Mazzoliti sospeso dall'Eni e inchiesta sulle tangenti di Eugenio Palmieri

Mazzoliti sospeso dall'Eni e inchiesta sulle tangenti I provvedimenti del governo sulla vicenda del petrolio saudita Mazzoliti sospeso dall'Eni e inchiesta sulle tangenti Egidio Egidi commissario dell'ente - Finalmente nominati consiglio di amministrazione e giunta - Cossiga e Bisaglia interrogati alla Commissione Interni Più cari benzina e gasolio? ROMA — Il presidente dell'Eni, Giorgio Mazzanti, è stato temporaneamente sospeso; lo sostituisce come commissario Egidio Egidi. Mazzanti potrà essere reintegrato al suo posto se verrà accertata la sua completa estraneità alla vicenda delle tangenti nell'affare concluso tra la società Petromin e Eni per il petrolio saudita. Il ministro per le Partecipazioni statali Lombardini ha insediato ieri una commissio¬ ne di indagine amministrativa che ha il compito di far chiarezza su tutta la vicenda. La commissione è presieduta da Marcello Scardia e composta dai professori Costi, De Martini, Gallo e Zaccaria. Un dato rilevante è emerso al termine dell'audizione di Cossiga (In qualità di ministro degli Esteri ad interim) e di Bisaglia (ministro dell'Industria, responsabile all'epoca, come ministro delle Partecipazioni statali, del contratto tra la Petromin e l'Eni) di fronte alla commissione Bilancio della Camera. Si è appreso che il caso delle tangenti Eni era noto da più di quattro mesi, ma nessuno aveva voluto prendersi la responsabilità di fugare dubbi e sospetti. Ora questo compito è affidato alla commissione d'inchiesta. La carica di commissario è stata affidata a Egidio Egidi dallo stesso Cossiga, dopo un lunghissimo colloquio con il ministro Lombardini. Non è escluso che Egidi venga nominato vicepresidente dell'Ente petrolifero di Stato. Ieri è stata rinnovata finalmente anche la giunta, scaduta ormai da tempo: ne fanno parte Carlo Castagnoli, Vincenzo Ditrich e Lorenzo Necci (confermato). Sempre ieri con un tour de force dettato ovviamente dall'lncalzare degli avvenimenti, dalla decisione dell'Arabia Saudita di sospendere le forniture di petrolio e dalle polemiche sollevate dai diversi partiti, è stato anche rinnovato il consiglio di amministrazione. Le decisioni, peraltro richieste da quasi tutte le forze politiche, dovrebbero ridare Eugenio Palmieri (Continua a pagina 2 in seconda colonna)

Luoghi citati: Arabia Saudita, Roma