Le nuove terapie contro le flebiti di Ezio Minetto

Le nuove terapie contro le flebiti Le nuove terapie contro le flebiti E' malattia antichissima — sin da quando l'uomo, nel corso dell'evoluzione, ha assunto la stazione eretta — quella delle flebiti e delle vene varicose: per millenni affidata, sotto forma di torpide piaghe, più alla pietà che alle cure e solo da qualche decennio, finalmente, rivoluzionata nei concetti e nelle terapie. Tromboflebite profonda (la malattia potenzialmente «embolizzante», precocemente da curarsi con aticoagulanti, antibiotici, trombolitici e antinfiammatori), sindrome postflebitica (triste catena di croniche miserie che va dall'edema e dalla pigmentazione cutanea delle gambe alle dermiti. celluliti e ulcere postflebitica) e varici e loro complicanze (una donna su 3 ed. un uomo su 15 ne sono affetti, con parziale o potenziale invalidità e costo unitario di almeno 20 milioni) sono le 3 malattie protagoniste in questo campo. E' ormai quasi spenta l'annosa controversia tra gli specialisti »pro» e «contro» la cura «compressiva» e tra i «tagliatori» (chirurgia di crossectomia o di asportazione per «sfilamento», detto «stripping», della vena ammalata) ed i «pungitori» (terapia medica sclerosante). L'orienta¬ mento, ormai di tutti, è per il metodo misto, con chirurgia e sclerotizzazione in reciproco e utile appoggio. E' finito il tempo in cui flebite e sindrome postflebitica venivano curate, innanzitutto, con l'immobilità assoluta: perché oggi — anche se il concetto non è ancora ben entrato nella mentalità di tutti —è la pronta e protettiva mobilizzazione (con adeguata «compressione») il metodo di scelta. Perché questa sostanziale inversione di orientamenti? E' ovvio, ormai, che la compressione esterna della gamba restrìnge il calibro delle vene, accelera il flusso sanguigno (pericolosamente torpido in queste condizioni morbose), ripristina il gioco, delle valvole venose, frena la tendenza alla circolazione «invertita» del sangue venoso; mentre l'immobilità favorisce l'estensione dell'eventuale trombo. «Compressione», quindi, sempre, in prevenzione e in terapia, hanno ancora una volta raccomandato, al 116" Incontro UNAMSI «Attualità in flebologia» (Milano 4 dicembre) Walter Montorsi. Mauro Bartolo, Glauco Bassi. Gian Camillo Donadi, Guido attom e Ercole Volpi. Ezio Minetto

Persone citate: Ercole Volpi, Gian Camillo Donadi, Glauco Bassi, Mauro Bartolo, Walter Montorsi

Luoghi citati: Milano