Speronato sull'auto e rapito un industriale del Piacentino

Speronato sull'auto e rapito un industriale del Piacentino L'aggressione, ieri pomeriggio, sulla tangenziale a Milano Speronato sull'auto e rapito un industriale del Piacentino Pierino Pighi, 50 anni (tubature d'acciaio), banditi mentre stava rientrando a casa, a è stato bloccato dai Fiorenzuola d'Arda MILANO — Mentre è anco-1 ra fitto il «giallo» del rapimento del biologo Eugenio De Paolini Del Vecchio, si registra una nuova vittima dell'Anonima sequestri: è un commerciante di tubi del Piacentino. Pierino Pighi. 50 anni, con deposito a Pontenure. sulla via Emilia, ufficio a Porta Ticinese e abitazione a Fiorenzuola d'Arda. I banditi lo hanno sorpreso quando, a bordo della sua Lancia Beta» lasciava Milano per tornare a casa. Era sulla tangenziale ovest e alcuni automobilisti hanno assistito alla scena senza però poter intervenire. Una «Alfetta» crema, con quattro persone a bordo, ha tamponato la «Lancia» dell'industriale che ha bloccato la vettura sul ciglio della strada forse pensando ad un incidente. Invece i rapitori lo hanno subito aggredito. Pierino Pighi ha capito le loro intenzioni e ha chiuso dall'interno le portiere sperando di guadagnare tempo. I malviventi, allora, hanno impugnato una sbarra di ferro e hanno infranto il vetro della portiera lato guida. Quindi hanno trascinato fuori Pighi che opponeva resistenza, lo hanno imbavagliato e trasportato sulla loro auto. Pierino Pighi è titolare di un'azienda che commercia in tubi di acciaio senza saldature, per condotte, applicazioni meccaniche e carpenterie. Il deposito, dove ha una ventina di dipendenti, è a Pontenure. ma gli uffici sono a Milano in via Savona. E' sposato e ha tre figli. Roberto di 20 anni.Giovanni di 18 e Silvia di 16. tutti studenti. MILANO — Sulla scomparsa — avvenuta nella notte fra domenica e lunedi — del biologo Eugenio De Paolini Del Vecchio e dei cugini, coniugi Bianco di San Secondo, continuano il silenzio e gli interrogativi. Ieri si è saputo il testo della telefonata fatta dal professore al «113», con il radiotelefono della sua auto. -Sono De Paolini del Vecchio — ha detto — e voglio sapere perché mi segue una macchina della polizia-. Il biologo viveva nel terrore di essere rapito tanto da reagire, la settimana scorsa, con una manovra assurda, tamponando un'auto, per allontanarsi precipitosamente da un posteggio in piazza Cavour. Raggiunto dal conducente della vettura danneggiata, s'era scusato: -Temevo che lei volesse rapirmi-, E questo spiegherebbe — in caso di autentico sequestro — l'immediato sospetto di quella notte. Ma lo stesso particolare depone, con peso forse maggiore, a favore dell'ipotesi di simulazione. Una persona terrorizzata dall'idea di un rapimento non telefona al «113» per chiedere «perché» una «volante» lo sta seguenI do. ma piuttosto se quell'auto I appartiene effettivamente al| la polizia. Volendo immaginare che la macchina dei rapitori fosse perfettamente truccata come una «pantera» e che gli stessi malviventi si fossero travestiti da agenti, il ragionamento non cambia. In questo caso se una persona non ha niente da temere, si ferma (e cade nel trannello); se invece vive nella paura, a maggior ragione chiama il «113» per accertare «se» quelli dietro sono veramente poliziotti. Ad alimentare gli interrogativi contribuisce anche questa frase urlata nel radiotelefono: «E' un sequestro!». E' tutto oscuro in questa vicenda, contraddittorio, sconcertante ; nessuna ipotesi permette di comporre un mosaico. Ornella Rota

Persone citate: Del Vecchio, Eugenio De Paolini, Ornella Rota, Pierino Pighi, Pighi

Luoghi citati: Fiorenzuola D'arda, Milano, Pontenure