Il «proconsole» Soames si insedia a Salisbury per garantire Ia pax britannica in Rhodesia di Mario Ciriello

Il «proconsole» Soames si insedia a Salisbury per garantire Ia pax britannica in Rhodesia Ha assunto i poteri per portare il Paese a regolari elezioni Il «proconsole» Soames si insedia a Salisbury per garantire Ia pax britannica in Rhodesia DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LONDRA — Con l'arrivo di Lord Soames, ieri, a Salisbury, la Gran Bretagna è tornata ad essere una potenza coloniale. Il governo di Londra ha ristabilito la sua autorità sulla Rhodesia, con più poteri di quanti ne avesse in passato, prima ancora che i bianchi di questo territorio si ribellassero, nel '65. contro la Corona. Sembra un passo indietro nella storia, è invece il ripristino di una legalità, senza la quale la Rhodesia non potrebbe avanzare verso una genuina indipendenza e una genuina pace. E' la prima pie tra nella costruzione di uno Zimbabwe sovrano. Se tutto andrà bene, un armistizio porrà fine alla lotta tra le forze di Salisbury e i guerriglieri del fronte patriottico e. dopo un'ordinata campagna elettorale, i rhodesiani, bianchi e neri, potranno scegliere tra marzo e aprile i loro futuri amministratori. La missione britannica sarà allora conclusa. Lord Soames partirà, lo Zimbabwe indipendente sarà accolto nella grande famiglia delle nazioni. Ma molti sono i pericoli e la coraggiosa impresa potrebbe incagliarsi, sia pure temporaneamente. Londra si troverebbe allora al centro di bufere politiche o militari, dovrebbe forse usare la forza per imporre la sua por britannica. Oggi, però, prevale l'ottimismo, sia a Londra, sia a Salisbury. dove la minoranza bianca sembra aver accettato con filosofica rassegnazione la fine di una supremazia che durava da oltre 80 anni. Filosoficamente, ha ceduto i suoi poteri anche il premier del regime Black and White. il vescovo Muzorewa. che difficilmente supererà la prova elettorale con il potente Patriotic front di Joshua Nkomo e Robert Mugabe. Il governar of Rhodesia. Lord Soames. giungeva a Salisbury alle 14. Qualche ora prima il Parlamento birazziale rhodesiano eletto sei mesi fa (Parlamento che i bianchi, anche se inferiori di numero, potevano dominare grazie a vari congegni costituzionali) aveva posto fine, con voto unanime, sia alla propria esistenza sia ai quattordici anni d'indipendenza «illegale». Il documento approvato dalla Camera diceva semplicemente: «Lo Zimbabwe Rhodesia cesserà di essere uno stato indipendente e diverrà parte dei domini di sua maestà la Regina». Giuridicamente, torna anzi a chiamarsi Southern Rhodesia. il suo vecchio nome, ma senza l'ampia autonomia, senza il self-government, di cui questa colonia godeva dal 1923 Lord Soames ha tutti i poteri esecutivi e legislativi. Il governar ha immediatamente esercitato la sua autorità. Ieri sera, annunciava la fine delle sanzioni britanni- che contro la colonia ribelle I (le sanzioni internazionali dovranno essere revocate dall'Onu), ordinava la ripresa del traffico ferroviario con lo Zambia; decretava la sospensione delle condanne a morte; cominciava a ridurre i privilegi di cui godono i bianchi. In un discorso alla nazione chiedeva «l'aiuto di tutti», ma indicava la vastità dei suoi poteri. Nelle prossime ore cominceranno ad affluire in Rhodesia i reparti del Commonwealth, circa 1200 soldati, che si disporranno in varie parti del Paese. Le preoccupazioni maggiori sono adesso create dall'assenza di un accordo sull'armistizio. Il fronte patriottico non vuole concentrare le sue forze in certe regioni, dove le unità di Salisbury potrebbero facilmente circondarle e schiacciarle qualora la missione Soames fallisse. Ma Lord Soames è capo di tutte le for- ze armate governative, dovrebbe essere in grado di frenarne l'aggressività. Purtroppo 14 anni di sangue hanno acceso odii e paure che neppure l'abilità del proconsole britannico potrà disperdere in poche settimane. Mario Ciriello

Persone citate: Joshua Nkomo, Robert Mugabe, Salisbury, Southern Rhodesia

Luoghi citati: Gran Bretagna, Londra, Rhodesia, Zambia