Al freddo si è discusso di sanità e di autonomie

Al freddo si è discusso di sanità e di autonomie Consiglio regionale senza gasolio Al freddo si è discusso di sanità e di autonomie La legge per la formazione delle Unità sanitarie - Il Parlamento sollecitato ad approvare il nuovo ordinamento degli enti locali Consiglio regionale a meno di venti gradi, per mancanza di gasolio. Mentre in molti uffici si registrano sprechi, questo almeno la Regione non lo fa. Ad ogni modo il combustibile arriverà consentendo già oggi i venti gradi. Ieri, in omaggio al freddo e non avendo 1 consiglieri i due pullover consigliati a suo tempo dal sindaco Novelli, si è tentato di accelerare la seduta, ma gli argomenti erano tanti e si è arrivati alle 18. Dibattito fondamentale: autonomie e sanità. Cominciamo da quest'ultimo. Si è avviato il dibattito sull'unica legge che il Consiglio può varare, cioè la disciplina del servizio sanitario regionale. Le altre leggi di adeguamento, in particolare quella per l'Inquadramento del personale — ha precisato il relatore Ferrerò, presidente della V Commissione — potrà farle soltanto dopo che Parlamento e governo avranno votato quelle nazionali. Con i ritardi previsti c'era un pericolo: che dovendosi sciogliere 1 consigli di amministrazione degli ospedali, questi ultimi venissero posti sotto gestione commissariale. In Piemonte — hanno detto sia il relatore che l'assessore Eni-letti — ciò non avverrà. I consigli saranno prorogati fino a quando le Unità locali dei servizi non saranno in grado di assumere la gestione. Per le Uls che non corrispondano a un Comune nel quale l'assemblea coincide con 11 consiglio, è obbligatoria (art. 3 della legge) 11 consorzi amento: Al consorzio saranno de¬ mandati tutti i poteri. Sia per la salute che per l'assistenza sociale, come ha precisato l'assessore Vecchione rilevando a questo proposito che, per quanto riguarda la sua competenza, le deleghe sono già state affidate fin dal 1978. n dibattito sulla legge si concluderà la prossima settimana. Riforma delle autonomie. Se ne è parlato assolvendo all'impegno preso da tutte le regioni di sollecitare governo e Parlamento ad approvare la riforma in tempi utili perché la prossima primavera si possa votare già per il nuovo ente intermedio. n dibattito è stato introdotto dal presidente del Consiglio, Sanlorenzo: 'Occorre un grande rinnovamento dello Stato, di cui siano protagoniste le grandi masse popolari e le organizzazioni che le rap- presentano*. Ma è una posizione che non tutti condividono: in particolare l'ha attaccata il liberale Marchini. Sanlorenzo insiste per un rapporto diverso con governo e Parlamento (col governo soprattutto a proposito delle leggi che vengono frequentemente respinte). Ma qui si inserisce una proposta del vice presidente della giunta, Bajardi, a proposito dei rapporti e dei poteri: poiché le competenze delle Regioni aumentano, si aumenti il numero dei consiglieri regionali riducendo i parlamentari. Ma come è possibile far tutto ciò in pochi mesi? La domanda è del de Oberto che non ha partecipato alla votazione di un ordine del giorno comune, perché «non possiamo ingannare la gente, queste che stiamo dicendo sono tardive e sterili parole*. Il dibattito nel quale sono intervenuti anche Calsolaro (psi), Bianchi (de), Vaccarino (pri), Bontempi (pei) e Vera (psdi) si è concluso con un ordine del giorno che chiede talte forze politiche, al Parlamento e al governo di far convergere il loro impegno al fine essenziale dell'approvazione della riforma e del riordino degli enti locali prima delle elezioni del 1980.. Chiede inoltre «al governo di procedere al versamento dei contributi per il pareggio dei bilanci comunali* e «di giungere con urgenza al voto della legge finanziaria e del provvedimento in materia di approvazione dei bilanci per il 1980 e di riorganizzazione degli uffici e servizi:

Persone citate: Bajardi, Bontempi, Calsolaro, Marchini, Oberto, Sanlorenzo, Vaccarino, Vecchione

Luoghi citati: Piemonte