre la lesione a un'arteria. Dice la moglie Bruna: «E'stato 5 ore sotto i ferri, l'intervento è riuscito. C'è solo il pericolo di un'embolia, ma viene tenuto costantemente sotto controllo. Se non succederà nulla fra una decina di giorni tornerà a casa*. Aggiunge: «Ha perso molto sangue, è ancora sotto choc. Ha trascorso una notte agitata. Mi hanno detto che gli hanno fatto un innesto*. Ieri, per i feriti è stata la giornata delle visite. Ai loro capezzali sono accorsi parenti, amici e colleghi. Nonostante lo choc e il dolore hanno trovato la forza di scherzare, quasi volessero esorcizzare la paura. «E'come tornare a vivere — dice il dott. Gian Paolo Giuliano, 33 anni, impiegato del San Paolo —e dei terroristi ho un vago ricordo. So solo die erano gentili, che ci davano del lei e che niente faceva pensare ad una "esecuzione "». Prosegue: • Veterano colpire l'istituzione perchè fa parte dell'Unione Industriale*. Un giudizio sul loro documento? «E' fatto da gente in gamba, peccato che sia di supporto alla violenza*. Gian Paolo Giuliano è vicino a Giuliano Dellocchio 28 anni, ingegnere di Alessandria, che racconta: «Hanno dimostrato di agire come vogliono. Per alcuni la scella era già stata fatta, per gli altri hanno pescato nel mucchio. Si sono accaniti contro Musso perché dirigente Fiat*. Nella stessa camera del Cto1 c'è Pietro Tangari. 31 anni, ingegnere: «Ci hanno visti come strumenti di potere, mentre noi siamo in posizione dialettica col potere. Mi chiedo perché il dirigente debba essere paragonato ad un aguzzino*. Nella stanza accanto ci sono Diego Pannoni. professore. 41 anni, dirigente Fiat, e Renzo Re Poser 31 anni, bancario. Il primo: -Hanno colpito la scuola perché la ritengono un centro nevralgico del sistema, come già avevano fatto alla "Praxis"*. «Sono stato bloccato all'ingresso — spiega — e ho subito capito che era il mio momento, e die se dovevano prendere qualcuno, quello ero io. Mi è andata bene*. Re Poser ancora sotto choc racconta: «Ho pensato solo alla mia vita. Quando ci han¬ no messo al muro ho pregato. Sono stato il terzo ad essere colpito, un'esecuzione sommaria*. Della stessa opinione è il prof. Angelo Scordo. 45 anni, dirigente Fiat, ricoverato assieme a Musso, Uasone Prete e Turin alle Molinette. «Non siamo stati processati, ma eravamo già condannati*. • Nella vicenda —aggiunge —ho un ricordo sbiadito. Gli sconosciuti avevano un volto anonimo. Mi hanno maltrattato perché fra i miei documenti hanno trovato il porto d'armi. Uno mi lui urlato: "Significa per noi volontà di resistenza". Mentre sparavano mi auguravo che i colpi fossero diretti solo alle gambe: Vittorio Musso, dirigente Fiat, insegnante di sistemi di informazione, ritiene che i terroristi .siano un'organizzazione militare*. • Freddi e spietati —spiega — perché, per raggiungere lo scopo, hanno organizzato tutto alla perfezione. Il ricordo dei loro volti svanisce lentamente, cosi i loro movimenti. Non riesco più ad ordinare nella mia mente le fasi dell'irruzione *. Tommaso Prete avvocato di Pescara era accanto a Musso. Lo ha bloccato nell'atrio un giovane con il loden verde. -Mi ha detto che era di Prima linea — aggiunge —e che dovevo seguirlo. Non ero preoccupato, pensavo che l'obiettivo fosse un altro, invece se la sono presa anche con me*. Si ricorda che gli sconosciuti si sono molto interessaci ad una relazione che c'era sul tavolo. «Era stata preparata dal prof. Musso — precisa — e riguardava l'attività della scuola con riferimenti ad una lezione tenuta dal dirigente Fiat Carlo Ghiglieno. ucciso da Prima linea, e per il quale avevamo preparato uno studio sui problemi aziendali. Per questa ragione hanno chiesto al prof. Musso: "Ma allora, ti occupi anche tu di pianificazione "?*. Prof. Lorenzo Uasone dirigente Fiat esperto in .marketing»: «Non ci sono dubbi, volevano colpire il "Master"e ci sono riusciti. Ma non hanno capito die siamo insegnanti che trasmettali cultura e informazioni: il nmnager si forma da solo*. Ancora: «Non ho visto nessuno in faccia, per me tutloè durato meno di 5 minuti. Mi hanno preso alle spalle e spinto nel bagno. Mi sono trovato in compagnia di Pannoni e di Turin. che mi hanno detto: "Buongiorno, ci sei anche tu?"*. Emanuele Monta Giuliano Dolfini

Luoghi citati: Alessandria, Musso, Pescara, San Paolo